Piazza Affari rimbalza con Banco BPM, altro record a WallStreet
Borsa di Francoforte +1,9%. Il mercato sembra pensare che il nuovo ministro delle Finanze, un ex dirigente di punta di Goldman Sachs in Germania, avvierà una politica economica più espansiva


La borsa di Milano rimbalza dopo tre sedute consecutive di ribasso, il FTSEMIB guadagna lo 0,4% nel finale, all'indomani del movimento grafico che lo aveva avvicinato ai livelli dove transita la media mobile a duecento giorni.
Indice EuroStoxx 50 +1%.
Eurozona. Le vendite al dettaglio hanno registrato una crescita molto sopra le attese a settembre. Secondo i dati Eurostat, sono aumentate del +2,9%, molto sopra le stime di +1,3%. Nel frattempo è stato rivisto in meglio il dato di agosto a +2,4% da +0,8%.
Dax di Francoforte +1,9%, all'indomani dell'avvio della crisi di governo. Oggi il cancelliere Olaf Scholz ha nominato Joerg Kukies, il suo braccio destro sulle questioni dell'economia, nuovo ministro delle Finanze, al posto di Christian Lindner, licenziato ieri con una mossa a sorpresa. Il mercato sembra pensare che Kukies, ex dirigente di punta di Goldman Sachs in Germania, avvierà una politica economica più espansiva, da finanziare anche con un ricorso maggiore al debito. Lindner invece metteva al primo punto il pareggio di bilancio e la salvaguardia dei conti pubblici. Oggi si sono incontrati Scholz e il leader dell'opposizione della Cdu, Friedrich Merz. Al centro del colloquio, secondo quanto riportano i media tedeschi, i tempi del voto di fiducia, con la pressione dell'intera Unione cristianodemocratica affinché il cancelliere si sottoponga all'iter già la prossima settimana senza attendere, come annunciato nella serata di ieri, la metà di gennaio.
Germania. La produzione industriale tedesca di settembre, mese su mese, ha visto un calo del -2,5%, dal +2,6% del periodo precedente (dato revisionato). Gli analisti si aspettavano un calo più moderato del -1%.
Dopo le elezioni americane, l'attenzione degli investitori è concentrata sulle prossime mosse delle banche centrali, ossia la Fed e la Boe. La prima terminerà la riunione stasera alle 20.00 ore italiane. L'attesa è per un taglio di 25 punti base.
A Wall Street è un'altra giornata di record, Nasdaq +1,3%, S&P500 +0,6%.
Si placa l'euro dollaro a 1,079, +0,7%.
L'oro rimbalza dell'1,2%.
Titoli sotto la lente a Piazza Affari
Banco BPM +9,4% Ha lanciato l'Opa su Anima Holding a 6,20 euro per azione. Mediobanca e BNP hanno alzato il giudizio.
Bper Banca +4,5%, chiude i primi nove mesi dell'anno con un utile netto di 1,11 miliardi di euro, in crescita del 2,2% su anno, e conferma la guidance sull'intero anno ma migliora quella sul principale coefficiente patrimoniale. Il margine di interesse si attesta a 2,52 miliardi (+6%) grazie al contributo dei volumi e all’andamento dei tassi di interesse, mentre le commissioni nette sono salite a 1,5 miliardi (+3,5%). Sul fronte patrimoniale, il total capital ratio è al 20,3% (da 18,1% a fine 2023), mentre il Cet1 ratio sale al 15,8% (da 14,5% a fine 2023). La banca ha quindi aggiornato la stima per il 2024 sul Cet1 ratio, portandolo a circa il 15% rispetto alle indicazioni mostrate alla presentazione del Piano industriale (>14,5%).
Diasorin +2,3%.
Ferrari +3% Bernstein ha tagliato il target price.
Erg +1,7%, ieri -4% sul nuovo minimo degli ultimi tre anni.
Enel -1,9% Chiude i primi nove mesi del 2024 con utili in crescita ma ricavi in calo e conferma la guidance per l'intero anno. Il gruppo darà un aggiornamento sul dividendo in occasione del Capital Markets Day del 18 novembre, ha detto il Cfo Stefano De Angelis.
Intesa Sanpaolo -3%.
Iveco +10% Chiude il terzo trimestre con ricavi consolidati in calo a 3,45 miliardi da 3,71 miliardi di un anno prima, a causa di minori volumi in Truck e Powertrain compensati da prezzi migliori. L'E bit adjusted delle Attività Industriali è sceso a 167 milioni da 191 milioni, con il margine sui ricavi di riferimento al 5,0% (5,3% nel terzo trimestre 2023); in miglioramento il margine in Bus e Defence, dice una nota. L'utile netto adjusted è stato pari a 106 milioni, in aumento di 10 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2023. Il gruppo conferma le prospettive finanziarie per l'anno i corso e si prepara "ad affrontare con tutta forza il 2025 e oltre". In particolare Iveco dice che accelererà l'implementazione del Programma di Efficienza e rivedrà la priorità di alcuni investimenti senza colpire il piano fondamentale di sviluppo prodotti.
Leonardo +4% Chiude i primi nove mesi con ordini a 14,8 miliardi di euro, +7,8% rispetto allo stesso periodo del 2023. Ricavi pari a 12,1 miliardi, +12,4%, e Ebita di 766 milioni, +15%. La società conferma le guidance per l’intero anno rese note lo scorso marzo. Il risultato netto è pari a 730 milioni, rispetto ai 301 milioni, e include, la plusvalenza di 366 milioni rilevata a seguito della valutazione al fair value del gruppo Telespazio, effettuata ai fini del consolidamento integrale dello stesso.
Stellantis +1,9%.
STM +1% Bernstein taglia il target price.
Tenaris +5% Prevede un rallentamento delle vendite e dell'Ebitda nel quarto trimestre a causa della debolezza della domanda in Messico e Arabia Saudita, oltre ai prezzi più bassi dei prodotti tubolari per Paesi petroliferi (Octg) nelle Americhe. Nel terzo trimestre, l'utile operativo del gruppo è sceso del 38% a 537 milioni di dollari. L'utile netto è calato del 16% su base annua a 459 milioni di dollari, mentre le vendite nette sono diminuite del 10% a 2,92 miliardi di dollari.
Le vendite nette del terzo trimestre sono state influenzate dal calo dei prezzi in Nord e Sud America, dalla diminuzione della domanda negli Stati Uniti, in Messico e in Arabia Saudita e dalle minori spedizioni di tubi in Argentina, si legge in una nota. "Nel 2025 prevediamo una ripresa delle vendite e dell'Ebitda con un aumento delle spedizioni in Nord America e in Medio Oriente", ha detto la società. Il gruppo ha inoltre approvato il pagamento di un acconto su dividendi di 0,27 dollari per azione, pari a circa 300 milioni di dollari, e un programma di buyback da 700 milioni di dollari.
Unicredit -1,1%. BNP Paribas ha alzato il prezzo obiettivo a 57 euro.