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Vincere l’incertezza puntando sull’Italia con rendimento dell’11,4%

Come previsto con grande precisione dagli analisti di Websim, lo storno sulle Borse mondiali è arrivato al raggiungimento di importanti livelli grafici. Il più significativo riguarda l'indice MSCI World che rappresenta l'andamento dei principali listini del Pianeta che lunedì 22 maggio ha chiuso a 2.845 punti, sui massimi da agosto 2022, in corrispondenza di una fortissima resistenza. “A meno di novità positive sensazionali, difficilmente quest'area potrà essere violata senza prima una fase di fisiologico assestamento”, aveva scritto tre giorni fa Mauro Vicini, responsabile dell’Ufficio studi e co-fondatore di Websim.

Nei giorni scorsi anche altri indici erano arrivati su livelli critici, dal Nikkei giapponese che martedì 23 maggio ha segnato il nuovo massimo degli ultimi 33 anni, al Dax della Borsa di Francoforte che lunedì 22 maggio ha stabilito il nuovo record storico. Per la Borsa di Milano il giorno del top è stato il 19 maggio, quando il Ftse Mib ha chiuso a 27.520 punti, a un soffio da quota 28.000, un livello che Piazza Affari non tocca dal 2008.  

In una situazione di questo tipo, l’incertezza sul negoziato politico in corso a Washington sull’innalzamento del tetto del debito pubblico ha rappresentato per molti investitori il classico pretesto per avviare le vendite e trarre profitto dei rialzi degli ultimi mesi.

Sui mercati si apre una fase di grande incertezza

I mercati azionari potrebbero semplicemente rifiatare e poi ripartire all’attacco delle soglie grafiche di cui parlavamo prima, che però rappresentano ostacoli significativi difficilmente valicabili senza la spinta di novità importanti sul piano macroeconomico. Oppure potrebbe aprirsi una fase di assestamento degli indici che potrebbe durare qualche mese. Ricordiamo ad esempio che giugno e agosto sono mesi tipicamente avversi alle borse.

In questo quadro che facilita più l’esitazione che l’azione, un dato rassicurante è quello che mostra un’economia italiana più brillante del previsto. Secondo gli ultimi dati Ocse diffusi due giorni fa, nel primo trimestre la crescita economica nei 38 Paesi più industrializzati ha registrato una modesta accelerazione facendo segnare +0,4%, dopo l’espansione dello 0,2% dei tre mesi precedenti. Nei Paesi del G7 la crescita è rimasta allo 0,3%, con una ripresa in Canada (+0,6%), Giappone (+0,4%) e Francia (+0,2%) dopo l’andamento piatto che aveva accomunato i tre Paesi nel precedente trimestre.
La dinamica è nettamente migliorata in Italia (+0,5% dopo la contrazione dello 0,1% nel quarto trimestre 2022), mentre il Pil della Germania è rimasto invariato dopo una contrazione dello 0,5% a fine 2022.

Il buon andamento dell’economia italiana è alla base dei buoni risultati del primo trimestre delle società italiane quotate, come segnala Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia in una nota che riassume la stagione delle trimestrali ormai quasi terminata. Il comparto migliore è stato quello bancario che grazie all’aumentato livello dei tassi di interesse ha potuto ottenere importanti incrementi dei margini. Anche se la crescita della redditività è destinata a rallentare, “le banche – dice Diodovich – continueranno a evidenziare performance positive nei prossimi mesi”.

Sono questi gli elementi di un quadro a luci e ombre che alimenta l’incertezza, il peggior nemico dell’investitore. Un’ottima via d’uscita per sfuggire a questo cul de sac può essere l’acquisto di un prodotto che permette di diversificare l’investimento su alcune eccellenze dell’economia italiana.

Il certificate che punta sulle eccellenze dell’economia italiana

 

Il certificate Memory Cash Collect XS2479701422 di Bnp Paribas ha come sottostanti A2A, Banco BPM e StMicroelectronics, tre società molto apprezzate dagli analisti che hanno una netta prevalenza di raccomandazioni positive. Il prodotto offre un rendimento potenziale dell’11,4% e garantisce un’ampia protezione al capitale grazie a una barriera al 50%.

Questo certificate, emesso il primo marzo scorso, lo si compra sul mercato a sconto a 96 euro con uno sconto significativo sul valore nominale di 100 euro. Il prodotto ha durata di tre anni e paga ogni mese cedole con memoria di 95 centesimi (0,95% del nominale) a condizione che venga rispettata una barriera posta al 50% del Valore iniziale dei sottostanti, lo stesso livello della barriera che protegge il capitale. L’effetto memoria fa sì che se a una data di osservazione non ci dovessero essere le condizioni per il pagamento del premio, la cedola non sarà cancellata ma verrà accantonata per essere poi pagata alla prima scadenza successiva in cui tutti e tre i sottostanti quoteranno al di sopra della barriera (o allo stesso livello).

Con questo meccanismo basterà che la barriera venga rispettata all’ultima data di osservazione del 2 marzo 2026 perché l’investitore che acquista oggi il prodotto possa incassare tutte le 34 cedole rimanenti per un ammontare complessivo di 32,30 euro, ai quali si aggiungeranno 4 euro di plusvalenza.

Due cose sono importanti di questo strumento:

  • Il capitale investito è interamente protetto fino a un ribasso massimo del peggiore dei sottostanti del 50% in tre anni.
  • Le cedole incassate sono utilizzabili per compensare eventuali minusvalenze in portafoglio.

È prevista anche la possibilità del rimborso anticipato a partire dalla data di osservazione del 28 novembre 2023, e poi in tutte le scadenze successive. Il rimborso scatterà se tutti e tre i sottostanti quoteranno sopra il Valore iniziale (o allo stesso livello). L’investitore riceverà un valore pari al 100% del valore nominale (100 euro), incasserà l’ultima cedola e tutte le cedole eventualmente accantonate per l’effetto memoria. A quel punto l’investimento si chiuderà e nessun premio sarà più pagato.

 

I numeri del certificate XS2479701422 di Bnp Paribas

Nella tabella qui sotto riportiamo i Valori iniziali (fixing) e i livelli della barriera. I fixing sono i prezzi di chiusura del 28 febbraio 2023.

Sottostanti

Valore iniziale

Ultimo prezzo
(24/05/2023)

Performance

Barriera al 50%

Distanza dalla barriera

A2A

1,3955

1,5285

+9,5%

0,6978

54,3%

StM

45,4

39,27

-13,5%

22,7

42,2%

Banco BPM

4,125

3,81

-7,6%

2,0625

45,8%

 

Due ipotesi alla scadenza

Alla scadenza, fra tre anni, se il certificate non sarà stato ritirato anticipatamente, per l’investitore ci saranno due possibilità.

  • Se tutti e tre i sottostanti quoteranno sopra la barriera (o allo stesso livello) l’investitore sarà rimborsato con un valore pari al 100% del valore nominale (100 euro), incasserà l’ultima cedola e tutte le cedole eventualmente accantonate per l’effetto memoria. L’investimento si chiuderà con pieno successo.
  • Se anche uno solo dei sottostanti quoterà sotto la barriera, il certificate verrà rimborsato a un valore proporzionale alla performance del peggiore dei sottostanti. Ipotizzando che StM risulti il peggiore con un ribasso del 60%, il certificate verrà rimborsato al 40% del valore nominale, cioè a 40 euro. Con un ribasso del 70%, il rimborso sarebbe di 30 euro. Non verrà pagata l’ultima cedola e nemmeno quelle eventualmente accantonate per l’effetto memoria.

Focus sui sottostanti

StMicoelectronics (StM) è il primo produttore europeo di semiconduttori. La media dei target price degli analisti è 50,6 euro, un obiettivo di prezzo che implica un potenziale di rialzo del 29%.

La società è controllata in modo paritetico dal governo italiano e dal governo francese e si distingue per l’ampia diversificazione dei suoi chip, utilizzati nel settore automotive, nell’industria e nelle telecomunicazioni. Proprio grazie a questa diversificazione StM a fine aprile ha presentato risultati del primo trimestre che hanno sorpreso gli analisti. L’utile netto è stato di 1,044 miliardi di dollari, 1,10 dollari per azione, in rialzo del 39,8% rispetto ai 747 milioni, 0,79 dollari per azione, dello stesso periodo dell'anno precedente. I ricavi sono cresciuti del 19,8% anno su anno a 4,247 miliardi di dollari. trimestre.

I ricavi netti sono stati superiori alle attese nei settori Automotive e Industrial, in parte controbilanciati da ricavi minori nella Personal Electronics, ha detto l'amministratore delegato del gruppo Jean-Marc Chery, sottolineando che “il margine lordo del primo trimestre, pari al 49,7%, è stato di 170 punti base superiore al punto intermedio della nostra forchetta di previsione”.

Il management si aspetta un secondo trimestre 2023 con ricavi netti di 4,28 miliardi di dollari come valore intermedio, corrispondenti a una crescita anno su anno dell'11,5%, più o meno 350 punti base. Il margine lordo è atteso intorno al 49%, più o meno 200 punti base.

A2A è una delle principali utility italiane, terzo produttore di energia elettrica dopo Enel ed Eni, secondo operatore nazionale nella raccolta, trattamento, riciclo dei rifiuti, dietro al consorzio Corepla (imballaggi in plastica). Il controllo è diviso pariteticamente fra il Comune di Milano e il Comune di Brescia.
Dall’inizio dell’anno il titolo è salito del 20%, sovraperformando l’indice FtseMib (+9,6%). La media dei target price è 1,84  euro, un obiettivo che implica un potenziale di rialzo del 17%.

A2A ha chiuso il primo trimestre 2023 con un Ebitda in crescita a 500 milioni di euro (+30%), mentre l’utile netto ordinario è salito a 173 milioni (+63%). Risultati che hanno spinto la multiutility a rivedere i target 2023, portando quello sull’Ebitda tra 1,64 e 1,68 miliardi e per l’utile netto ordinario tra 390 e 410 milioni. Gli investimenti sono stati pari a 219 milioni di euro (+18%) mentre la posizione finanziaria netta si è attestata a 4,37 miliardi (da 4,25 miliardi).

Banco BPM è il quarto gruppo bancario italiano. Secondo Intermonte è la banca che sta meglio beneficiando del rialzo dei tassi che le permette di aumentare il margine di interesse. Questo grazie al profondo radicamento nelle regioni più sviluppate dell’economia italiana, Lombardia, Piemonte e Veneto. Su 14 analisti che coprono il titolo, 12 raccomandano di comprare le azioni e la media dei target price è 5,59 euro (potenziale di rialzo del 41%).

Nel primo trimestre l'utile netto è stato di 265 milioni, in rialzo del 49,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e al di sopra dei 230 milioni previsti dal consensus di mercato. I proventi operativi sono cresciuti del 5,4% a 1,25 miliardi, trainati da un margine di interesse record (+45,2% a 743 milioni) e con commissioni a 479 milioni (-0,3%).
Sulla scorta dei risultati, Banco Bpm ha alzato il target di utile 2023 a 1,1 miliardi, pari a un utile per azione di 0,75 euro rispetto alla guidance precedente di 0,6 euro. Nel 2024, poi, si prevede che l'utile salga ancora a 1,4 miliardi, «raddoppiato rispetto al 2022», con un utile per azione di 0,9 euro.

Disclaimer:

Il Certificate è soggetto ad un livello di rischio pari a 6 su una scala da 1 a 7.

La presente comunicazione non integra in alcun modo consulenza nemmeno generica o ricerca in materia di investimenti, non è stata preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l'indipendenza della ricerca in materia di investimenti e non è soggetta ad alcun divieto che proibisca le negoziazioni prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti.

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