NASDAQ 100 - Micron delude, i consumatori non si aggiornano all'AI

Fatto

L'indice NASDAQ 100 ha chiuso in ribasso del -3,60% a valle delle decisioni della FED, peggior seduta degli ultimi cinque mesi. 

Micron Tech , uno dei soggetti di riferimento per il mercato delle memorie DRAM utilizzate nei computer nei server, negli smartphone e nei dischi rigidi a stato solido, ha fornito indicazioni deludenti sull’andamento del business tradizionale: le nuove iniziative al servizio dell’intelligenza artificiale vanno bene, ma non abbastanza da mettere in secondo piano il rallentamento dei dispositivi per l’elettronica di consumo.

Il titolo perde il 15% nel preborsa di Wall Street.

Il primo trimestre dell’esercizio fiscale si è chiuso con un utile per azione rettificato di 1,79 dollari, rispetto alla stima di consenso di Wall Street di 1,76, secondo FactSet.

I ricavi sono stati pari a 8,7 miliardi, in linea con le aspettative degli analisti. Il trimestre attuale dovrebbe concludersi con vendite di circa 7,9 miliardi, il punto medio della banda indicata è un miliardo sotto la stima del consensus.

"Sebbene i mercati orientati al consumatore siano più deboli nel breve termine, ci aspettiamo un ritorno alla crescita nella seconda metà del nostro anno fiscale", ha dichiarato il CEO Sanjay Mehrotra .

"Continuiamo a guadagnare quote nei segmenti di mercato con il margine più alto e strategicamente importanti e siamo eccezionalmente ben posizionati per sfruttare la crescita guidata dall'IA per creare un valore sostanziale per tutti gli stakeholder.”

Micron sta diventando un fornitore chiave di memorie ad alta larghezza di banda (HBM), quelle inserite nei server che fanno camminare l’intelligenza artificiale.

Durante la call con gli gli investitori, Mehrotra ha dichiarato di aspettarsi che il mercato complessivo dell'HBM nel 2025 superi i 30 miliardi di dollari, rispetto alla previsione di oltre 25 miliardi fornita a settembre. Micron si aspetta anche di generare "più miliardi" di entrate HBM nell'anno fiscale 2025.

Nel frattempo però, l’azienda deve prendere atto del fatto anche di altro: "I consumatori non stanno aggiornando i loro personal computer con la rapidità prevista”, mentre,  "le vendite al mercato automobilistico hanno disatteso le aspettative a causa di una minore produzione e di uno spostamento verso modelli di fascia economica, che ha indotto le case automobilistiche a ridurre le scorte".

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