Le Borse europee galleggiano solo grazie a SAP
Il colosso tedesco dell’informatica ha comunicato un aumento dei ricavi e degli utili nel terzo trimestre, grazie alla domanda di intelligenza artificiale, e ha anche alzato le pressioni sull’anno


Le borse europee proseguono deboli, FtseMib -0,5%. Indice EuroStoxx50 piatto. Dax +0,2%, sorretto dal balzo di SAP.
Tra i settori, salgono i Tech (+1,7%), mentre sono deboli le Utility (-1,8%) a valle del rialzo dei rendimenti dei bond.
SAP +4% a Francoforte. Il colosso tedesco dell’informatica ha comunicato di aver registrato un aumento dei ricavi e degli utili nel terzo trimestre, grazie alla domanda di intelligenza artificiale. La società ha anche alzato le previsioni sull’anno. I ricavi totali sono aumentati del 9%, raggiungendo gli 8,47 miliardi di euro. Le vendite da cloud e software sono salite a 7,43 miliardi di euro dai 6,68 miliardi di euro dell'anno precedente. L'amministratore delegato Christian Klein ha dichiarato che un numero significativo di contratti cloud dell'azienda nel trimestre comprendeva casi di utilizzo dell'intelligenza artificiale.
Gli investitori si concentrano sulla stagione delle trimestrali, pronta a entrare nel vivo in Europa e ormai ben avviata negli Stati Uniti. In settimana circa una società su cinque dell'S&P500 pubblicherà i conti. Oggi si attendono i risultati di General Motors, Lockheed Martin e Verizon.
Eurozona. Eurostat stima il debito pubblico rispetto al Pil nell'Eurozona all'88,1% nel secondo trimestre del 2024, in aumento dall'87,8% del primo trimestre.
I rapporti più elevati tra debito pubblico e Pil a fine trimestre sono stati registrati in Grecia (163,6%), Italia (137,0%), Francia (112,2%), Belgio (108,0%), Spagna (105,3%) e Portogallo (100,6%), mentre i più bassi sono stati registrati in Bulgaria (22,1%), Estonia (23,8%) e Lussemburgo (26,8%).
Macrovariabili
L’euro si è indebolito sul dollaro e ha toccato i minimi da inizio agosto, per poi riprendersi leggermente (+0,1%). Secondo ING, i fattori chiave della recente debolezza riguardano principalmente le elezioni USA e la BCE. In particolare, impatta la rivalutazione da parte del mercato di una possibile vittoria di Donald Trump alle presidenziali degli Stati Uniti, che potrebbe portare a un periodo di dazi potenzialmente dannosi per il commercio mondiale. Inoltre, la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, ha gettato ulteriore benzina sul fuoco della dovish con la sua conferenza stampa di giovedì scorso. Adesso l'attenzione è rivolta ai prossimi interventi della BCE: gli osservatori stimano un nuovo taglio dei tassi di interesse, con una decisione prevista per dicembre. Anche la pubblicazione di giovedì dei PMI nell'area dell'euro sarà cruciale. Secondo ING, il cambio dovrebbe muoversi nel range di 1,08-1,09.
Petrolio Brent e Wti poco mosso.
Bond ancora nel mirino dei venditori. Il rendimento del Treasury decennale è salito a 4,21%. BTP decennale a 3,55% con lo spread invariato a 122 punti base.
L'oro resta in prossimità del record storico.
Titoli a Piazza Affari
A2A -2,7%.
Enel -2,5%.
Intesa Sanpaolo -0,7%. La banca ha concluso venerdì scorso il piano di buyback da 1,7 miliardi di euro avviato lo scorso 3 giugno acquistando azioni pari al 2,62% del capitale sociale ad un prezzo medio per azione pari a 3,5481 euro
Iveco +1,5%.
Leonardo +1,1%.
Pirelli +0,3%. “In un mercato difficile continua ad andare bene”, ha detto ieri pomeriggio il vice presidente esecutivo Marco Tronchetti Provera a margine dell’assemblea di Assolombarda. Sottolineando che "le nostre tecnologie si stanno affermando in tutto il mondo. Abbiamo una buona squadra, dei buoni prodotti e pensiamo di riuscire a mantenere i nostri obiettivi".
Recordati +0,2%. Barclays alza il target price a 48 euro.
Saipem +0,7%.
StM +1,4%. I tech europei potrebbero beneficiare di quanto ha detto ieri sera da SAP.
Stellantis +0,6%. L'agenzia di rating Fitch ha rivisto l'outlook a negativo da positivo, confermando il rating a lungo termine ‘BBB+’.
In Europa le sue registrazioni di autoveicoli sono scese del 26% in settembre, il terzo trimestre si chiude con un calo del 20%. In questi due periodi, il mercato dell’auto è sceso del 4% e del 6%.
TIM +0,1%. Il governo italiano condivide il fatto che i big tech americani paghino di più per l’utilizzo dell’infrastruttura telefonica, lo scrive stamattina la Repubblica.

