Batterie: rendono in borsa e raffreddano il mondo

Comunicazione di marketing

Le batterie sono come le medaglie, hanno una doppia faccia. Da un lato sono in grado di immagazzinare energia e renderla disponibile quando serve per dare potenza, velocità, autonomia e durata ad auto elettriche, computer, telefonia cellulare e in generale a tutta l’economia mondiale. Dall’altra rappresentano uno dei punti deboli di molte industrie ad alto tasso di tecnologia, perché il loro miglioramento non riesce a stare al passo con quello di altri componenti importanti.

Ad oggi sarebbe possibile produrre automobili con maggiore autonomia, o smartphone e computer portatili molto più veloci di quelli che abbiamo, ma le batterie si scaricherebbero subito.

Batterie con enorme capienza e molto economiche non esistono, perché la stragrande maggioranza di quelle in commercio sono agli ioni di litio.

Il valore del mercato globale del litio registrerà probabilmente fino al 2025 un forte aumento, quasi tre volte il valore attuale. Ecco il motivo per cui si cercano soluzioni alternative, come batterie solide o senza l’utilizzo del litio.

Secondo The Economist, la Cina produce il 69% delle batterie agli ioni di litio di tutto il mondo e ospita ben l’80% di tutta la capacità produttiva mondiale di celle per batteria. Di fatto, i principali costruttori di auto elettriche al mondo, tra cui Mercedes, Honda, Hyundai, Nissan, Toyota e Volkswagen hanno un contratto con CATL, il più grande ed efficiente produttore di batterie cinesi.

Gli Stati Uniti non sono rimasti a guardare e dal 2020 sono il secondo mercato mondiale per i veicoli elettrici, subito dietro la Cina, perché la loro attenzione per gli accumulatori a ioni di litio è diventata fisiologica.

La Commissione europea ha lanciato la “European Battery Alliance”, un piano transnazionale che ha investito un miliardo di euro in una serie di impianti per iniziare la ricerca e lo sviluppo di nuove batterie costruite esclusivamente in Europa.

La corsa verso l’obbiettivo di zero emissioni entro il 2050 spinge tutti i paesi del mondo a velocizzare e aumentare la propria produzione di batterie.

Si può investire nel settore anche con la protezione condizionata del capitale a scadenza.

C’è a questo proposito il certificato d’investimento emesso da BNP codice isin XS2304447571 su paniere composto da Panasonic, Schneider e Tesla. I sottostanti presentano una bassa correlazione, nonostante l’appartenenza allo stesso settore, e ciò rende il basket più speculativo. Il rischio, però, viene compensato dal buon rendimento cedolare offerto dal prodotto.

Al momento il consensus su Bloomberg è positivo, come riportato dalla tabella (aggiornata 9 novembre 2021), che mostra come gli analisti sono sostanzialmente positivi su tutti i titoli sottostanti.

Il punto di forza del certificato è il Maxicoupon condizionato del 12% del valore nominale (100eu), data di osservazione il 13 dicembre 2021, che sarà distribuito a condizione che i tre sottostanti non perdano oltre il 50% dai rispettivi livelli iniziali. Ricordiamo che il Maxicoupon è utile per la compensazione di eventuali minus presenti nello zainetto fiscale.

Il prodotto prevede poi lo stacco di premi trimestrali di importo pari a euro 1 (prima data di osservazione il 22 marzo 2022), a condizione che nelle date di osservazione tutti e tre i sottostanti non scendono oltre il livello barriera fissata al 60% dallo strike.

Qui di seguito i riferimenti e le distanze aggiornate del certificato.

Al momento il prezzo del certificate quota sopra la parità e potrebbe comunque offrire un rendimento annualizzato di circa il 6,42%, al lordo delle imposte. 

Il prezzo è trainato dalla performance del titolo Tesla, che per ora ha stabilito una distanza dallo strike di circa il 42%, rispetto agli altri due sottostanti che si trovano ancora sul livello iniziale. Ricordiamo che Tesla risulta il titolo più volatile del paniere.

Tutti e tre i sottostanti quindi si trovano ampiamente sopra il livello barriera e ciò rende più probabile il pagamento del maxipremio previsto tra meno di un mese.

Inoltre, se alla data di osservazione del premio trimestrale nel mese di marzo tutti i sottostanti supereranno il livello iniziale, il prodotto potrebbe scadere in via anticipata offrendo un rendimento di circa il 9%, al lordo delle imposte.

Disclaimer

Il Certificate è soggetto ad un livello di rischio pari a 6 su una scala da 1 a 7.

L’investitore è esposto anche al rischio default dell’emittente e alla perdita totale del capitale investito, in caso di azzeramento del valore di uno dei sottostanti.

Ricordiamo, prima dell’adesione, di leggere attentamente il prospetto di base, ogni eventuale supplemento, la nota di sintesi, le condizioni definitive e il documento contenente le informazioni chiave (KID) e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’investimento, ai costi e al trattamento fiscale relativi ai prodotti finanziari ivi menzionati reperibili sul sito dell’emittente. Clicca qui.

La presente comunicazione non integra in alcun modo consulenza – nemmeno generica – o ricerca in materia di investimenti, non è stata preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e non è soggetta ad alcun divieto che proibisca le negoziazioni prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti.

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