SETTORE UTILITY - Allo studio un piano UE per il contenimento dei prezzi dell’energia

L'indice Stoxx del settore Utility europeo si muove in lieve calo, in controtendenza rispetto all'andamendo dell'indice principale, l'indice Stoxx 600 sale dello 0,4%.

Il settore Utility europeo è settimo in termini di performance da inizio anno (-11,20%). Al primo posto gli Energetici (+15%). L'indice Stoxx 600 nel periodo ha perso il -15,70%.

Secondo La Repubblica, la UE starebbe mettendo a punto un piano per calmierare i prezzi dell’energia, un piano che interesserebbe anche i carburanti e che potrebbe essere già presentato il 20 luglio, giorno dell’ultima convocazione della Commissione prima delle vacanze. L

’idea sarebbe quella di lavorare sul modello spagnolo (fissazione di un cap al prezzo del gas per la produzione di energia elettrica e rimborso ai produttori con un contributo pubblico) prevedendo tuttavia di applicare il meccanismo (ed il rimborso) a tutte le fonti energetiche privilegiando le rinnovabili.

Sul fronte approvvigionamenti si lavorerebbe su un coordinamento dei settori industriali critici all’interno di un sistema di solidarietà energetica tra gli Stati membri.

Un piano a livello Europeo per il contenimento dei costi energetici appare sempre più necessario dopo che al calo delle forniture gas dalla Russia - tra una settimana il Nord Stream si fermerà del tutto per manutenzioni - si sono aggiunti i minori flussi di Gnl dagli USA e di recente lo sciopero in Norvegia con una riduzione del 13% delle forniture (la Norvegia e’ il secondo fornitore di gas all’Europa).

Sotto il profilo dei fondamentali, siamo di fronte a uno dei settori in Europa con i multipli più attraenti: il P/E medio del settore Stoxx Utility stimato dagli analisti raccolti da Bloomberg è intorno a 15,80x. Al contrario, è tra i più elevati il ritorno previsto in termini di dividendo: Dividend/Yield 5,0%. 

Quadro grafico settore Utility europeo. 

L'indice Stoxx Utility è tra i pochi a non essere ancora riuscito a tornare sopra i livelli del marzo 2020 (pre-pandemia). Il primo importante ostacolo è collocato nella fascia 400-418 punti, messa sotto attacco diverse volte negli ultimi mesi, ma senza successo. Oltre tale livello si potrebbe puntare al record storico del 2007 in area 563 punti. 

Il movimento degli ultimi due anni può definirsi laterale con importante sostegno in area 342 punti. 

Operatività. Manteniamo una visione positiva sul settore, anche in virtù della elevata remunerazione sotto il profilo dei dividendi. Si suggerisce di comprare ai livelli attuali, sfruttando eventuali discese verso area 340 punti. Target di breve verso 418 punti. Stop loss prudenziale in caso di discesa sotto 335 punti.


Chi vuole investire sul settore Utility europeo con la massima diversificazione ha a disposizione una serie di strumenti. 

Nel seguente ETF, le Utility italiane rappresentano il 20% del totale. Al primo posto la Spagna con il 22%:

SPDR MSCI Europe Utilities UCITS
Isin IE00BKWQ0P07 

Da inizio anno -8,50%
Obiettivo dell'ETF è la replica dell'indice MSCI Europe Utilities, che raggruppa i principali protagonisti europei del settore, comprensivo del reinvestimento del dividendo. Ciò consente di amplificare la performance da inizio anno a un livello superiore a quello registrato dall'indice corrispondente. Commissioni totali annue 0,30%. Nella tabella di seguito i primi dieci titoli, tra cui compare al secondo posto la nostra Enel. Leggi il documento KID.



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