FTSE MIB
Euro Stoxx 50
- Market Cap
- 98.846 milioni €
- Numero di azioni
- 17.803.670.501
- ISIN
- IT0000072618
- Target Price
- 6,40€
- Giudizio fondamentale
- OUTPERFORM
Intesa Sanpaolo SpA è una banca italiana fondata nel 1931 che offre prodotti finanziari e servizi bancari. Si divide in diversi segmenti, tra cui Banca dei Territori, IMI Corporate and Investment Banking, International Subsidiary Banks, Private Banking, Asset Management, Insurance e Corporate Centre.
Overview
Banche - Ipotesi di windfall tax per il settore bancario
Alcuni articoli vedono possibile una tassa calcolata sul margine d’intermediazione, seguendo il modello spagnolo
Intesa S.Paolo - Successo in Ogni Scenario
Team Websim Corporate
Gli Analisti Finanziari di Websim
Notizie
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Comprare/vendere e cosa tenere d'occhio: idee operative dai graficisti di Websim
Dati Finanziari
Analisi Fondamentale
Intesa S.Paolo - Successo in Ogni Scenario
- Data studio
- Target di lungo termine
- €
- Potenziale upside
- %
- Giudizio
Data studio
31/07/25
Target di lungo termine
12.00€
Potenziale upside
14.94%
Giudizio
NEUTRAL
Ieri Intesa Sanpaolo (ISP) ha pubblicato i risultati del 2Q25, superiori alle stime e al consenso grazie a solidi trend operativi, in particolare l’aumento del margine d’interesse (NII), commissioni stabili e robusti risultati da trading. La guidance per l’intero FY25 è stata migliorata in “utile netto ben superiore a €9 miliardi inclusi interventi manageriali”, che incorpora impatti una tantum attesi nel 4Q25, rispetto alla precedente “utile netto ben superiore a €9 miliardi”. Tra le banche sotto la nostra copertura, ISP è la meglio posizionata per affrontare qualsiasi scenario, grazie alla combinazione di un margine d'interesse resiliente e alla significativa quota di ricavi (43-44%) derivanti da commissioni, sostenuta dalla presenza nelle aree di Asset Management, Wealth Management e Bancassurance. Inoltre, ISP offre agli azionisti una remunerazione significativa, con un dividend yield intorno all’8%. Per questi motivi, manteniamo una raccomandazione positiva e, a seguito delle modifiche alle nostre stime, alziamo il target price a €6.40 per azione.
Analisi
Risultati 2Q25. ISP ha superato le nostre previsioni e il consenso grazie a trend operativi solidi. I ricavi sono cresciuti del 3% su base trimestrale, con il margine d'interesse sostenuto dal portafoglio titoli e dalla crescita dei volumi di prestiti, commissioni resilienti nonostante la volatilità dei mercati, e solidi risultati da trading. Le spese operative sono aumentate come previsto, ma il cost/income ratio è migliorato al 38.1%, spingendo l’utile operativo a circa €4.3 miliardi. Il costo del rischio (CoR) più basso del previsto riflette l’elevata qualità degli attivi. L’utile netto si è attestato a €2.6 miliardi (circa +3% rispetto alla nostra stima), e il CET1 ratio è salito di 20bps a 13.5% dopo l’accantonamento del dividendo.
Guidance e outlook. La guidance FY25 è stata aggiornata in “utile netto ben superiore a €9 miliardi inclusi interventi manageriali”, includendo impatti una tantum nel 4Q25 per ottimizzare ulteriormente la banca in vista del prossimo piano industriale. Durante la conference call è emerso che nei prossimi anni potrebbe esserci un impatto positivo di 100bps sul CET1 ratio derivante dalle DTA. Il CEO ha dichiarato che il capitale in eccesso (rispetto al target CET1 del 12%) potrebbe essere distribuito.
Variazione nelle stime
Revisione delle stime. A seguito della pubblicazione del 2Q25, abbiamo leggermente alzato la previsione sui ricavi (+0.5%/+0.8%/+0.3%) grazie a un margine d'interesse più forte, sostenuto dalla crescita stabile dei prestiti, origination più selettiva e un contributo “higher-for-longer” dal trading. Le spese operative sono ora previste inferiori di -1.1%/-2.6%/-3.2% grazie a tagli più profondi dell’organico (FTE) e a minori ammortamenti, portando l’utile operativo a +1.7%/+3.2%/+2.6% e riducendo il cost/income ratio fino a un atteso 38.4% nel 2027. Sotto il margine operativo, abbiamo ridotto le previsioni su accantonamenti e altri oneri alla luce della qualità degli attivi, includendo tuttavia €600 milioni di costi straordinari nel 4Q25 per supportare futuri guadagni di efficienza. Escludendo questo impatto una tantum, stimiamo ora una crescita dell’utile netto adjusted del +3.4%/+4.4%/+3.9% nel FY25/26/27, ipotizzando un piano di buyback da €2 miliardi annui. Le variazioni dell’EPS adjusted possono variare in funzione dell’assunzione sul buyback.
La view degli analisti
Giudizio: OUTPERFORM confermato; TP a €6.40 da €5.80. Valutiamo ISP con un modello P/TE implicito derivato dal Gordon Growth, mediando i fair value 2026/27. A seguito delle variazioni nelle stime e della riduzione di 50bps del tasso ERP Intermonte, alziamo il target price a €6.40, confermando la raccomandazione positiva grazie alla previsione di utili resilienti, efficienza nei costi operativi e significativa remunerazione degli azionisti. Il titolo scambia a 1.69x/1.62x/1.55x il TE FY25/26/27, mentre al target si collocherebbe a 1.99x/1.90x/1.81x.
Analisi Tecnica
La strategia long (aperta sulla forza) è stata chiusa per raggiungimento target 5,5€ (o stop profit). Prossimamente, aggiorneremo i nuovi livelli d’ingresso.
