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Puntare sulle azioni Usa di maggiore qualità paga un rendimento del 13,2%

La bellezza di fare un investimento su azioni americane di alta qualità con un rendimento potenziale del 13,2% e un rischio molto contenuto. Non è facile trovare sul mercato una così sontuosa combinazione di questi due elementi. Eppure, queste sono le caratteristiche del certificate Memory Cash Collect ISIN XS2504169389 emesso un mese fa da Bnp Paribas con sottostanti le azioni di tre società altamente rappresentative dell’economia americana: Apple, Bank of America e Occidental Petroleum.

Questo prodotto ha una scadenza breve, due anni, durante i quali paga premi mensili dell’1,1%, per un rendimento annuo del 13,2%. I premi sono condizionati da una barriera al 60% e godono dell’effetto memoria. La stessa barriera al 60% offre una consistente protezione al capitale investito, che alla scadenza finale sarà rimborsato al 100% anche se nel frattempo le quotazioni dei sottostanti saranno scese rispetto ai loro Valori iniziali. La barriera protegge fino a un calo massimo del 40%.

In pratica il certificate ISIN XS2504169389 è una scommessa molto ben ragionata sulla Borsa americana. Mette insieme Apple, il più importante titolo tecnologico al mondo, Bank of America, la seconda banca degli Stati Uniti che nelle scorse settimane ha dimostrato un’ottima solidità di bilancio, e Occidental Petroleum, uno dei colossi mondiali dell’energia.

Il futuro di Wall Street: le opinioni degli strategist

La domanda, quindi, è dove sarà la Borsa americana fra due anni, oppure, più nello specifico, che possibilità ci sono che alla scadenza del certificate ISIN XS2504169389, fissata per il 21 aprile 2025, anche solo uno dei tre sottostanti sia sceso del 40% e più rispetto ai livelli attuali. È questo l’evento avverso che andrebbe a decretare l’insuccesso dell’investimento.

 

 

Dopo che a Wall Street l’S&P 500 e il Nasdaq hanno messo a segno dall’inizio dell’anno rialzi rispettivamente del 9,3% e del 22,1%, e guadagni del 5% e del 10% negli ultimi 12 mesi, le principali banche americane hanno aggiornato le loro previsioni sulla Borsa americana. Vediamo cosa dicono.

Bank of America si distingue per ottimismo e ha modificato al rialzo la previsione di dove sarà l’indice S&P500 alla fine di quest’anno portandola a 4.300 punti dalla precedente indicazione di 4.000 punti. Considerando che oggi l’indice vale 4.192 punti, gli strategist di BofA Securities prevedono un rialzo del 2,5% nei prossimi sette mesi. La loro opinione è che la fine dell'era del denaro facile "potrebbe essere una buona cosa". Questo perché gli Stati Uniti si stanno allontanando da decenni di "crescita finanziata" e le aziende americane stanno spostando la loro attenzione su "vantaggi strutturali" come l'efficienza, l'automazione e l'intelligenza artificiale. Il risultato di questa trasformazione sarà una "maggiore stabilità degli utili" nei prossimi anni.

A oggi il 95% delle società dell'S&P 500 hanno comunicato i risultati del primo trimestre e secondo i dati di FactSet il 78% delle società ha riportato profitti migliori delle attese e il 76% ha sorpreso in positivo con ricavi superiori alle stime. Complessivamente, l’insieme degli utili delle società dell'S&P 500 è sceso del 2,2% rispetto al primo trimestre del 2022, ma gli analisti di Goldman Sachs, guidati da Jan Hatzius, affermano che i risultati finora sono stati "molto migliori di quanto temuto". La preoccupazione di tanti economisti è di vedere sui conti delle aziende l’effetto negativo della stretta del credito bancario. “Il credito bancario si è chiaramente deteriorato per alcune imprese, ma gli effetti finanziari finora sembrano significativamente maggiori degli effetti economici”, ha scritto Hatzius in una nota indirizzata ai clienti di Goldman Sachs.

Su questo scenario abbastanza rassicurante incombe il rischio politico che democratici e repubblicani non trovino un accordo sul tetto del debito pubblico degli Stati Uniti, un’eventualità che potrebbe favorire il rallentamento dell’economia e forse una recessione.

La posizione rialzista di Bank of America è tutt'altro che universale: Michael Wilson, strategist azionario di Morgan Stanley, prevede "un esito molto più disastroso" rispetto alla media dei colleghi. La sua visione è pessimista anche nel caso di un esito positivo della trattativa politica in corso sul debito Usa. "Il rischio maggiore per i mercati – ha affermato recentemente - è che l'innalzamento del tetto del debito possa diminuire la liquidità del mercato a causa delle ingenti emissioni di Treasury che ci aspettiamo nei sei mesi successivi all’approvazione dell’accordo".

Anche andando a interpellare altri strategist emergono opinioni differenti. Tom Essaye di Sevens Report Research ha scritto che "gli eventi non così negativi come si temeva hanno ampiamente alimentato il rally della Borsa e questo può continuare, soprattutto se l'S&P 500 riuscirà a rompere in modo duraturo i nuovi massimi”.

Ari Wald di Oppenheimer ritiene che il miglioramento del trend di fondo dopo il ciclo ribassista dello scorso anno sostenga un breakout dell'S&P 500. “A nostro avviso, anche i titoli ciclici ad alto beta, sotto pressione da febbraio, stanno ritrovando la loro strada. Riteniamo che questo potenziale rimbalzo del beta sia il probabile motore di un breakout".

Infine riportiamo l’interessante opinione intrisa di saggezza indiana di Venu Krishna, EquityStrategy Head di Barclays: "Vorremmo mettere in guardia da un'interpretazione eccessivamente rialzista, poiché i titoli azionari sono ancora esposti al rischio di utili in calo e vediamo pochi catalizzatori per un rialzo. A nostro avviso è più probabile che il mercato si muova lateralmente con oscillazioni limitate. Detto questo, ci aspettiamo che si creino sul mercato azionario opportunità selettive e raccomandiamo di cercare azioni di alta qualità a multipli meno impegnativi".

Puntare sulle azioni di qualità

Eccoci dunque a ragionare sulla qualità delle azioni che fanno da sottostante al Cash Collect XS2504169389 di BnpParibas. Apple, Bank of America e Occidental Petroleum hanno in comune il fatto di essere i tre investimenti azionari preferiti di Warren Buffett, come conferma l’ultima comunicazione della Berkshire Hathaway sulla consistenza del suo portafoglio alla data del 31 marzo scorso. La società di investimento di Buffett è il primo investitore istituzionale di Apple con poco meno del 6% del capitale, il primo azionista di Bank of America con il 12,9% e il primo di Occidental Petroleum con il 24,1%.

Ovviamente queste posizioni sono state accumulate negli anni, ma Buffett continua a comprare le azioni di queste tre società. Nel settore petrolifero, ad esempio, nel primo trimestre del 2023 Berkshire Hathaway ha incrementato dell’8% il numero delle azioni possedute in Occidental Petroleum e ha ridotto del 18% la quota nella concorrente Chevron. Apple è cresciuta nel portafoglio di Berkshire Hathaway arrivando a rappresentare da sola il 46% di tutti gli investimenti azionari della società, con un valore della quota di 150,9 miliardi di dollari alla fine di marzo.

Ricordiamo che la filosofia Buffett si basa sulla competenza, la pazienza e la disciplina, per scegliere società di valore che nel tempo realizzeranno performance migliori del mercato. Berkshire Hathaway punta su aziende che vengono giudicate sottovalutate rispetto al loro valore intrinseco, con l’obiettivo di tenere le azioni in portafoglio per un lungo periodo. Apparentemente le regole sono semplici: Berkshire Hathaway investe solo in attività che: 1) Buffett dice di capire, 2) con buone prospettive nel lungo termine, 3) gestite da persone oneste e competenti e 4) acquistabili a prezzi attraenti.

Il certificate XS2504169389, Strike e barriera al 60%

Nella tabella qui sotto riportiamo i livelli di Strike e di barriera del certificate XS2504169389 di BnpParibas. Lo Strike, ovvero il Valore iniziale del certificate, è il prezzo di chiusura del 21 aprile 2023.

 

 

Cedole con effetto memoria e rimborso anticipato

La prima cedola da 1,10 euro sarà pagata il 31 maggio e ne avrà diritto chi avrà acquistato il prodotto entro il 25 maggio 2023 (compreso).

I premi del certificate XS2504169389 godono dell’effetto memoria. Questo vuole dire che se a una certa data di osservazione uno o più sottostanti risultano sotto la barriera, il premio non viene pagato, ma non è perso. Il premio viene accantonato e sarà distribuito alla prima scadenza successiva in cui tutti e tre i sottostanti saranno sopra la barriera.

Grazie all’effetto memoria, la scadenza fondamentale per il certificate diventa l’ultima data di osservazione del 21 aprile 2025. Se quel giorno tutti i sottostanti sono sopra la barriera, l’investitore avrà la certezza di incassare tutti i premi mensili maturati da quando ha acquistato il prodotto.

Il certificate prevede la possibilità del rimborso anticipato. A partire dal gennaio 2024 se a una data di osservazione tutti e tre i sottostanti hanno quotazioni superiori ai Valori iniziali il certificate viene ritirato anticipatamente. L’investitore riceve un rimborso pari al valore nominale del certificate (100 euro), l’ultimo premio relativo a quella data di osservazione e tutti i premi eventualmente non pagati e accantonati per l’effetto memoria. L’investimento si chiude e l’investitore non avrà diritto a nessun altro premio.

Cosa succede alla scadenza finale

Alla scadenza finale del 21 aprile 2025, se il certificate non sarà stato rimborsato anticipatamente, si potranno verificare due ipotesi.

  • Tutti e tre i sottostanti quotano sopra la barriera o allo stesso livello. Il certificate viene rimborsato a 100 euro (100% del Valore nominale) e l’investitore riceve l’ultimo premio e tutti i premi precedenti eventualmente non pagati e accantonati per l’effetto memoria.

Anche solo uno dei sottostanti accusa un ribasso di oltre il 40% rispetto al valore iniziale, quindi è stata perforata la barriera al 60%. L’investitore non riceve nessun bonus e il certificate viene rimborsato in proporzione alla performance del peggiore dei due sottostanti. Ipotizziamo che il peggiore sia Apple con una discesa del 60% dallo Strike: il certificate verrà rimborsato al 40% del valore nominale, cioè a 40 euro.

Disclaimer:

Il Certificate è soggetto ad un livello di rischio pari a 6 su una scala da 1 a 7.

La presente comunicazione non integra in alcun modo consulenza nemmeno generica o ricerca in materia di investimenti, non è stata preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e non è soggetta ad alcun divieto che proibisca le negoziazioni prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti.

Ricordiamo, prima dell’adesione, di leggere attentamente il prospetto di base, ogni eventuale supplemento, la nota di sintesi, le condizioni definitive e il documento contenente le informazioni chiave (KID) e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’investimento, ai costi e al trattamento fiscale relativi ai prodotti finanziari ivi menzionati reperibili sul sito dell’emittente: clicca qui.

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