BANCHE EUROPA +2% Ricadute positive dal rialzo del costo del denaro

L'indice Stoxx delle banche dell’Europa avanza del +2% ed è il migliore della seduta. L'indice Stoxx 600 sale dell'1%. 

Tra i migliori di oggi, a Piazza Affari, figurano FinecoBank +5%, MPS +5%, Unicredit +3%, BPER +3%. 

Andamento quasi in sintonia tra i due indici dal primo gennaio: -11% vs -14,50%.

Come previsto, il Consiglio direttivo della BCE ha deciso di alzare i tre tassi di riferimento di 75 punti base (Main refinancing operations/ Deposit facility / Marginal lending facility al 1.25%/ 0.75%/ 1.50% rispettivamente) e si attende di continuare questo trend anche nelle successive riunioni con l’obiettivo di abbassare il tasso di inflazione che è stato rivisto al rialzo per i prossimi tre anni.

Tuttavia, nonostante tale revisione, nello scenario base la BCE continua a prevedere una crescita del PIL reale nei prossimi anni, mentre nello scenario avverso, che incorpora un totale azzeramento della fornitura di gas da parte della Russia senza compensazione attraverso altre risorse, nel 2023 sarebbe prevista una recessione (-0.9%). 

Le future decisioni della BCE continueranno ad essere contraddistinte da un approccio “data-dependent meeting by meeting”, anche se Lagarde ha commentato che il processo di normalizzazione della politica monetaria dovrebbe continuare nei prossimi 2/4 meeting. 

Per quanto riguarda il TLTRO, Lagarde ha riferito che nella riunione di ieri non è stata analizzata la possibilità di rivedere le principali caratteristiche del programma, sottolineando tuttavia, come una review sarà effettuata nei prossimi meeting. 

Infine, a seguito dell’aumento in territorio positivo del Deposit facility rate, secondo la BCE, il sistema a due livelli per la remunerazione delle riserve in eccesso non è più necessario. Di conseguenza il Consiglio direttivo ha deciso di sospendere tale sistema fissando il moltiplicatore a zero.

Riteniamo che il processo di normalizzazione dei tassi di interesse potrebbe portare la BCE a rialzare il Deposit facility rate in area 2% nelle prossime tre riunioni.

Attualmente, le nostre stime incorporano un Euribor 3Mesi in area +0.50% a fine anno e per questo motivo, tenuta in considerazione la positiva correlazione tra NII e tassi di interesse, riteniamo che un rialzo più aggressivo dei tassi possa essere un importante upside risk per il settore.

Tuttavia, vediamo anche due principali downside risk che potrebbero influire negativamente sull’evoluzione del margine di interesse: l’evoluzione dei prestiti, la quale potrebbe essere influenzata negativamente dal rallentamento economico e dall’elevato livello dell’inflazione e la potenziale introduzione da parte della BCE di taluni meccanismi mitigatori sulla diversa remunerazione delle riserve depositate presso la BCE e il programma di TLTRO III.

Secondo una preliminare analisi, tenendo ferme le nostre stime di impieghi, riteniamo che il margine d’interesse potrebbe essere rivisto al rialzo in media del 3% con un impatto positivo in termini di utile per azione nell’ordine del +5/+10%.

Il sistema bancario italiano continua a trattare a multipli di borsa molto depressi, con un costo dell’equity implicito su livelli molto alti.

Analisi Tecnica. Il quadro grafico del settore bancario europeo (oggi 129,54) è peggiorato nelle ultime sedute, andando a rompere al ribasso il supporto posizionato a 127,60 punti (media mobile in rosso). Un successivo robusto sostegno è posizionato verso 114 punti, minimo dell'anno. 

Una chiusura di settimana sopra 127,26 punti fornirebbe un primo segnale di riequilibrio. Segnali di spinta al rialzo arriveranno soltanto con la rottura di area 154/167 punti. 

Operatività. Si suggerisce di sfruttare la discesa in area 120/114 punti per comprare sulla debolezza. Incrementare alla prima chiusura sopra 129 punti. Stop loss prudenziale sotto 110 punti per riposizionarsi con gli acquisti in area 100 punti.



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