Borsa di Milano in ribasso, si rafforza il BTP
Moncler -2%. Settore del lusso debole dopo i risultati di Richemont -3% a Zurigo. Iveco è la peggior blue chip con un calo del 4%. Deboli le banche, con l'eccezione di Monte Paschi


Le borse dell'Europa sono deboli o sulla parità, indice EuroStoxx 50 -0,1%.
FTSEMIB di Milano -0,5%. Dax di Francoforte invariato.
Euro dollaro a 1,078 all'indomani del taglio dei tassi deciso dalla FED.
Btp a 3,67% di tasso di rendimento, -5 punti base.
Titoli sotto la lente a Piazza Affari
Banco BPM -1%, ieri +9,4%.
Bper Banca -1%. Equita e Mediobanca alzano il target price.
Banca Monte Paschi +1% ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile di 1,57 miliardi di euro, in crescita del 68,6% rispetto allo stesso periodo del 2023, a cui il terzo trimestre ha contribuito con 407 milioni di euro. L'indicatore di solidità patrimoniale Cet1 ratio fully loaded, si legge in una nota, è cresciuto di 28 punti base, al 18,3%, includendo l'utile del terzo trimestre e al netto dei dividendi che Mps intende pagare con un pay-out (rapporto tra utile e cedola) del 75%. Risultati solidi e di qualità a livello operativo, con un margine d'interesse che continua a crescere. Un altro trimestre di straordinaria generazione di capitale .
Diasorin ieri +1%.
Fineco Bank Deutsche Bank alza il giudizio a Hold.
Enel ieri -1,9%.
Intesa Sanpaolo -1%.
Iveco -5%.
Leonardo -1,5%, chiude i primi nove mesi con ordini a 14,8 miliardi di euro, in crescita del 7,8% rispetto allo stesso periodo del 2023, ricavi pari a 12,1 miliardi, in salita del 12,4% e un Ebita di 766 milioni in aumento del 15%. La società conferma le guidance per l’intero anno, rese note lo scorso marzo. L'AD, Roberto Cingolani, ha detto che la guidance aumenterebbe se non ci fossero problemi esogeni, fra cui la crisi di Boeing, mentre il piano industriale sarà aggiornato a marzo del prossimo anno.
Moncler -2%. Settore del lusso debole dopo i risultati di Richemont -3% a Zurigo.
Nexi +0,5%, ha realizzato 911,1 mln di euro di ricavi totali nel 3° trimestre dell'anno (+5,1% a/a), mentre nei primi 9 mesi dell'anno sono stati pari a 2.571,6 milioni (+5,6% a/a). L'Ebitda del gruppo nel trimestre è stato pari a 522,9 mln (+6,2% a/a) mentre nei primi 9 mesi a 1.349,9 milioni (+7,3% a/a, con una crescita dell'Ebitda margin pari a circa 82 punti base). Per il 2024, alla luce di un persistente scenario macroeconomico complesso, Nexi conferma i seguenti target: ricavi in crescita mid-single digit a/a; Ebitda in crescita mid-to-high single digit a/a, con una margin expansion di oltre 100 punti base; excess cash generation di più di 700 milioni. La leva finanziaria netta: in diminuzione al di sotto di 2,9x l'Ebitda, incluse le operazioni di M&A già annunciate e gli effetti del programma di riacquisto azioni proprie (~2,6x su base organica)
Pirelli +3%. L'utile operativo è aumentato più del previsto nel terzo trimestre, grazie alla crescita dei volumi, alla gamma di prodotti e alle efficienze, secondo quando ha comunicato l'azienda di pneumatici.
Stellantis -2,5%.
STM -0,4%
Tenaris -1%
Unicredit -0,4%.
Unipol +0,7%, ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile netto contabile di 724 milioni, in calo del 5,9% su anno dopo aver spesato un fondo di solidarietà per il prepensionamento di circa 500 dipendenti per un importo pari a 149 milioni di euro lordo tasse. I risultato contabile considera il contributo del consolidamento della partecipazione in Bper e Pop Sondrio solamente per il primo semestre. A periodo omogeneo, ovvero includendo i contributi delle due partecipazioni bancarie a fine settembre, calcolato sulla base delle informazioni finanziarie recentemente diffuse si attesta a 834 milioni di euro. La raccolta diretta assicurativa, al lordo delle cessioni in riassicurazione, è pari a 11,4 miliardi in crescita del 9,1% a perimetro omogeneo, con i premi Danni in crescita dell'8,7% e quelli Vita del 9,6%. Il combined ratio si attesta al 93,9%, in miglioramento rispetto al 98,6% dei primi nove mesi del 2023 che avevano anche risentito di una maggiore incidenza di sinistri da calamità naturali. Sul fronte patrimoniale il Solvecy ratio al 30 settembre 2024 è pari al 224% rispetto al 215% di fine dicembre.