Bessent delude e i future USA scendono, corsa verso i beni rifugio

L’oro si mantiene vicino ai massimi storici di 3.000 dollari l’oncia. Sale il petrolio: la nuova fonte di tensione è rappresentata dagli attacchi militari statunitensi contro gli Houthi in Yemen

La bandiera che svetta su un grattacielo di New York, rappresentando il cuore pulsante della nazione.

Wall Street dovrebbe aprire debole dopo la delusione delle dichiarazioni del Tesoro statunitense. Future in calo tra lo 0,1-0,2% su Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq.

Il Segretario al Tesoro americano, Scott Bessent, ha minimizzato i recenti ribassi dei mercati definendoli "sani", rafforzando così l’idea che l’amministrazione Trump difficilmente interverrà per sostenere i mercati finanziari. Dopo che circa 5.000 miliardi di dollari sono stati spazzati via dal valore dell’S&P500 e l’indice è entrato ufficialmente in una correzione, le sue parole rappresentano una delusione per chi sperava in un'azione dell’esecutivo per limitare gli effetti di mercato delle politiche, soprattutto commerciali, di Trump.

Secondo Benjamin Picton, stratega di Rabobank, la dichiarazione ha suscitato preoccupazione tra gli operatori di Wall Street, che contavano su Bessent come una “voce della ragione” nell’economia della squadra di governo. Picton ha aggiunto che, con queste parole, è ormai chiaro che i policy maker non intendono fornire liquidità ai mercati ogni volta che mostrano segni di instabilità.

Macro. I dati sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti, in uscita oggi, potrebbero confermare il rallentamento dell’economia, dopo i dati sull’inflazione più deboli del previsto della scorsa settimana. Atteso anche l'indice Empire Manufacturing.

Banche centrali

Questa settimana, si terranno riunioni di tre delle principali banche centrali: Federal Reserve (Fed), Bank of England (BoE) e Bank of Japan (BoJ). I mercati prevedono con alta probabilità tre tagli dei tassi della Fed entro la fine dell’anno, ma il presidente Jerome Powell avrà un compito arduo: rassicurare gli investitori sulla solidità dell’economia, lasciando però aperta la porta a eventuali interventi di politica monetaria, soprattutto se l'inflazione dovesse tornare a correre a causa dei dazi di Trump.

Macrovariabili

L’oro si mantiene vicino ai massimi storici di 3.000 dollari l’oncia. Le crescenti preoccupazioni per una guerra commerciale globale prolungata stanno spingendo gli investitori verso beni rifugio.

Brent sopra i 71 dollari al barile. La nuova fonte di tensione è rappresentata dagli attacchi militari statunitensi contro i ribelli Houthi in Yemen, i quali hanno dichiarato che sono pronti a rispondere colpendo le navi statunitensi nel Mar Rosso.

I rendimenti dei Treasury statunitensi a 10 anni sono in  calo al 4,29%.

Titoli sotto la lente a Wall Street

Magnificent Seven in calo: Tesla guida le perdite (-1,6%) mentre Nvidia è l’unico titolo del gruppo in rialzo (+0,8%) in vista della sua attesa conferenza sull’intelligenza artificiale. 

American Tower +1% dopo un upgrade a overweight da parte di Wells Fargo.

Crown Castle +1% dopo un upgrade a equal-weight da parte di Wells Fargo.

Sprouts Farmers Market +0,9% dopo che Deutsche Bank ha alzato il rating del titolo da hold a buy, in seguito al recente calo delle azioni.

Norwegian Cruise Line +4,2% dopo un upgrade a overweight da parte di JPMorgan, che ha evidenziato un'assenza di cali nella domanda, nonostante un ribasso del 25% delle azioni da inizio anno.


 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim