FOREX - L'inflazione sale, ma il taglio tassi s'ha da fare (Panetta)

I prezzi al consumo nei 20 Paesi della zona euro sono aumentati del 2,6% su base annua a maggio, dopo i rialzi del 2,4% nei due mesi precedenti. Il consensus  era 2,5%

Grafico di analisi tecnica con candele giapponesi e linee di tendenza per individuare pattern di mercato.

Fatto

L'inflazione nella zona euro è aumentata più del previsto a maggio, un dato che complica il lavoro della Banca centrale Europea.

I prezzi al consumo nei 20 Paesi della zona euro sono aumentati del 2,6% su base annua a maggio, dopo i rialzi del 2,4% nei due mesi precedenti, secondo la stima flash di Eurostat.
Gli economisti intervistati da Reuters avevano previsto un aumento del 2,5%, anche se la sorpresa al rialzo era diventata probabile dopo le letture di Germania, Francia e Spagna.
L’importante misura dell'inflazione sottostante, che esclude i prodotti alimentari, l'energia, l'alcol e il tabacco, si è attestata al 2,9% dal 2,7% di aprile. I prezzi nel settore dei servizi, che alcuni banchieri centrali hanno definito particolarmente rilevanti perché riflettono la domanda interna, sono saliti al 4,1% dal 3,7%. Quest’ultimo dato probabilmente riflette gli aumenti salariali più consistenti del previsto registrati nel primo trimestre dell’anno.

Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm, parla nel suo commento di una "sfida per la BCE" in vista della riduzione dei tassi preventivata dal consensus per la prossima settimana”. A suo avviso, “l’ultimo miglio della corsa verso l'obiettivo di inflazione al 2% potrebbe rivelarsi più arduo del previsto, con diminuzioni incrementali stimate più probabili”.

Insieme al dato europeo è uscito quello italiano. L'inflazione armonizzata UE registra una crescita dello 0,8% anno su anno, da +0,9% di aprile, contro il +0,7% stimato.

“Nonostante l'Italia mostri segnali positivi distanziandosi dai picchi di inflazione del 11,6% registrati nell'ottobre 2022, il contesto europeo resta motivo di preoccupazione maggiore”, commenta Gabriel Debach, market analyst di eToro.

Presentando stamattina le Considerazioni Finali sulla relazione annuale 2023 della Banca d'Italia, il governatore Fabio Panetta ha affermato che è meglio tagliare adesso il costo del denaro, per evitare interventi "tardivi e affrettati" più avanti. L'allentamento monetario, "non interromperà l’azione volta a ripristinare la stabilità dei prezzi. L’orientamento monetario rimarrebbe infatti restrittivo anche con più tagli dei tassi ufficiali", ha detto Panetta, secondo il quale la Bce dovrà tener conto delle decisioni della Fed ma non dovrà considerarle un vincolo alla propria politica nella fase di allentamento monetario.
In questo contesto l'inflazione nell'area dell'euro nei prossimi trimestri, "pur con oscillazioni, continuerebbe a flettere" e quindi ora che le aspettative di medio termine sono sotto controllo occorre "evitare che la politica monetaria diventi eccessivamente restrittiva, spingendo l’inflazione al di sotto dell’obiettivo simmetrico della Bce".

Effetto

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