BORSA INDIA -4% L'opposizione contesta gli exit polls

Fatto

L’indice BSE Sensex di Mumbai cade in ribasso di oltre il -4%, dal +3,7% di ieri che aveva spinto l'indice su un livello mai visto nella storia.

Nel frattempo, la rupia indiana si indebolisce e sale, in controtendenza, il rendimento del bond governativo di Nuova Delhi al 7,00%. 

I partiti indiani dell’opposizione hanno duramente contestato i risultati degli exit polls diffusi nel fine settimana, al termine delle votazioni generali.

Le proiezioni statistiche commissionate da alcuni media locali avevano dato come molto probabile una vittoria schiacciante del Bharatya Janata Party e dei suoi alleati.

Roul Ghandi, il leader del Partito del Congresso, li ha definiti “una fantasia”. 

Altri esponenti delle forze politiche di minoranza al Parlamento uscente hanno detto che si aspettano di avvicinarsi a 300 seggi, su un totale di 543.

Gli exit polls del fine settimana davano invece i partiti del premier uscente Narendra Modi tra 350 e 400 seggi.

Una vittoria di misura per l’alleanza di Modi solleverebbe interrogativi sulla capacità di spinta del nuovo governo attraverso riforme politicamente difficili da attuare nelle leggi sulla terra e sul lavoro – considerato cruciale da alcuni investitori per sostenere la crescita dell’economia dell’India, già oggi la più rapida del mondo. 

Le imprese legate agli obiettivi di sviluppo del governo crollano, con Adani Ports Ltd. in picchiata.

“Il mercato scontava 400 posti per il partito guidato dal BJP e sembra che sicuramente non si arriverà a quel livello”, ha detto Amit Kumar Gupta, direttore degli investimenti di Fintrekk Capital. “Gli investitori sono un po’ nervosi e lo resteranno nelle prossime ore finché i conti non saranno stabiliti con chiarezza." 

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