TEMI CALDI

Ottobre: Piazza Affari resiste, Leonardo/Campari la migliore/peggiore blue chip

L'oro tratta a 2.735 dollari l'oncia, in pesante arretramento (-1,8%) dopo aver segnato in apertura il nuovo record storico a 2.790 dollari 

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Wall Street accelera la discesa sotto il peso delle vendite che stanno colpendo alcuni dei suoi big: Meta Platforms e Microsoft perdono oltre il -3% dopo aver segnalato la necessità di ulteriori importanti sforzi finanziari per tenere il passo con l'evoluzione tecnologica dell'intelligenza artificiale.

 Il Nasdaq scende del -2,4%, è l'indice più penalizzato. S&P500 -1,6%, Dow Jones -0,8%.

Le Borse europee si avviano a chiudere in calo l'ultima seduta di ottobre, approfondendo il bilancio negativo del mese, che vede l'indice EuroStoxx 50 sfiorare il -4%, peggior risultato mensile da circa due anni.

Il FtseMib di Milano risulta tra i migliori del periodo in Europa con un bilancio quasi in parità. Mentre si scrive è l'unico a presentare un lieve guadagno (+0,3%).

Dei 20 sotto-indici settoriali, solo Viaggi & Turismo +5% e Tlc +1,2% sono riusciti a tenersi sopra la linea di galleggiamento nell'arco del mese. Tra i peggiori, figurano: Lusso -11%, Materie di Base -9%, Tech -8%. 

Tornando alla seduta odierna, sul quadro macro è emerso che l'inflazione stimata da Eurostat per l'Area dell'euro si è attestata al +2,0% in ottobre, in accelerazione rispetto a +1,70% di settembre e poco sopra il +1,90% atteso. A trainare i prezzi al consumo sono stati i servizi, seguiti da alimentari, alcolici e tabacco, beni industriali non energetici ed energia. Il dato base è a +2,70%, in linea con il mese precedente.

L'Italia, con un tasso dell'1%, si colloca tra i Paesi con l'inflazione più bassa nell'Eurozona. Il dato è leggermente superiore al +0,90% atteso e si confronta con il +0,7% di settembre.

In Francia i prezzi al consumo sono aumentati dell'1,2% su base annua ad ottobre. Sono le stime dell'istituto di statistica Insee, che ha definito l'inflazione “quasi stabile”. Su base mensile i prezzi sono aumentati dello 0,2% a ottobre, dopo un calo dell'1,2% a settembre.

Macrovariabili

L'oro tratta a 2.735 dollari l'oncia, in pesante arretramento (-1,8%) dopo aver segnato in apertura il nuovo record storico a 2.790 dollari per effetto della crescente incertezza geopolitica, che spinge gli investitori verso i beni rifugio. I sondaggi sulle elezioni presidenziali  in Usa non sono in grado di indicare con chiarezza un probabile vincitore. Ottobre sarà comunque il quarto mese positivo di seguito con un guadagno intorno al +4%.

Finale in crescendo per il Brent. Il rialzo odierno dell'1% amplia il bilancio mensile a +5%, anche perchè settembre era terminato con un crollo del -9%. L'Opec+ potrebbe rinviare di un mese o oltre l'aumento della produzione previsto per dicembre.

L'Euro dollaro a 1,086 si appresta a chiudere ottobre con un calo del -2,5%. Per il dollaro USA si tratta del mese migliore da maggio. In un'intervista a Le Monde, Christine Lagarde, presidente della Bce, ha dichiarato che l'inflazione nell'area euro dovrebbe raggiungere il 2% nel 2025. Lagarde auspica che, una volta raggiunto, il target del 2% possa rimanere costante. 

Rendimenti dei bond governativi in risalita a valle del dato leggermente sopra le attese del PCE "core" di settembre. A livello annuale, si presenta pari a +2,7%, poco sopra le stime a +2,6%, ma in linea con il periodo precedente. BTP decennale a 3,70%, livello più elevato da due mesi, con lo spread in allargamento a 128 punti base. Bund tedesco al 2,41%. Treasury Note a 4,30%. Il future si avvia a chiudere ottobre con un ribasso di circa il 3,5%, peggior mese degli ultimi due anni.

L'affievolirsi della propensione al rischio sta provocando qualche presa di profitto anche sul Bitcoin, in calo di quasi il -3%. Il bilancio mensile è ancora di tutto rispetto: +10%.

Titoli sotto la lente a Piazza Affari

Ottobre. Saipem, BPER Banca e Leonardo sono le tre migliori blue chip del mese con guadagni intorno al +10%. Campari -20%, ERG -15%, Moncler -12% sono le tre peggiori blue chip.

Nella seduta di oggi

Amplifon -1%. Ha chiuso in calo dopo la pubblicazione della trimestrale, che ha visto anche una lieve revisione al ribasso della guidance sul margine Ebitda. 

Campari -3% Quotazione sui minimi da quattro anni e mezzo. Kepler, Jefferies, Hsbc e Stifel hanno tagliato il target price.

Intesa Sanpaolo  -0,5% Ha migliorato la stima di utile del 2025 a circa 9 miliardi di euro dopo aver chiuso il terzo trimestre dell'anno con un utile netto migliore delle attese. In precedenza l'istituto aveva offerto una guidance di utile netto sia per il 2024 che il 2025 a "oltre 8,5 miliardi".

Banca Monte Paschi -1% Il governo sta tentando di trovare un acquirente "strategico" per la sua partecipazione prima della fine dell'anno, che gli lascia poche alternative se non rivolgersi al mercato e allargare una già frammentaria base azionaria, hanno riferito due fonti. 

Moncler -1,8% Citi ha tagliato il target price da 66 a 63 euro.

Fincantieri +3,3% E' tra i migliori di oggi in attesa della trimestrale.

Prysmian -1,7% Ha concluso i primi nove mesi dell'anno con ricavi pari a 12,36 miliardi, in diminuzione organica dell'1,4%. L'Ebitda rettificato ha raggiunto 1,4 miliardi, +9,6%, con margini in miglioramento all'11,4%. Nel terzo trimestre, i ricavi sono aumentati dell'1,8% e il margine Ebitda rettificato è salito all'11,9%. L'indebitamento finanziario netto è salito a 5,042 miliardi, soprattutto a causa dell'acquisizione di Encore Wire. 

Stellantis +2,5%. Il gruppo ha chiuso il terzo trimestre con ricavi in diminuzione del -27% a 33 miliardi di euro, a causa del calo delle consegne , del mix sfavorevole e delle pressioni sui prezzi. Tuttavia, la riduzione delle scorte Usa va meglio del previsto. Il Cfo, Doug Ostermann, in call con gli analisti si è detto molto fiducioso sulla performance dell'attività in 2025. 

STM -3,5% Il produttore di chip ha avvertito che i ricavi per l'intero anno si collocheranno nella fascia bassa del range di previsioni fornito in precedenza, tagliando l'outlook per la terza volta quest'anno.


 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim