BORSA BRASILE +5% da inizio anno. Il PIL 2021 è cresciuto del 4,50%

L'indice Bovespa della Borsa di San Paolo ha chiuso ieri in ribasso dello 0,90%, confermandosi uno dei più resilienti di questo tormentato avvio d'anno. 

Dal primo gennaio ad oggi, infatti, la borsa brasiliana è salita del 5% (in Euro), un dato strabiliante se si confronta con il pesante -11% del Nasdaq o anche con il -7% dell'S&P500, se non vogliamo circoscrivere il ragionamento solo ai Tech statunitensi. Uno strapotere del genere si registra solo nel calcio a memoria d'uomo, ma non nella finanza!

In attesa delle elezioni presidenziali di ottobre, vero snodo per inquadrare il destino del Paese, la Banca Centrale del Brasile ha aggiornato le stime di crescita del Paese nel consueto rapporto settimanale.

La ricerca elaborata sul parere di oltre cento istituzioni finanziarie del paese pubblicato ieri, 24 gennaio, indica per il 2021 una crescita del Pil al +4,50%. Il dato definitivo sarà pubblicato dall'Istituto Nazionale di Statistica (Ibge) alla fine di febbraio. 

Il Brasile potrebbe chiudere il 2022 con una crescita del Pil pari a +0,29%. Il dato è stabile rispetto a quanto stimato la settimana precedente, ma in calo rispetto a quattro settimane fa, quando la proiezione era dello 0,42%.

Per il 2023 è prevista una crescita dell'1,69% contro l'1,75% indicato nel rapporto precedente.

Per quanto riguarda l'inflazione, il documento settimanale della Banca centrale afferma che sarà del 5,15% quest'anno, mentre l'anno prossimo si attesterà al 3%.

L'inflazione ha superato la soglia del 10% nel 2021, trainata principalmente dall'aumento di benzina e diesel. 

In proposito, l'attualel presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro, ha manifestato l'intenzione di inviare al Congresso un Progetto di emendamento costituzionale (Pec) che mira a ridurre le tasse sui carburanti.

Indice Bovespa. Sul fronte dei multipli, il consenso degli analisti raccolto da Bloomberg indica un P/E medio per l'indice Bovespa intorno a 6,90x e un Dividend Yield intorno all'8%, valori molto attraenti se confrontati con la media mondiale. L'indice MSCI World "gira" con un P/E di 21,50x e un Dividend Yield dell'1,70%. 

Analisi Tecnica. L'indice Bovespa ha segnato i massimi storici a giugno in area 131mila punti. Il ritracciamento successivo ha portato i prezzi a rivedere i minimi dell'anno in zona 100mila punti, prima di innescare una fin qui debole reazione. Per ora prevale un clima di consolidamento. L'eventuale cedimento stabile di 100.000 punti potrebbe provocare estensioni della discesa fino a 95mila/90mila punti.

Operatività. Siamo ottimisti sulle prospettive di lungo periodo della borsa. Sfruttare lo scenario di incertezza per costruire posizioni di lungo periodo. Comprare ai livelli attuali e incrementare sulla forza alla prima chiusura sopra 120mila. Stoppare prudenzialmente in caso di discesa sotto 98mila punti.

Per investire sul Brasile con la massima diversificazione è disponibile a Piazza Affari il seguente ETF: 

Franklin Ftse Brazil Ucits - Usd (Acc)
Isin: IE00BHZRQY00 
Da inizio 2022  +7,60%. 
L'ETF investe in azioni di grande e media capitalizzazione in Brasile e mira a replicare il più fedelmente possibile la performance dell'indice FTSE Brazil 30/18 Capped. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Costi di gestione 0,19% competitivi, gli altri quattro ETF specializzati sul Brasile quotati a Milano hanno costi che vanno dallo 0,55% allo 0,74% all'anno. Leggi il documento KID.

Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice Capped FTSE Brazil 30/18 rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa brasiliana. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. La segmentazione settoriale vede al primo posto Financials 32%, seguiti da Materie di base 15%, Oil 13%, Consumer 13%. I primi dieci titoli presenti sono in ordine di peso: 

 

www.websim.it