BORSA CINESE +0,3% Evergrande torna in quotazione con un capitombolo del -12%

FATTO
L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen è poco mosso nel finale, l’indice Hang Seng di Hong Kong cede lo 0,8%.

La notizia del giorno è il ritorno alle contrattazioni sulla Borsa di Hong Kong del titolo China Evergrande Group, il super indebitato conglomerato industriale e finanziario cinese: il titolo perde il 12%. 

E’ fallita la trattativa sulla vendita di una parte delle sue attività nel settore immobiliare che avrebbero potuto portare nelle casse le risorse per pagare gli 83 milioni di dollari di interessi che i creditori aspettano: se entro sabato la cedola non viene versata, Evergrande è in default. Il possibile acquirente della metà di Evergrande Property Services, Hopson Development, guadagna il 5%. 

Reuters riporta, nel frattempo, che Evergrande ha ottenuto un'estensione di "oltre tre mesi" sulla scadenza di un bond da 260 milioni di dollari emesso dalla joint venture Jumbo Fortune Enterprise e garantito da Evergrande oltre il 3 ottobre, dopo aver concordato di aggiungere un pagamento extra come garanzia. Lo riporta REDD, citando i detentori del bond in questione. Evergrande non ha risposto a una richiesta per un commento da parte di Reuters.

La reazione composta dei listini di Cina e Hong Kong fa risaltare che i timori di contagio, anche per effetto delle rassicurazioni sul tema arrivate nei giorni scorsi dalla banca centrale della Cina, sono contenuti.

Si dovrebbe anche allentare la stretta sulle forniture di energia elettrica che da settimane frena la seconda economia del pianeta. Il future del carbone trattato a Zhengzhou perde il 9%: Bloomberg segnala che sui media locali si dà molto spazio alle dichiarazioni delle autorità di Pechino su prossimi interventi repressivi contro approfittatori e speculatori.

Intanto, i dati sull’export della Corea del Sud diffusi stanotte, delineano un interscambio commerciale tutto sommato florido. Nei primi venti giorni di ottobre, le esportazioni verso la Cina di Seul sono salite del 31%.

La performance da inizio anno del CSI 300 e dell'indice Hang Seng di Hong Kong è intorno alla parità, .

EFFETTO
Analisi tecnica Borsa 

L'Indice CSI 300 (oggi 4.922 punti) consolida da parecchie settimane sopra la prima soglia di allerta in area 4.658 punti senza però riuscire ad allungare. Rinnovati segnali di ripartenza saranno visibili solo al superamento stabile di area 5mila punti. Il trend di lungo periodo rimane saldamente rialzista come evidenzia la trendline crescente illustrata nel grafico sotto. Cambio di scenario in caso di ritorno sotto 4.400 punti. 

Operatività. Manteniamo una visione positiva di lungo periodo sulla borsa cinese. Si suggerisce di cogliere l'opportunità di questa fase di incertezza per comprare in ottica di lungo periodo: una prima tranche anche ai valori attuali e un'altra tranche in caso di caduta fino a 4.658 punti. Chi preferisce giocare sul sicuro, può impostare acquisti sulla forza alla prima chiusura sopra 5.386 punti. Stop loss prudenziale alla prima chiusura sotto 4.400 punti. 



Tra gli ETF quotati alla Borsa di Milano segnaliamo i seguenti: il primo dei quali offre una maggiore esposizione ai titoli dell'alta tecnologia:

ETF Franklin Ftse China Ucits Etf - Usd (Acc) 
Isin: IE00BHZRR147 
Da inizio anno -4,30%.
L'ETF investe in azioni a grande e media capitalizzazione in Cina e cerca di replicare il rendimento dell'indice FTSE China 30/18 Capped. L'indice ha un'ampia copertura delle classi di azioni cinesi, tra cui le azioni A, B, H, N; le azioni Red, P, S Chips. I componenti di tipologia A sono disponibili per gli investitori internazionali attraverso il Northbound China Stock Connect Scheme. Il peso dei singoli componenti viene ponderato tenendo conto del flottante e delle restrizioni applicate agli investitori stranieri. E' rivisto semestralmente. Replica fisica. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Non distribuisce dividendi. Costi di gestione 0,19% annuo, il più comveniente tra i 13 prodotti specializzati quotati a Piazza Affari. Leggi il documento KID.

Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice FTSE China 30/18 Capped rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa cinese. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. La segmentazione settoriale vede al primo posto Consumer Services 26%, Financials 25%, Tech 21%. I primi dieci titoli presenti in ordine di peso sono:



ETF Icbccs Wisdomtree S&P China500 UCITS
Isin LU1440654330 
Da inizio anno +1,0%.
Benchmark dichiarato: Indice S&P China 500 Total Return. L'ETF investe in titoli fisici equivalenti, salvo nelle circostanze in cui le condizioni di liquidità del mercato impediscono di utilizzare una strategia di replica completa. Distribuisce un dividendo annuale: ultimo il 25 Giugno 2020 per 0,2132 usd. Spesa corrente annua 0,75%. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il Documento KID.

ETF X-TRACKERS CSI300 UCITS
Isin LU0779800910 
Da inizio anno +7,70%.
L'ETF replica l'andamento dell'indice CSI  300, indice che riflette l'andamento delle azioni di 300 società quotate sulla Borsa Valori di Shangai e sulla Borsa Valori di Shenzhen (Azioni Cina A). Non distribuisce un dividendo. Spesa corrente annua 0,50%. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il Documento KID.

www.websim.it