FTSE MIB
- Market Cap
- 7.794 milioni €
- Numero di azioni
- 15.329.466.496
- ISIN
- IT0003497168
- Target Price
- 0,68€
- Giudizio fondamentale
- BUY
Telecom Italia (TIM) è una società che fornisce servizi di telecomunicazioni, internet, contenuti digitali e cloud. Si divide in tre segmenti: Domestico, Brasile e Altre operazioni. Il primo comprende i servizi in Italia, il secondo le operazioni telefoniche in Brasile e l'ultimo le aziende finanziarie minori. Fondata nel 1994, ha sede a Roma.
Overview
TIM, protagonista di oggi
Il nostro Long TIM risparmio Short TIM ordinarie è arrivato a target
Notizie
Borse europee piatte, salgono oro, argento e petrolio
E' la giornata dei metalli preziosi. L'oro tocca un nuovo massimo storico a 4.409 dollari l'oncia, +1,5%. Argento a 69,4 dollari, +2,7%, record. Platino in rialzo del 5%, palladio +3%
Dati Finanziari
Analisi Fondamentale
Tim - Vittoria nelle commissioni di concessione e conversione TITR
- Data studio
- Target di lungo termine
- €
- Potenziale upside
- %
- Giudizio
Data studio
22/12/25
Target di lungo termine
0.68€
Potenziale upside
36.0%
Giudizio
BUY
Sentenza favorevole sul canone di concessione 1998. TIM ha finalmente ricevuto notifica della sentenza della Corte di Cassazione che conferma il rimborso del canone di concessione del 1998, respingendo il ricorso della Presidenza del Consiglio dei Ministri e ponendo fine a una controversia durata oltre 20 anni. La decisione conferma la sentenza della Corte d’Appello di Roma dell’aprile 2024, con un rimborso di poco superiore a €1bn a favore di TIM inclusi rivalutazione e interessi, a fronte di un canone originario di poco superiore a €500 mn. Tale incasso era già incluso nel nostro TP (probabilità 75%) e, pur con incertezza sui tempi, era atteso riportare la capogruppo (TIM SpA) in utile, forzando così il pagamento dei 3 dividendi maturati sulle azioni di risparmio (TITR) per circa €0.5bn.
Analisi
Conversione delle azioni di risparmio tempestiva e market-friendly. Il CdA ha convocato le assemblee straordinarie degli azionisti TIT e TITR per il 28 gennaio, per sottoporre una proposta di conversione volontaria e obbligatoria delle azioni TITR in azioni TIT. La conversione volontaria (che richiede una maggioranza dei due terzi nell’EGM TIT) prevede un rapporto 1:1 con un conguaglio in contanti di €0.12 per azione TITR, mentre la conversione obbligatoria (che richiede la maggioranza semplice nell’EGM TITR, ma con almeno il 20% del capitale presente) prevede un rapporto 1:1 con un conguaglio in contanti di €0.04 per azione TITR. Il prezzo di recesso è stato fissato a €0.5117 per azione TITR, con un esborso complessivo per le azioni oggetto di recesso limitato a €100mn, salvo rinuncia da parte della Società. L’operazione punta a semplificare e razionalizzare la struttura del capitale riducendo i costi di governance e gestione, aumentare la liquidità, ampliando in modo significativo il free float delle azioni ordinarie tramite l’emissione di 6bn di nuove azioni. Assumendo un tasso di adesione dell’80% alla conversione volontaria e del 20% a quella obbligatoria, stimiamo un esborso di c. €630mn per TIM. Creazione di valore di €1bn (NPV) derivante dall’eliminazione del leakage annuo sui dividendi (pari a €66 mn) a favore degli azionisti TITR (assumendo un ritorno alla distribuzione del dividendo ordinario dal prossimo anno).
Riduzione volontaria del capitale sociale. La proposta di riduzione volontaria del capitale sociale a €6bn (da €11.7bn) prevede la destinazione di fino a un quinto alla riserva legale e della parte restante a riserve di patrimonio netto disponibili, con l’obiettivo di riequilibrare il patrimonio netto dopo la cessione di FiberCop e finanziare la conversione delle TITR e i relativi conguagli in contanti.
La view degli analisti
COMMENT: BUY confermato, nuovo TP Ord a €0.68 (da €0.65). Incrementiamo il target price per le azioni ordinarie a €0.68 per incorporare pienamente l’incasso di €1 mld del canone di concessione (c. €0.05/azione), un esborso di c. €630mn a favore degli azionisti TITR (c. €0.03/azione; in precedenza €498mn legati ai dividendi maturati) e una creazione di valore superiore a €1bn (c. €0.05/azione) derivante dall’eliminazione del leakage sui dividendi verso gli azionisti di risparmio di minoranza. Tali benefici saranno ulteriormente supportati dalla semplificazione in un’unica classe azionaria che, a fronte di un free float significativamente più ampio, potrebbe portare all’inclusione di TIT in nuovi indici azionari. Con il closing dell’operazione Sparkle atteso nel 1Q26, ci attendiamo che, una volta completata la conversione e grazie al rilascio delle riserve a seguito della riduzione di capitale, la società distribuisca c. €350mn agli azionisti (50% dei proventi), equivalenti a €0.0165 per azione per l’unica classe azionaria.
Analisi Tecnica
La strategia long (aperta sulla forza) è stata chiusa per raggiungimento target 0,47€ (o stop profit). Prossimamente, aggiorneremo i nuovi livelli d’ingresso.

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