BORGOSESIA - E' già oltre la rigenerazione urbana

La vivacità del mercato immobiliare fa bene agli affari di Borgosesia , che nei primi nove mesi del 2021 ha perfezionato vendite e contratti preliminari per 13,8 milioni di euro. Si tratta di un risultato in aumento del 237% rispetto ai 4,1 milioni realizzati nello stesso periodo dell’anno precedente. La società della rigenerazione del valore immobiliare, a partire dall’acquisto di crediti deteriorati, ora punta a diversificare i suoi ricavi divenendo anche un gestore di fondi di asset alternativi. 

Va in questo senso, infatti, la partnership stretta con Consultinvest, una società di gestione e distribuzione di strumenti finanziari. "A giugno abbiamo concluso un accordo per lo sviluppo di fondi di investimento alternativi targati Borgosesia Gestioni Sgr", spiega a Websim Mauro Girardi, presidente e amministratore delegato di Borgosesia. "Questa joint venture è volta allo sviluppo di fondi destinati a essere sottoscritti da investitori non necessariamente professionali, ma anche retail. Diventeremmo co-investitori e prestatori di servizi, dall’acquisizione del credito, alla sistemazione degli immobili fino alla vendita. Il nostro conto economico si andrebbe così ad arricchire di una componente di ricavi da servizi e il nostro ebitda, già a partire dal 2022, potrebbe crescere per importi significativi ed essere meno a servizio del debito".

La società ha recentemente comunicato di aver rimborsato un prestito obbligazionario convertibile per 4,95 milioni milioni di euro. Allo stesso tempo, per alimentare ulteriormente il proprio business, Borgosesia ha collocato per un totale di 20 milioni di euro un prestito obbligazionario senior, non garantito, non convertibile e non subordinato, denominato Borgosesia 2021-2026. 

"Per una realtà piccola come la nostra raccogliere 20 milioni di bond da investitori istituzionali è a mio modo di vedere il riscontro più premiante", sottolinea Girardi. "Ci siamo riusciti grazie alla collaborazione di Bper, che ci ha permesso di entrare nei radar degli investitori qualificati".

Tra l’altro lo scorso luglio Modefinance, agenzia italiana di rating registrata presso l'Esma, ha assegnato al merito creditizio di Borgosesia il rating pubblico B1 equivalente, sulla base del mapping vigente, a quello BBB delle principali agenzie di rating internazionali.  

Borgosesia ha un portafoglio di asset intorno ai 100 milioni di euro che comprende in larga prevalenza immobili a destinazione residenziale. "Anche in futuro pensiamo di rivolgere i nostri investimenti per il 90% su immobili di questo tipo", continua Girardi, "rispetto agli uffici hanno una logica destinata alla vendita".

I prezzi degli immobili sono previsti in ascesa, sia per un aumento della domanda sia per l’inflazione, spinta dai costi delle materie prime e dagli effetti del superbonus che sta imprimendo una grossa spinta a tutto il mercato. "I mercati immobiliari su cui Borgosesia ha investito negli anni ci stanno dando un ritorno estremamente favorevole. Su alcuni cantieri siamo già alla terza revisione del listino prezzi, che si è adeguato ai costi delle costruzioni. Abbiamo riscontrato grande vivacità su mercati turistici come quello dei laghi. Tutte le location su cui noi abbiamo investito prima dell’inizio del Covid stanno andando alla grande in virtù dello spostamento di molte persone al di fuori delle città in seguito all’esperienza dei lockdown".

In questo contesto, Borgosesia si appresta a entrare nel nuovo anno con diversi propositi espansivi. "La nostra intenzione è portare a termine quanto seminato nel 2021", è la conclusione di Girardi, "con la prospettiva di accelerare in modo significativo con il passaggio a investitori seriali in asset alternativi".

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