Trading ITALIA

Futures a Wall Street leggermente negativi, mentre i listini europei si confermano sostenuti: +1,3% l'Eurostoxx50. Bund tedesco 0,61%, BTP decennale 2,14%: tutti sui massimi di periodo. C’è distensione sui mercati grazie alle speranze riposte in un accordo di pace fra Russia ed Ucraina. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che il Paese è disposto ad assumere lo status neutrale e a raggiungere un compromesso in merito alla regione del Donbass. I colloqui si stanno svolgendo in Turchia. 

Il clima meno teso provoca un allontanamento dagli asset rifugio, come l’oro 1.930 dollari, -1,3%. Tuttavia, continua a salire il rendimento del Treasury biennale Usa, che si attesta a 2,32%, +5 punti base. Quello del Treasury a 10 anni è invece poco mosso a 2,46%. Gli analisti di MPS scrivono che "la corsa al rialzo dei tassi governativi stamattina ha portato ad un’inversione del tratto di curva statunitense 5-30 anni per la prima volta dal 2006 e di questo passo anche il 2-10 (a 12 pb) potrebbe andare presto in negativo". Scendono i petroliferi, in scia al calo del petrolio - 5% condizionato dai timori di una frenata della domanda cinese, per via del covid.

FTSE MIB (24.930 punti, +1,5%). Inizia la quarta settimana di reazione dai minimi di periodo segnati a 21.060 punti. Il movimento assumerà maggior consistenza, anche prospettica (per tornare sui top d'anno), su pieno recupero di zona 25.000 punti, con resistenza successiva verso 26mila punti.

 

 

ENI [ENI.MI] (13,43 eu, Long da 12,5 eu) -0,2%. Si allontana dai supporti 12,5/11,5 eu, nostra zona d'acquisto. Titolo presente nel Portafoglio LONG Piazza Affari, suggerito da Websim.

GENERALI (20,27 eu) +4,4%. Nuovi top dal 2008 e +33% dai minimi di periodo di 3 settimane fa. Rompe al rialzo una banda di oscillazione descritta da 15 anni e spartiacque per un ampio apprezzamento di medio-lungo periodo. Si apre un nuovo Long sopra 20 eu.

INTESA [ISP.MI] (2,1 eu, Long da 1,8 eu) +3,2%. Terza settimana di accumulazione sotto lo spartiacque grafico in zona 2,15 eu: attese accelerazioni una volta superato.

INWIT [INWT.MI] (10,03 eu, Long da 9,3 eu) +2,1%. Segna nuovi top di periodo, settima "candela" settimanale con corpo rialzista. Obiettivi sulla fascia dei massimi assoluti (10,8-11,4 eu).

ITALIAN SEA G. (5,85 eu, Long da 5,2 eu) +5,5%. Titolo quotato da qualche trimestre in cui ha delineato una banda di oscillazione 4,8/5,2-6,6/7,6 eu: prezzi ancora non distanti dalla parte bassa della stessa, e quindi in zona d'acquisto.

 

IREN [IREE.MI] (2,42 eu) +2,6%. Il superamento di zona 2,4 eu rafforza la reazione: oggi si apre un nuovo Long. Dettagli operativi nella scheda di analisi tecnica.

 

LEONARDO [LDOF.MI] (9,26 eu, Long da 7,6 eu) -2,1%. Segna nuovi top di periodo ma poi inverte. Seguire il trend e comprare sui ritracciamenti. Titolo presente nel Portafoglio LONG Piazza Affari Websim.

RAIWAY [RWAY.MI] (5,8 eu, Long da 4,6 eu) +1,7%. Allunga su nuovi top. Obiettivi sulla fascia dei record in zona 6,2/6,5 eu. 

TELECOM [TLIT.MI] (0,34 eu, Long da 0,33 eu) +2,3%. Consolida i forti guadagni della scorsa settimana. Venerdì si è aperto un nuovo Long: comprare a mercato e su eventuali ritracciamenti. Titolo suggerito prima dell'apertura nella rubrica quotidiana Trading INTRADAY e presente nel Portafoglio LONG Piazza Affari Websim.

 

UNICREDIT [CRDI.MI] (9,84 eu, Long da 8,1 eu) +3,4%. Terza settimana di accumulazione sotto lo spartiacque grafico in zona 10,5 eu: attese accelerazioni una volta superato.

 

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I titoli proposti sono solo una selezione delle strategie di Analisi Tecnica di Websim.it, non rappresentano un Portafoglio consigliato. Si rimanda alla rubrica quotidiana "TRADING e titoli SEXY", pubblicata nella sezione di Analisi Tecnica, per gli aggiornamenti delle strategie Italia/Eurozona e per una lista di azioni che transitano su interessanti livelli d'acquisto.

NOTA: viene considerato un margine di tolleranza del +/- 1,5% sui livelli tecnici riportati nelle strategie (entry level, target e stop loss/profit). Si rammenta che per gli “ingressi sulla forza”, ma soprattutto per gli “stop loss”, fanno fede i prezzi di chiusura.

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Responsabile Analisi Tecnica


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