SPREAD a 238 punti base, sui massimi da due anni prima della FED

FATTO
Nel giorno in cui la FED annuncerà i muovi provvedimenti di politica monetaria, il rendimento del BTP decennale sale a 3,33% da 3,28% di ieri, mentre lo spread BTP/Bund tedesco si allarga a 238 punti base. 

Siamo su un livello che non si vedeva da maggio 2020. Lo spread è anche il più ampio all'interno della zona euro. La Grecia si ferma a 209, la Spagna a 119, il Portogallo a 111. Questi numeri danno l'esatta dimensione del "rischio Paese" oggi percepito dagli investitori esteri prima delle elezioni politiche.  

Intanto, il Governo italiano è regolarmente al lavoro sul Decreto ‘Aiuti’ che dovrebbe aggirarsi intorno a 11/12 miliardi di euro in termini di misure aggiuntive, tra cui le principali sono a supporto dei consumatori come il bonus 200 euro ed il prolungamento degli sconti sul prezzo della benzina di circa 30 cents al litro. 

L’approvazione del decreto sembra più probabile grazie al dato rilasciato ieri sulle entrate fiscali a fine giugno che sono state 14.3 mld superiori alle previsioni inserite nel DEF di aprile e consentono quindi di portare avanti gli stimoli del DL Aiuti senza fare ricorso a scostamenti di bilancio con l’obiettivo del deficit per il 2022 che rimane a -5.6%. 

Ieri S&P ha annunciato la revisione dell’outlook sul debito dell’Italia a Stabile da Positivo a causa della crisi politica che rende più complesso il programma di riforme, mentre FMI ha rilasciato un aggiornamento dell’outlook sulla crescita che prevede una riduzione della crescita del PIL globale a +3.2%/+2.9% per il 2022/2023 (-0.4%/-0.7%), mentre per l’Eurozona si prevede +2.6%/+1.2% (-0.2%/-1.1%). 

Rivista al rialzo la previsione di crescita per l’Italia nel 2022 a +3%, mentre è stata ridotta la crescita attesa nel 2023 a +0.7%. 

Il governo italiano seppur dimissionario e con poteri di sola ordinaria amministrazione prosegue con una serrata agenda di impegni che prevedono anche la realizzazione dei decreti previsti per raggiungere i 55 obiettivi del 2H 2022 necessari per mantenere gli impegni previsti nel PNRR e conseguentemente accedere alle tranche di finanziamento previste.

La revisione dell’outlook da parte di S&P non dovrebbe comportare effetti significativi nel breve per il debito italiano. 

EFFETTO
Analisi tecnica
Dal punto di vista grafico, la crisi politica ha esasperato una tendenza alla risalita dei rendimenti avviata da tempo a causa della crescente inflazione. I rendimenti dei BTP decennali si sono portati a ridosso di una soglia discriminante di valenza pluriennale in area 3,78%. 

Il peggioramento del quadro geo-politico e la caduta di Draghi, con il ritorno alle urne, potrebbero spingere i rendimenti stabilmente oltre area 3,80%, picco del 2018-2019. Solo l'annuncio del piano anti-spread potrebbe far rientrare gli eccessi entro livelli sostenibili. 

Se poi nei prossimi mesi la BCE dovesse lanciare segnali di raffreddamento dell'inflazione, potremmo rivedere i rendimenti decennali scendere al di sotto di area 3,0% e lo spread tornare ai livelli pre-crisi intorno a 180 punti base. 

Operatività. La storia, la statistica e l'analisi tecnica ci dicono che comprare a questi livelli di rendimento si è rivelato un ottimo affare nell'arco degli ultimi otto anni. Pertanto, si può sfruttare la debolezza attuale (con rendimenti decennali sopra il 3%) per costruire una posizione in ottica di lungo periodo. Nel breve, però, non si possono escludere altre giornate di tensione. 

 

Ci sono diversi strumenti che consentono di intervenire in ottica speculativa LONG/SHORT o soltanto LONG in ottica di lungo periodo. 

Per puntare in ottica speculativa a un rimbalzo dei prezzi dei BTP (discesa dei rendimenti) c'è il seguente strumento. Leggi il documento KID:
ETP WisdomTree BTP 10Y 3x Leverage Daily
Isin: IE00BKT09149 

Per puntare a un ribasso dei prezzi (aumento dei rendimenti) c'è il seguente strumento. Leggi il documento KID:
ETP WisdomTree BTP 10Y 3x Short Daily
Isin: IE00BKS8QM96 

Per investire in ottica diversificata, con un flusso cedolare semestrale, privilegiando i governativi della zona euro con maggior rendimento c'è il seguente ETF: 
EUR Government Bond Enhanced Yield UCITS
Isin: IE00BD49RJ15 
Da inizio 2021: -11,50%
Nell'ultimo mese: +3,60% 
Obiettivo di investimento è replicare l'andamento, al lordo di commissioni e spese, dell'Indice Bloomberg Barclays Euro Treasury Enhanced Yield Bond. L'Indice punta a ottenere un rendimento maggiore rispetto all'Indice Bloomberg Barclays Euro Treasury Bond, che misura l'andamento dei titoli di Stato a tasso fisso, investment grade e denominati in euro, emessi da paesi membri della zona euro. A tal fine, l'Indice corregge le ponderazioni verso i segmenti del mercato a maggior rendimento, tenendo sotto controllo vari fattori di rischio obbligazionario. Valuta di denominazione Euro. Commissioni totali annue 0,16%. Distribuisce due dividendi semestrali. Leggi il documento KID. 

 

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