Passi avanti nella guerra commerciale, nuovo record a Francoforte, Milano sui top dal 2007
Salgono quasi tutti i settori: Materie di Base +5%, Lusso +3%, Tecnologici +2,5%. Fanno eccetto le Utility -1,5% e i Farmaceutici -2,4%

Le Borse europee proseguono in robusto rialzo dopo l'accordo fra Usa e Cina per abbassare per 90 giorni i dazi reciproci. Washington dal 145 al 30% e Pechino dal 125% al 10%. Si guarda inoltre alle possibilità di una tregua tra Russia e Ucraina.
FtseMib di Milano +1,5%, sui massimi dal dicembre 2007. Dax di Francoforte +1,6%, sul nuovo record storico. Cac 40 di Parigi +1,3%.
Salgono quasi tutti i settori: Materie di Base +5%, Lusso +3%, Tecnologici +2,5%.
Fanno eccetto le Utility -1,5% e i Farmaceutici -2,4%.
Tra le blue chip del Vecchio Continente brillano Infineon +6%, Lvmh +5%, Dhl +5%.
Vendite su Sanofi -5%, Danone -1,5%, Iberdrola -1,4%.
Gli Stati Uniti e la Cina sospenderanno per 90 giorni una parte dei loro dazi doganali punitivi. E' quanto si legge in un comunicato congiunto Usa-Cina da Ginevra. Secondo la dichiarazione, la sospensione entrerà in vigore "entro il 14 maggio". La Cina revisionerà "i dazi addizionali" sulle importazioni di beni Usa, ha riferito il ministero del Commercio, in merito alla nota congiunta dopo i negoziati di Ginevra.
Macrovariabili
Il petrolio accelera, Brent e WTI +2,5%, nell'aspettativa di una ripresa della domanda globale.
Euro dollaro in discesa, -1% a 1,115.
Oro in calo del 2,8% a 3.232 dollari, diminuisce l'appetito per i beni rifugio.
Bond governativi poco mossi, Btp decennale a 3,65%, spread 103.
Bitcoin 104mila dollari, a ridosso dei massimi storici.
Titoli sotto la lente a Milano
Banca Mediolanum. +1%. HSBC alza il target price.
Banco BPM +3%.
Brunello Cucinelli +4%
Eni +2%.
Leonardo. -4%. Iveco +5%. Vendite sui titoli della Difesa nell'aspettativa di una tregua del conflitto in Ucraina. L'offerta non vincolante che Leonardo ha presentato insieme alla tedesca Rheinmetall per la divisione militare di Iveco vale poco meno di 1,5 miliardi di euro. Lo ha riferito Il Fatto Quotidiano di domenica, citando fonti autorevoli vicino al dossier. Secondo il quotidiano, anche il gruppo franco-tedesco KNDS avrebbe presentato un'offerta, superiore a 1,5 miliardi di euro, a ci sarebbe interesse anche da parte di alcuni fondi.
Prysmian +4%.
Recordati. -1%. Donald Trump firmerà un ordine esecutivo che porterà a una riduzione dei prezzi dei farmaci da prescrizione e dei prodotti farmaceutici negli Stati Uniti del 30-80%.
Stellantis +5%, sta per concludere la ricerca del nuovo AD e l'italiano Antonio Filosa è il principale candidato, scrive Bloomberg news
Stm +5,5% Miglior blue chip a Milano.
Unicredit +3%, chiude il trimestre con risultati superiori alle attese grazie all'aumento delle commissioni, ai solidi risultati dell'attività di trading ed al Costo del Rischio ancora molto basso. A livello patrimoniale, l'indicatore CET1 ratio è sopra la aspettative.
"Siamo posizionati per una serie di possibilità inorganiche nei nostri mercati ma perseguiremo soltanto quelle in grado di migliorare il nostro forte e resiliente caso d'investimento standalone". Lo ha dichiarato l'ad di Unicredit, Andrea Orcel, commentando i risultati.
Unicredit alza la guidance per il 2025 (con possibile upside): l'utile netto è stimato superiore a 9,3 miliardi con un RoTE maggiore del 17%. E' inoltre prevista una distribuzione di dividendi superiore a quelle a valere sul 2024 grazie alla più elevata crescita dell'utile netto, spiega una nota. I ricavi netti per il 2025 sono attesi a circa 23,5 miliardi, migliori rispetto a quanto anticipato inizialmente grazie a un primo trimestre più solido e a un costo del rischio più contenuto. Unicredit conferma le ambizioni per un utile netto pari a circa 10 miliardi nel 2027.