Il bond cumulative di Barclays che sfida il calo tassi (5,3% annuo)

Il Bond di Barclays ISIN XS2861438815 paga un tasso annuo fisso lordo del 5,3% cumulativo. Callability annua da ottobre 2025.

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Barclays e Intermonte nuovamente insieme con due nuovi bond a tasso fisso callable, uno in euro ISIN XS2861438815 e uno in dollari ISIN XS2861438732. Entrambe le obbligazioni sono cumulative e dunque pagano la cedola solo in caso di rimborso anticipato o a scadenza. Il prodotto in euro propone una cedola annua lorda del 5,3%, mentre quella in dollari del 8,3% annua lorda.

Vi sono diverse strutture con queste caratteristiche sul mercato, ma con il forte calo dei tassi si trovano spesso ampiamente sopra la pari. Con Barclays abbiamo voluto dunque riproporre questa struttura molto apprezzata dagli investitori e lo abbiamo fatto con la doppia versione euro e dollaro.

In questo articolo ci soffermiamo sul prodotto in euro ISIN XS2861438815. Domani invece guarderemo a quella in dollari.

Ricordiamo che i bond a tasso fisso cumulativo sono pensati per ottenere un tasso relativamente alto per il mercato di riferimento, soprattutto in un contesto di tassi attesi in calo. Se le attese di mercato sono corrette e dunque i tassi andranno a scendere, a parità di rischio emittente il bond si apprezzerà e l’investitore potrà vendere il Bond a mercato in qualsiasi momento, avendo diritto al rateo maturato pro-rata temporis, oltre ad eventuale plusvalenza nel caso di vendita ad un prezzo sopra la pari. Dall’altra parte però bisogna considerare che se i tassi scenderanno molto, l’emittente potrebbe avere convenienza a rimborsare il prodotto. In tal caso, il rimborso avverrà al 100% del nominale e il prodotto pagherà le cedole annue promesse. L’obbligazione può essere richiamata anche da parte dell’emittente. In entrambi i casi, la vita del bond verrà accorciata.

In breve, quindi, il Bond ISIN XS2861438815 emesso da Barclays e ideato da Intermonte è un Tasso Fisso Cumulativo Callable in euro che paga il 5,3% annuo. Essendo cumulative però le cedole sono pagate solo a scadenza o in caso di rimborso anticipato. O, come dicevamo, se l’investitore dovesse vendere il bond, avrà diritto al rateo pro-rata temporis. Il bond ha una scadenza di 18 anni ed è callable dalla fine del primo anno. L’obbligazione è denominata in euro e a scadenza (ottobre 2042) paga il 100% del valore nominale.

Approfondiamo meglio le caratteristiche del prodotto, contestualizzandolo come sempre

La direzione sembra segnata. Banche Centrali avviano il cambio di politica monetaria

Purtroppo, i segnali che arrivano dall’Europa non sono per niente positivi, ma di forte debolezza. Produzione industriale tedesca debole e sotto attese, così come i PMI sia tedeschi che in generale dell’Europa. L’inflazione rimane sotto controllo. La direzione dunque intrapresa di taglio dei tassi da parte della BCE non sembra proprio avere ostacoli davanti, se non forse per eventuali rialzi improvvisi dell’inflazione che potrebbero sorgere ad esempio dall’accentuarsi delle tensioni geopolitiche.

La BCE e la Federal Reserve hanno intrapreso infatti il percorso di allentamento delle politiche monetarie. La BCE ha già fatto i primi due tagli quest’anno, portando il tasso sui depositi al 3,5%. Il mercato per quest’anno si attende ulteriori due tagli e per il 2025 altri 4 tagli, nel qual caso il tasso sui depositi arriverebbe in area 2% a fine 2025. Anche la Fed è attesa procedere nella stessa direzione, dopo il primo taglio di 50pb a settembre. Il mercato si attende fino a due ulteriori tagli di 25pb quest'anno. Per il 2025 l'attesa è di ulteriori 4 tagli di 25pb, il che implicherebbe Fed Funds in area 3,25% alla fine del prossimo anno.

Se è chiaro il contesto, ecco perché riproponiamo una struttura ormai abbastanza conosciuta dagli investitori: i bond a tasso fisso cumulativo. L’idea, infatti, per entrambi i prodotti, è quella di avere un rendimento competitivo soprattutto in uno scenario di tassi attesi in calo.

Si punta sul calo dei tassi con il Bond di Barclays

Il quadro, come abbiamo detto, sembra favorire strutture callable come il Bond di Barclays. L’obbligazione, infatti, è pensata soprattutto per chi sposa una view di tassi in calo nei prossimi anni. Questo perché aumentano le probabilità di richiamo da parte dell’emittente, riducendo così notevolmente la vita residua del prodotto, a fronte di un tasso allettante. Scenario favorevole anche per chi dovesse decidere di vendere prima della scadenza il Bond. Infatti, se i tassi si dovessero confermare in discesa, il prezzo del Bond, a parità di rischio emittente, salirebbe favorendo l’investitore.

Nuovo Bond di Barclays: 5,3% annuo cumulativo e callability possibile già dalla fine del primo anno

Il Bond Fixed Rate Callable ISIN XS2861438815 di Barclays prevede una struttura molto semplice. Il prodotto, denominato in euro, paga un tasso fisso annuo lordo del 5,3% cumulativo. Cumulativo significa che le cedole vengono pagate solo a scadenza o in caso di rimborso anticipato discrezionale (callable) da parte dell’emittente e quindi sono appunto cumulate fino al pagamento e non pagate ogni anno. La struttura prevede la possibilità di callability annua a partire dalla fine del primo anno (ottobre 2025) e ha scadenza a 18 anni. A scadenza, o in caso di richiamo anticipato, il bond rimborsa il 100% del valore nominale, più le cedole maturate. Per esempio, alla scadenza, fissata per ottobre 2042, il valore di rimborso lordo sarà di 195,4 euro (sotto il calendario della callability con relativi importi), per ogni 100 euro di valore nominale.

Grazie alla callability, se i tassi, come da attese, dovessero scendere è probabile che il Bond venga rimborsato anticipatamente nei prossimi anni. Perché? Perché all’emittente, a parità di costo di finanziamento, converrà rimborsare questo bond che paga il 5,3%, per emetterne di nuovi ad un tasso più basso. Ecco perché riteniamo che questa obbligazione ben si sposi con chi condivide la view di consenso sui tassi. E se le cose dovessero andare diversamente?

Ricordiamo che l’investitore potrà sempre ottenere il rateo di interessi maturato, vendendo a prezzo di mercato il prodotto. Facciamo un esempio: se l’investitore decidesse di vendere il prodotto dopo due anni e mezzo di vita dall’emissione, ad esempio il giorno 16 aprile 2027, venderebbe a prezzo di mercato il Bond e, a prescindere dal prezzo di vendita del titolo, incasserebbe comunque un rateo lordo di interessi di 13,31 euro ogni 100 Eur di valore nominale acquistato, ovvero 113,31 Euro in totale nel caso di vendita del titolo alla pari. Il rendimento totale varierà però in base al prezzo di acquisto da parte dell'investitore e al prezzo di vendita del bond. Infatti, il prezzo del Bond, sarà influenzato da diversi fattori tra cui l’andamento dei tassi e del rischio emittente. A parità di rischio emittente, se i tassi scenderanno ci sarà un apprezzamento del bond favorevole dunque all’investitore. Al contrario, se i tassi saliranno e/o se aumenterà il rischio emittente, ci sarà un deprezzamento del Bond sfavorevole all’investitore che potrebbe anche più che bilanciare il rateo di interessi, portando ad una perdita in conto capitale.

Specifichiamo inoltre che il tasso del 5,3% lordo è il tasso annuale sulla base del quale saranno calcolati gli interessi che verranno pagati in unica soluzione alla scadenza o alla prima data di esercizio di rimborso anticipato. Di conseguenza, non è possibile per l’investitore il reinvestimento degli interessi, in assenza di un flusso periodale di cedole prima del rimborso. Il tasso interno di rendimento calcolato all'emissione con prezzo pari a 100 e considerando la mancata possibilità di reinvestimento annuale degli interessi, scende quindi al 3,79% lordo.

Ricordiamo che il rating di Barclays è A1 per Moody's (last updated 29/01/2020), A+ per S&P (last updated 19/05/2023) e A+ per Fitch (last updated 20/12/2018).

Concludiamo evidenziando che il Bond viene emesso a 100, ma attualmente quota sul mercato a sconto a 99,8%.

Disclaimer:

Il Bond è soggetto ad un livello di rischio pari a 1 su una scala da 1 a 7. L’investimento in questa tipologia di Bond espone il risparmiatore al rischio default dell’emittente. Tutti i rendimenti espressi sono al lordo delle imposte.

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