Settore clean energy sotto i riflettori in attesa del Cop26
Comunicazione di marketing
Il settore clean energy è sotto i riflettori. Mancano circa due settimane all’inizio dei lavori della Cop26 di Gaslow, un momento decisivo nella lotta alla crisi climatica in corso e riunirà 190 leader mondiali nell’impegno di un’azione urgente e che sta riportando in auge il comparto. Gli obbiettivi principali sono quelli di azzerare le emissioni nette a livello globale entro il 2050 e puntare a limitare l’aumento delle temperature a 1,5°C.
Il decennio fino al 2030 sarà cruciale e i Paesi dovranno spingersi ben oltre quanto fatto a Parigi sei anni fa.
Anche il contesto macroeconomico gioca a favore del settore, che di fatto spesso rappresentano le società tech legate al settore dell’energia. Infatti, il rallentamento economico a cui stiamo assistendo, frutto dell’impatto della forte inflazione, con molta probabilità, porterà le banche centrali a dover rivedere i piani di tapering il prossimo anno e forse a dover tornare ad aumentare il supporto all’economia.
Elemento che genererà un calo dei rendimenti obbligazionari favorendo il mercato azionario e la tecnologia in particolare, oltreché, ovviamente, le società delle utility che hanno costo del debito molto elevato. Dunque, un binomio che ben si sposa con tante società del comparto clean energy.
Analisi tecnica
Un segnale tecnico importante verrà invece dal break della parte alta del canale laterale in cui l’indice di riferimento del settore, l’S&P Global Clean Energy, viaggia ormai da maggio 2021. Ci riferiamo all’area di prezzo di 1500 punti.
Opportunità d’investimento
Per chi volesse investire nel settore green suggeriamo il certificate emesso da Exane codice isin FRELU0001656 su paniere composto da Siemens Gamesa, Orsted e Vestas. Il prodotto paga cedole mensili dello 0,75% sul valore nominale, a condizione che i tre sottostanti non scendano oltre il 35% dal valore iniziale. Il 25 ottobre sarà la prossima data di osservazione della cedola mensile.
Qui di seguito i riferimenti e le distanze aggiornate del certificato.
Come è evidente in tabella il Worst of del paniere è Siemens Gamesa che oscilla intorno al livello barriera, a differenza di Orsted e Vestas che sono ampiamente sopra.
Ma cosa succede se il 25 ottobre Siemens Gamesa dovesse rimanere sotto barriera? Il premio non verrà pagato, ma non sarà perso grazie all’effetto memoria che caratterizza tutti i premi mensili.
Infatti, per recuperare il premio non incassato basterà che in una data di osservazione futura mensile tutti e tre i sottostanti si troveranno sopra il livello barriera.
Al momento il certificato, a causa della performance di Siemens Gamesa, quota fortemente sotto la pari (817eu) e potrebbe offrire un rendimento annualizzato di circa il 17%, al lordo delle imposte.
Disclaimer
Il Certificate è soggetto ad un livello di rischio pari a 6 su una scala da 1 a 7.
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