Titoli sotto la lente a Piazza Affari, Saipem e Tinexta
Tinexta. Il Corriere della Sera scrive che le Camere di Commercio e Unioncamere, a cui fa capo il 71,5% della società, sta trattando in esclusiva la cessione della quota di controllo.

Le borse europee dovrebbero aprire in rialzo, nella scia del record del Nasdaq e dell'S&P500: future Eurostoxx 50 +0,4%.
FED
Il dollaro si indebolisce dopo che il governatore della Federal Reserve, Christopher Waller, ha ripetuto di ritenere opportuno un taglio dei tassi di interesse questo mese: a suo avviso, il mercato del lavoro che sta mostrando segni di debolezza.
"Con l'inflazione vicina all'obiettivo e i rischi al rialzo per l’inflazione limitati, non dovremmo aspettare che il mercato del lavoro si deteriori prima di tagliare il tasso di policy", ha dichiarato ieri sera a un evento ospitato dal Money Marketeers di New York. "Credo che sia ragionevole tagliare il tasso di riferimento del FOMC di 25 punti base tra due settimane”.
Titoli sotto la lente
ENI. Il deal per la cessione di una quota del 49,99% di Eni Ccus Holding a Gip valuta la società attiva nel settore della Carbon Capture, Utilization and Storage circa un miliardo di euro, ha scritto Bloomberg.
Lusso. Kering e il fondo del Qatar Mayhoola hanno avviato una riflessione sul futuro di Valentino, al termine della quale la società potrebbe tornare sul mercato, scrive il Corriere della Sera. La decisione rientra in una più ampia revisione del portafoglio da parte di Kering, che ha portato alla cessione degli outlet in Italia e alla ricerca di investitori per i palazzi di Parigi, Milano e New York, aggiunge il quotidiano. Il colosso francese ha acquistato il 30% di Valentino nel 2023 per 1,7 miliardi di dollari. L’accordo prevede che Kering possa esercitare fra maggio del 2026 e la fine del 2028 un’opzione per salire fino al 100% della casa di moda.
Saipem. Rothschild alza il target price da 2,9 a 3,4 euro.
Unicredit. Una delegazione di rappresentanti dei dipendenti di Commerzbank si è incontrata con membri del Parlamento europeo per esprimere preoccupazione in merito a una possibile acquisizione da parte della banca italiana, secondo un post sui social media e due fonti vicine alla situazione.
Fuori dal paniere principale
DoValue ha sottoscritto un accordo vincolante per l'acquisizione del 100% del capitale di coeo da una società affiliata a Waterland Private Equity. Il corrispettivo base per cassa è pari a 350 milioni di euro(inclusivi del debito netto a livello target), oltre a una componente di earn-out di 40 milioni da corrispondersi nel 2028, subordinatamente al raggiungimento di determinati obiettivi finanziari, si legge in una nota. L'operazione sarà finanziata tramite una linea bridge-to-bond messa a disposizione da un pool di banche internazionali per un ammontare pari a 325 milioni.
Con sede in Germania, coeo è il più grande operatore mondiale nel segmento delle società di nuova generazione dedicate alla gestione di crediti basate su intelligenza artificiale, sottolinea il comunicato. A seguito dell'operazione, doValue prevede di generare nel 2026 ricavi consolidati di circa 800 milioni e un Ebitda (esclusi elementi non ricorrenti) stimato a circa 300 milioni.
Entro il 2026, si prevede che i ricavi complessivi non-Npl rappresenteranno circa il 55% dei ricavi aggregati del gruppo. Si stima che l'operazione avrà un effetto accrescitivo sull’Eps si oltre il 15% nel 2026 e oltre il 30% nel 2027, senza includere eventuali sinergie.
Tinexta. Il Corriere della Sera scrive che le Camere di Commercio e Unioncamere, a cui fa capo il 71,5% della società, sta trattando in esclusiva la cessione del controllo del gruppo specializzato in soluzioni per la digital transformation. In corsa ci sarebbero Nextalia in cordata con Advent. I due fondi hanno ottenuto l'esclusiva dopo l'esame delle offerte non vincolanti, battendo altri concorrenti che si erano fatti avanti, tra cui i fondi Apax, Cvc ed Eqt. L'esclusiva dura 30 giorni al termine dei quali Nextalia e Advent devono presentare l'offerta vincolante a cui, se venisse accettata, seguirà probabilmente l'opa per ritirare Tinexta da Piazza Affari. In fase preliminare la società sarebbe stata valutata circa 700 milioni. Il controllo di Tinexta fa capo per il 71% a Techno Holding, la società partecipata dalle Camere di Commercio e da Unioncamere. Gli attuali azionisti potrebbero anche restare, mantenendo una quota o reinvestendo parte di quello che ricaverebbero dalla vendita. È uno dei temi sul tavolo della trattativa.