Wall Street in calo, Carvana e Walmart deludono, vola l'oro
I risultati societari contrastanti hanno aumentato le incertezze del mercato, già scosso dalle minacce del presidente statunitense, Donald Trump, di ampliare i dazi commerciali

Wall Street procede in rosso con tutti gli indici: S&P500, Dow Jones e Nasdaq in calo tra -0,2% e -0,3%.
I risultati societari contrastanti, tra cui una deludente Walmart, hanno aumentato le incertezze del mercato, già scosso dalle minacce del presidente statunitense, Donald Trump, di ampliare i dazi commerciali e dalla sua posizione incerta sul sostegno all'Ucraina e ai suoi alleati europei.
Gli investitori nutrono anche preoccupazioni riguardo all’agenda interna dell’amministrazione Trump, che, come sottolineato da Bloomberg, potrebbe ampliare il deficit con i suoi piani di spesa e creare carenze di manodopera con le deportazioni di massa, alimentando nuovamente l’inflazione.
"Il nostro team obbligazionario ritiene che le politiche statunitensi possano rappresentare uno shock dell'offerta, rallentando il ritmo della crescita e della disinflazione negli Stati Uniti", ha affermato Andrew Craig del BNP Paribas Asset Management’s Investment Insights Centre. "Riteniamo meno probabile che la Federal Reserve riduca i tassi di interesse in uno scenario di stagflazione".
Dati macro
In ambito macro, negli Usa i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione hanno mostrato che le domande sono state in lievissimo rialzo la scorsa settimana, segnalando una solida domanda di lavoratori. Le richieste iniziali sono aumentate di 5.000 unità, raggiungendo quota 219.000 nella settimana terminata il 15 febbraio, secondo i dati del Dipartimento del Lavoro pubblicati giovedì. La mediana delle previsioni in un sondaggio Bloomberg tra gli economisti indicava 215.000 richieste.
A gennaio, l'indice Filadelfia Fed sulla fiducia commerciale è sceso a 18,1, dai 44,3 del periodo precedente. Le stime erano di 14,3.
Macrovariabili
I Treasury hanno guadagnato terreno dopo che il Segretario del Tesoro Scott Bessent ha dichiarato che un eventuale aumento della quota di Treasury a lungo termine nell’indebitamento del governo è ancora lontano, mentre la Federal Reserve continua a ridurre le proprie partecipazioni obbligazionarie attraverso il quantitative tightening. Il rendimento del titolo decennale di riferimento è sceso di due punti base al 4,51%, con un appiattimento della curva dei rendimenti.
Dollaro in calo, cambio con euro a 1,044, +0,2%.
Petrolio WTI a 72,61 dollari barile, +0,5%. Alle 17.00 saranno pubblicati i dati EIA sulle scorte di petrolio greggio.
Oro sui massimi a 2.937 dollari l'oncia, +0,1%, in lieve arretramento dal picco record di stamattina a 2.954 dollari. Goldman Sachs ha aggiornato la sua precedente stima e ora vede l’oro a 3.100 dollari l’oncia entro la fine del 2025. Le tensioni geopolitiche continuano a spingere il valore del metallo prezioso sempre più in alto.
Bitcoin a 97.303 dollari, +1,2%.
Titoli sotto la lente a Wall Street
Alibaba +11%. Le vendite dell'e-commerce cinese hanno superato le attese. Il terzo trimestre si è concluso con ricavi pari a 280 miliardi di yuan, +8% su base annua, sopra le stime di 277 miliardi.
Carvana -7%. L'utile lordo per veicolo del rivenditore online di auto usate è stato pari a 6.600 dollari, sotto le attese di 6.851 dollari. I ricavi hanno invece superato le stime.
Coinbase +1%, in scia al rialzo del bitcoin.
Hasbro +6%. Il primo trimestre del produttore di giocattoli si è concluso con un utile per azione rettificato pari a 0,46 dollari, sopra le stime di 0,34 dollari.
Newmont poco mosso. I dati usciranno oggi.
Nikola -4%. Ieri ha perso il -40% dopo la comunicazione della richiesta di fallimento.
Nvidia poco mossa. Il 26 febbraio, a mercato chiuso, pubblicherà la trimestrale.
Palantir -6%. Secondo il Washington Post, Trump vorrebbe ridurre le spese per il Pentagono. La società è colpita da questa notizia in quanto la società fornisce tecnologia all'esercito.
Vimeo -17% I risultati hanno fortemente deluso le attese.
Walmart -5%. La guidance della catena di negozi al dettaglio è risultata sotto le attese. Per 2026, la società si aspetta un utile per azione rettificato pari a 2,50-2,60 dollari, sotto la media delle stime di 2,77 dollari. Il quarto trimestre si è chiuso con un Eps rettificato pari a 0,66 dollari, poco sopra le stime di 0,65 dollari. I conti di Walmart sono considerati un indicatore dello stato di benessere del consumatore medio americano. Questi risultati stanno influenzando anche gli altri titoli del settore. Costco, Dollar General e Target perdono tutti fra il 2 ed il 3%.