Record a WallStreet e ribassi a Piazza Affari
FtseMib di Milano -1,7% nel finale di seduta, da +0,7% di metà mattina. Seduta di ribassi per le banche, penalizzate dall'ipotesi che la BCE allenti ancora di più la politica monetaria


La borsa degli Stati Uniti festeggia con un nuovo record l'esito del voto di ieri: Wall Street si aspetta provvedimenti pro mercato dalla seconda volta di Trump alla Casa Bianca.
Nasdaq +2%, S&P500 +2%, Dow Jones +3%.
In Europa sono in arrivo dazi e protezionismo, per cui le borse scendono a fine seduta, dopo un avvio in rialzo.
Indice EuroStoxx 50 -1,5%, da +1% di stamattina.
FtseMib di Milano -1,7%, da +0,7% di metà mattina.
L'indice PMI dei servizi nella Zona Euro a ottobre è cresciuto a 51,6 punti dai 51,2 della stima preliminare, battendo anche i 51,4 del mese precedente. E' aumentato anche l'indice PMI composito: 50 punti dai 49,7 della stima preliminare e dai 49,6 del mese precedente. Un ritorno alla crescita, dal momento che l'indice si è portato sopra la soglia critica dei 50 punti che separa la fase di contrazione dall'espansione.
I principali movimenti delle variabili macroeconomiche sono collegati alla politica. Per i mercati, Trump porterà più inflazione e metterà ancora di più sotto stress i conti pubblici, abbassando le tasse e aumentando la spesa.
Per il dollaro, sta per arrivare la variazione giornaliera più ampia dallo scoppio della pandemia. Euro a 1,073, in calo dell'1,7%.
Treasury Note a dieci anni al 4,45%, +18 punti base. Per il future è il calo giornaliero più forte da giugno.
In Europa, torna a soffrire la periferia. BTP al 3,71%, +5 base. Si allarga lo spread, a 132 punti base, massimo delle ultime quattro settimane, da 125 di ieri.
Il movimento dei tassi fa schiantare l'oro -3% a 2.665 dollari, peggior seduta da giugno. Sale su livelli record il bitcoin, che per Trump potrebbe anche essere utilizzato parzialmente come valuta di riserva dalla Federal Reserve, al posto dell'oro.
Titoli sotto la lente a Piazza Affari
Seduta di ribassi per le banche, penalizzate, anche in Europa, dall'ipotesi che la BCE, in risposta al protezionismo degli Stati Uniti allenti ancora di più la politica monetaria: i tassi troppo bassi deprimono il core business delle società finanziarie.
Banco BPM -3%, ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile netto di 1.696 milioni di euro, in crescita del 79,8% sullo stesso periodo del 2023, e un utile adjusted (rettificato) salito del 25,1% a 1.245 milioni. Banco Bpm, si legge in una nota, si è detto "fiducioso di superare la precedente guidance di 0,95 utile per azione per il 2024 nonostante il trend in discesa dei tassi di interesse".
Diasorin +6%, su aspettative di un contesto di mercato più favorevole negli Stati Uniti.
Ferrari +0,5%. Bernstein taglia il target price.
Erg -4%, nuovo minimo degli ultimi tre anni.
Intesa Sanpaolo -3%.
Leonardo +3%. La vittoria di Donald Trump dovrebbe portare a un aumento della spesa per la difesa in Europa.
Stellantis +1,5%.
STM +1%. Bernstein taglia il target price.
TIM -1,7%.
Tenaris +6,7%. La presidenza Trump potrebbe limitare o circoscrivere le importazioni di tubi coreani e di altri paesi asiatici.
Unicredit -5,5%. Ha migliorato la guidance sull'utile netto per il 2024 a oltre 9 miliardi di euro, o a circa 10 miliardi su base adjusted, dopo aver segnato nel terzo trimestre una crescita dell'8% a 2,5 miliardi.