SIT prende le misure all’energia ibrida gas-idrogeno

La transizione energetica è solo agli inizi, ma c’è già chi si candida per viverla da protagonista. Tra i pionieri del gas naturale c’è SIT , quotata sul mercato MTA di Borsa Italiana ed attiva nel controllo delle caldaie e nella misurazione dei consumi di gas e acqua, che tra ricerca e sviluppo, partnership e acquisizioni mirate guarda al mondo dell’idrogeno come alternativa al gas. Nel futuro c’è l’espansione all’estero del gas metering, con la crescita nel mercato inglese tra gli obiettivi principali. 

I conti del 2021 dicono che per la multinazionale con sede a Padova è in un buon momento. I ricavi sono stati pari a 380,5 milioni di euro (+18,6% rispetto al 2020), l’ebitda consolidato ha toccato i 51,2 milioni (+17,4%) e l’utile netto adjusted è stato di 16,3 milioni (+21,6%). 

"Il 2021 si è chiuso in linea con le nostre previsioni", è il commento di Paul Fogolin, chief financial officer di SIT. "La crescita sui ricavi non è solo figlia del rimbalzo sul 2020, ma è dovuta anche a un buon andamento dei fondamentali, supportati da incentivi italiani molto forti e orientati a migliorare la classe energetica delle case con il Superbonus al 110%. In altri Paesi, seppur con altre formule, è avvenuto lo stesso, questo ha portato a una forte domanda nel nostro core business, che è l’heating. Pertanto la sfida è diventata gestionale, ovvero nella nostra capacità di soddisfare la forte domanda condizionata dai problemi evidenziati sulle catene di fornitura, sfida che nell’esercizio chiuso nel 2021 abbiamo dimostrato di aver vinto".

Il 2022 è partito bene nonostante la guerra. "Abbiamo alcuni clienti in Russia, ma si tratta di una quota di fatturato che vale meno del 5%, con condizioni di pagamento anticipato in modo da ridurre il rischio finanziario".

Alla divisione Heating - le soluzioni per il riscaldamento - fa capo la parte più rilevante del fatturato complessivo, con 298,3 milioni di euro nel 2021. Mentre la divisione Metering pesa per 76,9 milioni, di cui 57,1 milioni derivano dalla vendita di contatori per il gas e per 19,8 milioni da quelli per l’acqua. Quest’ultima è un’integrazione del portafoglio di business avvenuta con l’acquisizione nel dicembre 2020 dell’azienda portoghese Janz-Contagem e Gestão de Fluídos. 

"È il nostro gioiellino, ed è cresciuta del 25%”, fa notare Fogolin. "È un’azienda rispettata sul mercato con oltre 100 anni di storia. L’abbiamo acquisita per realizzare un polo multiutility di contatori smart, con la nostra tecnologia da affiancare a un prodotto che è già un’eccellenza del water metering tradizionale". 

Per il futuro, l’azienda si attende che il business prosegua la sua crescita, spinto da alcuni trend consolidati come transizione energetica, incentivi e ricerca di apparecchi più efficienti. Ma anche sull’onda della affermazione di soluzioni ibride elettrico-gas o a idrogeno. Su questo fronte, SIT ha ottenuto di recente la certificazione MID per il contatore residenziale Domusnext 2.0 MMU6 H2, funzionante al 100% con idrogeno verde. La certificazione è stata rilasciata dall'ente olandese NMi ed è valida in Europa, in Uk e in altri Paesi extra Ue: garantisce l'accuratezza e l'affidabilità dello strumento del contatore. Infine, risale a poche settimane fa il completamento degli iter certificativi MID e CPA anche dei contatori commerciali del gruppo funzionanti al 100% con idrogeno verde. 

Oltre agli strumenti di controllo per caldaie, il gruppo SIT fornisce  contatori residenziali e commerciali funzionanti a idrogeno verde: in entrambi gli ambiti la Società partecipa da diversi anni al progetto Hy4Heat nel Regno Unito. Il governo britannico ha annunciato la sua strategia a sostegno della produzione di idrogeno verde e blu: l’obiettivo è quello di sostituire il gas naturale con l'idrogeno pulito in circa tre milioni di abitazioni. 

L’azienda ha recentemente ottenuto un finanziamento da 15 milioni di euro da Cdp (Cassa Depositi e Prestiti) da destinare a nuovi investimenti in tematiche ambientali ed efficientamento energetico, oltre alla costruzione di laboratori di ricerca e sviluppa nella nuova sede del gruppo. 

"SIT vuole essere leader nel processo di transizione energetica", conclude Fogolin. "Per questo sta lavorando da diversi anni nel settore delle caldaie funzionanti con biometano ed ora anche con l’idrogeno, parziale e al 100%."

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