Borse europee positive, a Milano corre Banco Bpm, +8%

L'istituto ha lanciato l'Opa su Anima Holding a 6,20 euro per azione. Mediobanca e BNP hanno alzato il giudizio. Attesa per le decisioni della Fed e Boe

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Le borse dell'Europa sono in rialzo. Indice EuroStoxx 50 +0,4%. FTSEMIB di Milano +0,8%. 

Dax di Francoforte +0,9%. La coalizione di governo della Germania è caduta ieri, quando il cancelliere Olaf Scholz ha rimosso il ministro delle Finanze e ha aperto la strada a elezioni anticipate. Scholz dovrà fare affidamento su maggioranze parlamentari messe insieme di volta in volta per approvare le leggi e ha in programma un voto di fiducia parlamentare sul suo governo il 15 gennaio, che potrebbe portare a elezioni anticipate entro la fine di marzo. Il cancelliere chiederà a Friedrich Merz, leader dei conservatori dell'opposizione che sono molto avanti nei sondaggi, di sostenere l'approvazione del bilancio e l'aumento delle spese militari. Merz dovrebbe rispondere in una conferenza stampa questa mattina. 

La produzione industriale tedesca di settembre, mese su mese, ha visto un calo del -2,5%, dal +2,6% del periodo precedente (dato revisionato). Gli analisti si aspettavano un calo più moderato del -1%. 

Dopo le elezioni americane, l'attenzione degli investitori è concentrata sulle prossime mosse delle banche centrali, ossia la Fed e la Boe. La prima si riunirà stasera alle 20.00 ore italiane, la seconda  alle 13.00. Entrambe dovrebbero abbassare i tassi. 

Titoli sotto la lente a Piazza Affari  

Banco BPM +8%, ha lanciato l'Opa su Anima Holding a 6,20 euro per azione. Mediobanca e BNP hanno alzato il giudizio.

Bper Banca +2%, chiude i primi nove mesi dell'anno con un utile netto di 1,11 miliardi di euro, in crescita del 2,2% su anno, e conferma la guidance sull'intero anno ma migliora quella sul principale coefficiente patrimoniale. Il margine di interesse si attesta a 2,52 miliardi (+6%) grazie al contributo dei volumi e all’andamento dei tassi di interesse, mentre le commissioni nette sono salite a 1,5 miliardi (+3,5%). Sul fronte patrimoniale, il total capital ratio è al 20,3% (da 18,1% a fine 2023), mentre il Cet1 ratio sale al 15,8% (da 14,5% a fine 2023). La banca ha quindi aggiornato la stima per il 2024 sul Cet1 ratio, portandolo a circa il 15% rispetto alle indicazioni mostrate alla presentazione del Piano industriale (>14,5%).

Diasorin +3%.

Ferrari +0,5%. Bernstein taglia il target price.

Erg ieri -4%, nuovo minimo degli ultimi tre anni.

Enel chiude i primi nove mesi del 2024 con utili in crescita ma ricavi in calo e conferma la guidance per l'intero anno. Il gruppo darà un aggiornamento sul dividendo in occasione del Capital Markets Day del 18 novembre, ha detto il Cfo Stefano De Angelis.

Intesa Sanpaolo ieri -3%.

Iveco  chiude il terzo trimestre con ricavi consolidati in calo a 3,45 miliardi da 3,71 miliardi di un anno prima, a causa di minori volumi in Truck e Powertrain compensati da prezzi migliori. L'Ebit adjusted delle Attività Industriali è sceso a 167 milioni da 191 milioni, con il margine sui ricavi di riferimento al 5,0% (5,3% nel terzo trimestre 2023); in miglioramento il margine in Bus e Defence, dice una nota. L'utile netto adjusted è stato pari a 106 milioni, in aumento di 10 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2023. Il gruppo conferma le prospettive finanziarie per l'anno i corso e si prepara "ad affrontare con tutta forza il 2025 e oltre". In particolare Iveco dice che accelererà l'implementazione del Programma di Efficienza e rivedrà la priorità di alcuni investimenti senza colpire il piano fondamentale di sviluppo prodotti.

Leonardo ieri +3%.

Stellantis +1,5%. 

STM +1%. Bernstein taglia il target price.

TIM -1,7%. 

Tenaris  prevede un rallentamento delle vendite e dell'Ebitda nel quarto trimestre a causa della debolezza della domanda in Messico e Arabia Saudita, oltre ai prezzi più bassi dei prodotti tubolari per Paesi petroliferi (Octg) nelle Americhe. Nel terzo trimestre, l'utile operativo del gruppo è sceso del 38% a 537 milioni di dollari. L'utile netto è calato del 16% su base annua a 459 milioni di dollari, mentre le vendite nette sono diminuite del 10% a 2,92 miliardi di dollari.
Le vendite nette del terzo trimestre sono state influenzate dal calo dei prezzi in Nord e Sud America, dalla diminuzione della domanda negli Stati Uniti, in Messico e in Arabia Saudita e dalle minori spedizioni di tubi in Argentina, si legge in una nota. "Nel 2025 prevediamo una ripresa delle vendite e dell'Ebitda con un aumento delle spedizioni in Nord America e in Medio Oriente", ha detto la società. Il gruppo ha inoltre approvato il pagamento di un acconto su dividendi di 0,27 dollari per azione, pari a circa 300 milioni di dollari, e un programma di buyback da 700 milioni di dollari.

Unicredit ieri -5,5%. BNP Paribas ha alzato il prezzo obiettivo a 57 euro.