ESG - La Cina non dice di no alla più sporca delle fonti di energia: il carbone

La Cina, paese pulito per quel che riguarda il contributo delle rinnovabili ma complessivamente tra i più inquinanti al mondo, ha stabilito che non è ancora arrivato il momento di dire basta al carbone, anzi, la recente nota esecutiva prevede un aumento delle centrali alimentate dal più sporco dei combustibili fossili.

Il premier Li Keqiang aveva dichiarato la scorsa settimana che il carbone è alla base della sicurezza energetica della Cina, un elemento cruciale  per poter affrontare l’emergenza provocata dal balzo dei prezzi dell’energia.

La banca centrale ha già approvato una linea di credito di 15 miliardi di dollari per finanziare l'estrazione del carbone e le centrali a carbone.

A marzo, il governo aveva ordinato ai minatori di estrarre 300 milioni di tonnellate di carbone in più quest'anno. L'anno scorso, i governi locali hanno avviato la costruzione di nuove centrali elettriche che aumenteranno la capacità di produzione di carbone in misura maggiore dal 2016, dopo che la crisi energetica ha paralizzato gran parte dell'economia.

Una decisione quella cinese che contrasta con le politiche "green" portate avanti, sebbene con molte difficoltà, dai Paesi occidentali. Il tema ESG resta strategico, sebbene la guerra in Ucraina lo abbia fatto passare in secondo piano, ed è impensabile non tenerne conto nei processi decisionali che riguardano le scelte di portafoglio di lungo periodo.

SPDR ha portato sulla Borsa Italiana quattro ETF della gamma Climate Paris Aligned che replicano gli omonimi indici MSCI (Global, Usa, Europe) concepiti per permettere agli investitori di investire in titoli di società quotate attivamente impegnate nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti con gli Accordi di Parigi del 2016 e più recentemente rafforzati con la conferenza COP26 di Glasgow.

Per raggiungere tali obiettivi gli indici contemplano una serie di esclusioni, tra cui società che operano nei settori delle armi controverse, del tabacco, aziende i cui ricavi derivano per almeno il 50% dalla generazione di energia prodotta con carbone, gas, petrolio; per il 10% da prodotti petrolchimici o l’1% dall’estrazione di carbone termico. 

In dettaglio:

SPDR® MSCI World Climate Paris Aligned
Isin: IE00BYTH5594
Quotato da marzo 2022
L’obiettivo d’investimento è quello di replicare la performance delle azioni appartenenti all'indice MSCI World Climate Paris Aligned. L'indice è concepito per dare maggiore peso alle società quotate sui mercati azionari sviluppati di tutto il mondo, che traggono vantaggio dalla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, allineandosi ai requisiti dell’Accordo di Parigi. Non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione USD. Commissioni totali annue 0,15%. Titolo più pesante Apple con il 5,40%. Leggi il documento KID. 

SPDR® MSCI ACWI Climate Paris Aligned
Isin: IE00BYTH5370
Quotato da aprile 2022
L’obiettivo d’investimento è quello di replicare la performance dell’indice MSCI ACWI Climate Paris Aligned. L'indice comprende titoli a media e grande capitalizzazione di 23 Paesi dei Mercati Sviluppati (MS) e 27 Paesi dei Mercati Emergenti (ME). L’indice è concepito per supportare gli investitori che desiderano ridurre la propria esposizione ai rischi climatici e legati alla transizione e che intendono cogliere le opportunità derivanti dalla transizione verso un’economia a basse emissioni di anidride carbonica, allineandosi ai requisiti dell’Accordo di Parigi. L’indice incorpora le raccomandazioni del TCFD ed è concepito per superare gli standard minimi del Benchmark UE allineato agli accordi di Parigi. Non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione USD. Commissioni totali annue 0,20%. Titolo più pesante Apple con il 4,70%. Leggi il documento KID. 

SPDR® MSCI USA Climate Paris Aligned
Isin: IE00BYTH5719
Quotato da marzo 2022
L’obiettivo d’investimento è quello di replicare la performance delle azioni a media e grande capitalizzazione negli Stati Uniti appartenenti all’indice MSCI USA Climate Paris Aligned. L’indice è concepito per supportare gli investitori che intendono cogliere le opportunità derivanti dalla transizione verso un’economia a basse emissioni di anidride carbonica, allineandosi ai requisiti dell’Accordo di Parigi. Non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione USD. Commissioni totali annue 0,12%. Titolo più pesante Apple con l'8%. Leggi il documento KID.

SPDR® MSCI EUROPE Climate Paris Aligned
Isin: IE00BYTH5487
Quotato da marzo 2022
L’obiettivo d’investimento è quello di replicare la performance dell’indice MSCI Europe Climate Paris Aligned. L'indice comprende titoli a media e grande capitalizzazione di 15 Paesi dei Mercati Sviluppati in Europa. L’indice è concepito per supportare gli investitori che desiderano ridurre la propria esposizione ai rischi climatici e legati alla transizione e che intendono cogliere le opportunità derivanti dalla transizione verso un’economia a basse emissioni di anidride carbonica, allineandosi ai requisiti dell’Accordo di Parigi. L’indice incorpora le raccomandazioni del TCFD ed è concepito per superare gli standard minimi del Benchmark UE allineato agli accordi di Parigi. Non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione EURO. Commissioni totali annue 0,15%. Titolo più pesante Nestlè con il 3,50%. Leggi il documento KID. 

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