Borse europee in lieve rialzo, focus sui dazi
Tesla perde oltre il -6% nel preborsa di Wall Street, dopo la discesa in campo di Elon Musk nell'agone politico

Le borse europee proseguono in timido rialzo: Eurostoxx e Ftse Mib +0,3%.
Clima d'attesa anche in Europa dopo le aperture della Casa Bianca a un possibile ulteriore slittamento dell'entrata in vigore dei dazi: la nuova deadline dovrebbe essere il primo agosto.
Tra i settori, agli estremi si trovano assicurativi +1% e Energetici -1,4%.
Capgemini -3% La società francese di servizi IT ha accettato di acquistare la società di outsourcing tecnologico WNS per un pagamento in contanti di 3,3 miliardi di dollari.
Eurozona
Il morale degli investitori nella zona euro è migliorato più del previsto nel mese di luglio, raggiungendo il livello più alto in più di tre anni, grazie all'ampliamento della ripresa economica del blocco. L'indice Sentix per la zona euro è salito a 4,5 dallo 0,2 visto a giugno, oltre le stime di 1,1 degli analisti consultati da Reuters, segnando il terzo aumento mensile consecutivo.
Vendite al dettaglio di maggio -0,7% su mese, +1,8% su anno.
Tesla crolla in ribasso nel preborsa di Wall Street
Oltreoceano, i future di Wall Street anticipano un calo dello 0,6%.
Tesla perde oltre il -6% nel preborsa, dopo la discesa in campo di Elon Musk nell'agone politico. Il suo America Party punta ad ottenere qualche seggio per essere l'ago della bilancia. Secondo gli osservatori, il partito del miliardario può aspirare fino all'8% dei voti anche solo appoggiando i candidati repubblicani che si oppongono al presidente, quali il deputato del Kentucky Thomas Massie che ha votato contro il 'big beautiful bill' e ha definito "incostituzionali" gli attacchi all'Iran, attirandosi l'ira di Trump.
Dazi
Il presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il presidente Usa Donald Trump hanno avuto un "buono scambio" di opinioni ieri, ha detto un portavoce della Commissione, aggiungendo che l'obiettivo dell'Ue rimane quello di raggiungere un accordo commerciale con Washington entro il 9 luglio. "Vogliamo raggiungere un accordo con gli Stati Uniti. Vogliamo evitare i dazi. Crediamo che causino danni. Vogliamo raggiungere risultati vantaggiosi per tutti, non svantaggiosi", ha detto il portavoce ai giornalisti durante una conferenza stampa. L'amministrazione Trump ha detto che entro il 9 luglio saranno inviate lettere per notificare l'aumento dei dazi - che entreranno in vigore il 1° agosto - ai partner commerciali che non hanno raggiunto un accordo con gli Stati Uniti.
Alle 12 di oggi (le 18 in Italia) partiranno le prime lettere su dazi e accordi commerciali annunciate dal presidente Usa Donald Trump. L'invio, ha detto Trump sul social Truth, arriva a ridosso della scadenza per l'entrata in vigore delle imposte sospese. Il presidente degli Stati Uniti ha anche confermato dazi aggiuntivi del 10% contro i paesi "allineati" ai Brics.
Petrolio
Greggio contrastato. Arabia Saudita, Russia, Iraq, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Kazakistan, Algeria e Oman hanno concordato un aumento della produzione di petrolio da agosto di 548mila barili al giorno. La decisione è stata ufficializzata dopo la riunione del fine settimana. I rappresentanti dell'Opec+, hanno riaffermato l'impegno "per la stabilità del mercato sulla base degli attuali sani fondamentali e delle stabili prospettive economiche globali". Gli otto Paesi hanno, inoltre, sottolineato che questa misura offrirà ai membri l'opportunità di accelerare i loro pagamenti compensativi e ribadito il loro impegno a raggiungere la piena conformità con la Dichiarazione di Cooperazione, compresi gli ulteriori aggiustamenti volontari della produzione, il cui monitoraggio è stato concordato dal Comitato di Controllo e Controllo ad aprile. L'incremento di agosto porta l'Opec+ a completare il ritorno di 2,2 milioni di barili al giorno di produzione precedentemente interrotta in settembre. Dal mese di aprile, il gruppo è passato da anni di riduzione della produzione ad un progressivo aumento. Il gruppo di otto membri Opec+ tornerà a riunirsi il prossimo 3 agosto.
L'oro cede lo 0,8% a 3.310 dollari.
Titoli sotto la lente
Banca Mediolanum Raccolta netta a giugno per 721 mln di euro.
Banca MPS. +1%. L'agenzia di rating Fitch ha alzato il proprio giudizio a 'BBB-' con outlook stabile.
BPER Banca +1%. B.P. Sondrio +0,4%. Gli azionisti di Banca Popolare Sondrio che rappresentano una quota del 20,74% hanno aderito all'offerta di Bper, secondo quanto riferito da Borsa Italiana. Il cda di Banca Popolare Sondrio tornerà a riunirsi martedì per aggiornare la sua valutazione dell'offerta pubblica di scambio di Bper, alla luce del rilancio di un euro ad azione messo sul piatto dall'istituto. Lo riporta il Messaggero di domenica citando l'Ansa.
Campari. -0,2%. Bernstein ha abbassato il target price da 10,5 a 10 euro.
FinecoBank Raccolta netta a giugno per 848 mln di euro.
Generali +1,5%. JPMorgan ha promosso il giudizio a Overweight, target price 37 euro.
Mediobanca. S&P Global ritiene che il merito di credito di Mediobanca potrebbe soffrire se l'offerta di Banca Mps andasse in porto. Se l'agenzia di rating arrivasse alla conclusione che la potenziale aggregazione impatta negativamente sul merito di credito, potrebbe rivedere al ribasso i rating.
Poste Italiane. JPMorgan ha abbassato il giudizio a Neutral, target price 20 euro.
Ovs. L'amministratore delegato, Stefano Beraldo, ha detto che il gruppo si riserva di comunicare ogni eventuale novità sull'acquisizione del marchio di casalinghi Kasanova. Dopo l'acquisto di Goldenpoint e quello possibile di Kasanova, OVS sarebbe aperto a valutare nuove opportunità, ha aggiunto Beraldo domenica in un'intervista a Repubblica.
Saipem -1,6%.
Stellantis -2%. Jefferies ha alzato il target a 13,20 dollari (circa 11,20 euro), rafforzando il Buy. JP Morgan ha tagliato il target da 13 a 11 euro. BofA ha tagliato il target a 10 euro da 16 euro.
Tim +1,2% Numeri positivi da Tim Brasil.
Unicredit. +0,5%. Ha cominciato ha ridurre la sua quota in Generali vendendo poco meno dell'1,5% sul 6,7% totale, secondo la Repubblica di sabato. Gli azionisti di Banco Bpm, che rappresentano una quota complessiva dello 0,12%, hanno aderito all'offerta di Unicredit, secondo quanto ha riferito Borsa Italiana venerdì.