Borsa di Milano piatta, salgono Saipem e Tim risparmio

Tim risparmio +5% a 0,61 euro: il Cda propone la conversione delle risparmio in ordinarie. Rapporto di conversione pari a 1 azione ord. per ciascuna azione di risp., più conguaglio cash di 0,12 euro 

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Le Borse europee iniziano la settimana svogliate, in contrasto con l'euforia vista stanotte in alcune aree geografiche dell'Asia Pacifico: Nikkei di Tokyo +1,8% e Kospi di Seul +2%.

L'azionario di Milano è piatto. Intorno alla parità la borsa di Francoforte, in lieve calo il CAC40 di Parigi. 

In Italia, oggi la manovra di bilancio approda in Aula al Senato. A livello macro, in giornata sono attesi prezzi alla produzione di novembre.

In uscita anche il Pil della Gran Bretagna.

Toccano nuovi record i due metalli preziosi di riferimento, oro +1,7% a 4.4412 dollari, argento +2,5%. In rialzo anche rame, platino, palladio e petrolio.

Titoli sotto la lente

Enel -0,7%. A conclusione del piano di riacquisto di azioni proprie, avviato il primo di agosto, la società detiene complessivamente al 16 dicembre 133.554.875 azioni proprie, pari all’1,3137% circa del capitale sociale.

Poste +0,4%. Poste Italiane e l'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato hanno esercitato i diritti di opzione per l'acquisto dal ministero dell'Economia e delle Finanze dell'intero capitale di PagoPA per 500 milioni di euro.

Saipem. +4%. Si è aggiudicata, in partnership con Offshore Oil Engineering, un contratto EPCI da QatarEnergy del valore di circa 3,1 miliardi di dollari per la sola Saipem e di circa 4 miliardi di dollari in totale. Jefferies conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 3,3 euro.

Stellantis. L'AD Antonio Filosa ha detto sabato, in un'intervista al Financial Times, che il nuovo pacchetto di misure per l'industria automobilistica proposto nei giorni scorsi dall'Ue mette a rischio gli investimenti dei produttori nell'area.

Terna -0,8%.

Tim +0,5%, Tim risparmio +5%. La società ha comunicato che la Corte di Cassazione ha emesso una sentenza a suo favore in una lunga controversia sulle concessioni, confermando che il gruppo ha diritto a poco più di 1 miliardo di euro per chiudere una disputa che si trascina da oltre vent'anni.  Il Cda riunito nella giornata di domenica 21 dicembre ha deciso di procedere con un’operazione ventilata più volte negli anni, ma sempre frenata: semplificare la struttura del capitale e a lasciare in Borsa una sola categoria di titoli. In particolare, è stata proposta la conversione delle risparmio in ordinarie con conguaglio e una riduzione di capitale per ricostruire le riserve. 
L'operazione prevede l'attribuzione ai possessori di azioni di risparmio della facoltà di convertirle in azioni ordinarie Tim sulla base di un rapporto di conversione pari a 1 azione ordinaria per ciascuna azione di risparmio detenuta, più un conguaglio in denaro pari a 0,12 per azione di risparmio.
La società ha così spiegato la ratio: "Razionalizzare la struttura del capitale della società e realizzare esigenze di semplificazione dell’assetto proprietario e, più in generale, della governance della società, nonché di riduzione dei costi di gestione connessi all’articolazione del capitale sociale in più categorie di azioni ammesse a quotazione; creare le condizioni per incrementare la liquidità e ampliare il flottante delle azioni ordinarie".

 


Marino Masotti

Caporedattore