WallStreet sale, l'economia americana crea meno posti di lavoro
In ottobre l'economia americana ha creato soltanto 12mila posti di lavoro nel settore non agricolo, un dato ampiamente sotto le attese di 100mila unità


Wall Street sale prima dell'apertura ufficiale degli scambi non perché l'economia "tira" più del previsto, bensì perché ha creato meno posti di lavoro del previsto. La logica che sta dietro questa reazione è semplice: se l'occupazione frena, la FED avrà più spazio per ridurre il costo del denaro.
Future: Nasdaq +0,4%, S&P500 +0,3%, Dow Jones +0,2%.
In Europa il FTSEMIB accelera al rialzo di oltre l'1%.
In ottobre l'economia americana ha creato soltanto 12mila posti di lavoro nel settore non agricolo, un dato ampiamente sotto le attese di 100mila unità e in forte contrazione rispetto ai 223mila (dato rivisto al ribasso) di settembre. E' il dato più basso dal dicembre 2020. Lo spaccato mostra che il dato è stato alterato dalle difficoltà legate agli uragani e agli scioperi nelle fabbriche aerospaziali.
Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 4,10%.
Il salario medio orario di ottobre è cresciuto del +4% anno su anno come da attese.
I dati aiutano ad orientare meglio le decisioni della Fed. Secondo il CME FedWatch Tool, i mercati si aspettano che la Fed tagli i tassi di 25 punti base nella riunione della prossima settimana e si aspettano un taglio della stessa misura a dicembre.
Alle 15 sarà pubblicato l'ISM manifatturiero di ottobre.
A valle dei dati, l'Euro dollaro è risalito a 1,09, livello più alto da due settimane. Il rendimento del Treasury Note è sceso a 4,22% da 4,31%.
Titoli sotto la lente
Amazon +6% dopo la pubblicazione dei dati. Il gigante dell'e-commerce ha chiuso il terzo trimestre con vendite nette pari a 158,8 miliardi, +11% su base annua, sopra le stime di 157,2 miliardi. Le vendite nei negozi online hanno raggiunto 61,41 miliardi, +7% circa su base annua, sopra le stime di 59,6 miliardi. L'utile per azione ha raggiunto 1,43 dollari, sopra le stime di 1,16 dollari. Il margine operativo si è attestato all'11%, era pari al 7,8% nello stesso periodo dello scorso anno, sopra le stime di 9,34%
Apple -2% La trimestrale si è conclusa con ricavi pari a 94,9 miliardi, +6% su base annua, in linea alle stime. Le vendite di IPhone si sono attestate a 46,2 miliardi, +5% su base annua, stime a 45 miliardi circa. L'utile per azione scende tuttavia a 0,97 dollari, rispetto ai 1,46 dollari dello scorso anno.
Boeing +2,3% Il sindacato che rappresenta i circa 33.000 lavoratori in sciopero ha approvato una nuova offerta retributiva del produttore di aeromobili che include un aumento salariale del 38% nei prossimi quattro anni.
Chevron +2% La compagnia petrolifera chiude il trimestre con ricavi pari a 50,67 miliardi, sopra le stime di 48,9 miliardi. L'utile per azione rettificato ammonta a 2,51 dollari, sopra le stime di 2,43 dollari.
Exxon +2% La società ha incrementato il dividendo del quarto trimestre. L'utile per azione rettificato del terzo trimestre ha raggiunto 1,92 dollari, sopra le stime di 1,88 dollari. I ricavi ammontano a 90 miliardi, sotto le attese di circa 94 miliardi.
Intel +6% I ricavi trimestrali sono stati pari a 13,28 miliardi, sopra le stime di 13,02 miliardi. L'utile per azione rettificato si attesta a 0,17 dollari, sopra le attese di -0,02 dollari. Anche la guidance sul quarto trimestre fiscale ha superato le stime. L'utile per azione rettificato è atteso a 0,12 dollari, sopra le previsioni di 0,06 dollari.