DIVIDENDI - Puntare sul "valore" in tempi difficili, ma con la massima diversificazione

L'esplosione della volatilità a seguito della crisi di fiducia nel settore finanziario ha riproposto il tema della "protezione" dal rischio e soprattutto quello della "diversificazione". 

Spesso, infatti, a un elevato rendimento corrisponde un elevato rischio e lo ha dimostrato in tutto il suo potenziale negativo l'azzeramento del valore nominale di tutte le obbligazioni AT1 di Credit Suisse per un importo pari a circa 16 miliardi di Franchi Svizzeri. 

Ne consegue che la scelta di puntare su obbligazioni e/o azioni con elevato dividendo deve essere fatta sempre con la massima diversificazione. Una regoletta che a volte viene dimenticata anche dai grandi gestori.

Tra poche settimane Piazza Affari entrerà nel vivo della stagione delle trimestrali, che si prospetta molto ricca per due motivi: il primo, positivo, è legato all'aumento della cedola deciso da molti big del listino milanese; il secondo, purtroppo negativo, è legato alla discesa delle quotazioni, che per una banale formula matematica rende più appetibili le cedole stesse.

Il FTSEMIB si prepara a staccare una cedola complessiva intorno al 4,14% su base annua, ovvero circa 24 miliardi di euro.   

Due le sedute "calde" da monitorare: il 24 Aprile e il 22 Maggio. 


Gli analisti di Soluzioni di Investimento di Websim