Settimana positiva per le borse europee, Wall Street si avvicina ai massimi

Il Nasdaq (+0,2%) si avvicina ai massimi storici del 29 ottobre (24.019). Stellantis +14% nella settimana, miglior blue chip. Bitcoin in caduta, di nuovo sotto i 90mila dollari

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Le borse europee chiudono la settimana con un tono positivo. Indice EuroStoxx 50 +0,3%, quarta seduta consecutiva di rialzo, il guadagno della settimana è +1,25%. 

Indice EuroStoxx 600 +0,14%, quarta seduta di rialzo, la settimana si chiude con un incremento del +0,6%.

Il comparto Auto si mostra il più virtuoso di oggi, con un rialzo del +1,7%, seguito dai Media +1,2%. Il settore più debole è l'Energy, -0,7%. 

Fra i titoli migliori, Infineon Technologies +2,9%, Hermes +2,2%, Siemes, Sap e Adidas sono in rialzo fra l'1% e il 2%. 

Borsa di Milano

Il FtseMib sale del +0,2%, è +0,5% il bilancio della settimana.

Diasorin spicca con un rialzo del +3,8%, seguita da Amplifon +3%. Stellantis +3%, continua la buona performance dei due giorni precedenti, +14% il bilancio della settimana, miglior blue chip del FtseMib. Bene anche Stm e Brunello Cucinelli +2%. 

Vendite su Mediobanca -1,7%, Banca Mediolanum e Eni -1,5%. 

Macrovariabili 

Petrolio WTI +0,8%, +2% la settimana. 

Euro dollaro invariato a 1,164. Gli Stati Uniti hanno esercitato pressioni su diversi paesi dell'Unione Europea nel tentativo di bloccare i piani di utilizzare gli asset russi congelati per sostenere un massiccio prestito all'Ucraina. Lo scrive Bloomberg secondo cui funzionari statunitensi hanno sostenuto davanti agli Stati membri che tali beni sono necessari per garantire un accordo di pace tra Kiev e Mosca e non dovrebbero essere utilizzati per prolungare la guerra.

Oro +0,2% a 4.215 dollari l'oncia, -0,5% il bilancio della settimana. Argento in solido rialzo del +2% a 58,23 dollari, +3% la settimana, 

Rendimento Treasury decennale al 4,13%, +4 punti base. BTP a 3,49%, spread a 69 punti base. 

Bitcoin -3,7%, di nuovo sotto la soglia dei 90mila dollari.

Wall Street 

Nasdaq +0,2% a 23.505 punti, si avvicina ai massimi del 29 ottobre 2025 (24.019).

S&P500 +0,2% a 6.871 punti, vicino ai massimi del 29 ottobre (6.920). 

Lo scenario di riferimento che i membri del board della Federal Reserve si porteranno nella riunione di due giorni della settimana prossima non cambia per effetto di quanto è stato comunicato oggi dal Bureau of Economics Analysis. L'inflazione misurata da Price Consumer Expenditure registra una variazione positiva del 2,8% anno su anno, come da attese, dal +2,7% di agosto. Il linea con le aspettative il dato core, +2,8%.

Nello stesso mese, la spesa personale rallenta, +0,3%, da +0,5% del mese precedente, come da previsioni. 

Dall'indice di fiducia dell'Università del Michigan arrivano invece indicazioni opposte, di vivacità: la lettura preliminare dà il sentiment a 53 in dicembre, da 51 di novembre, l'incremento è superiore alle aspettative.    

Titoli sotto la lente a Wall Street 

Docusign +5%. La società di firma digitale ha alzato le previsioni di vendita per l’intero anno dopo aver riportato i risultati del terzo trimestre. Docusign ha registrato un utile rettificato di 1,01 dollari per azione, mentre i ricavi sono saliti a 818,4 milioni. Gli analisti si aspettavano un utile di 0,92 dollari e ricavi pari a 806,2 milioni. 

Hewlett Packard Enterprise -10%. Ha previsto ricavi inferiori alle attese nel primo trimestre, per via di un calo delle entrate dai server AI.

Oklo - 6% ha annunciato un piano di vendita di azioni da 1,5 miliardi di dollari.

Nvidia -1%. La settimana termina con un +3%.

Ulta Beauty  +6%. Il rivenditore di prodotti per la cura personale ha alzato le previsioni di vendita per l’intero anno. Ulta prevede vendite nette pari a 12,3 miliardi di dollari, sopra la precedente stima di 12–12,1 miliardi. Si prevedono inoltre utili per azione tra 25,20 e 25,50 dollari, in aumento rispetto al precedente intervallo di 23,85–24,30. 

Victoria’s Secret +11%. La società di lingerie e abbigliamento ha riportato una perdita trimestrale inferiore alle attese e un aumento del 9% delle vendite nette. L’azienda ha anche alzato le previsioni per l’intero anno.

Warner Bros +4% è stata comprata da Netflix per 72 miliardi di dollari, il pagamento sarà in contante e carta. Il titolo della società acquirente perde il 4%. L'operazione deve ottenere l'approvazione di vari enti, alcuni parlamentari si sono già schierati contro. Paramount, in precedenza in lizza per Warner Bros è in calo del 3%.


Rosa Aimoni

Redattrice Finanziaria