BORSA INDIA - ONU: l'India supererà la Cina come paese più popoloso del mondo nel 2023

L'indice BSE Sensex di Mumbai si muove poco sotto la parità nel finale di seduta e si conferma una delle Borse più resilienti al mondo in questa fase di forte incertezza. 

Ad oggi, la performance da inizio anno è in rosso soltanto dell'1,7% per un investitore europeo, effetto combinato della discesa della borsa (-7%) e della forte rivalutazione della Rupia nei confronti dell'Euro (+5,30%), sui massimi da febbraio 2020. 

L'India è sulla buona strada per superare la Cina come paese più popoloso del pianeta il prossimo anno, secondo un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato lunedì. Il rapporto afferma che la Cina e l'India ospitano ciascuna oltre 1,4 miliardi di persone nel 2022.

"La popolazione del globo raggiungerà gli 8,0 miliardi a metà novembre 2022 da una stima di 2,5 miliardi di persone nel 1950", sempre secondo il rapporto.

Guardando più avanti, l'ONU ha affermato che le sue ultime proiezioni mostrano che la popolazione globale potrebbe raggiungere circa 8,5 miliardi nel 2030 e 10,4 miliardi nel 2100.

L'anno scorso, le Nazioni Unite hanno affermato che la "fertilità media" della popolazione del pianeta è stata di 2,3 nascite per donna nel corso della vita. Questo dato è paragonabile alle circa 5 nascite per ogni donna nel 1950. "Si prevede che la fertilità globale diminuirà ulteriormente a 2,1 nascite per donna entro il 2050", ha affermato.

Il rapporto delle Nazioni Unite è stato pubblicato in occasione della Giornata mondiale della popolazione. In una dichiarazione, il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha affermato che la giornata ha rappresentato "un'occasione per celebrare la nostra diversità, riconoscere la nostra comune umanità e ammirare i progressi nella salute che hanno allungato la durata della vita e ridotto drasticamente i tassi di mortalità materna e infantile".

"Allo stesso tempo, è un promemoria della nostra responsabilità condivisa di prenderci cura del nostro pianeta e un momento per riflettere su dove ancora non riusciamo a rispettare i nostri impegni reciproci", ha affermato Guterres.

Con una popolazione enorme e un'economia importante, il bisogno di risorse dell'India negli anni a venire diventerà sempre più pressante. Lunedì, Reuters, citando informazioni da Refinitiv e fonti commerciali, ha affermato che a giugno le importazioni di carbone del paese hanno raggiunto "un livello record".

L'accordo raggiunto al vertice COP26 sui cambiamenti climatici nel novembre 2021 ha dovuto affrontare ostacoli legati alla graduale eliminazione del carbone, dei sussidi ai combustibili fossili e del sostegno finanziario ai paesi a basso reddito.

India e Cina, entrambe tra i maggiori consumatori di carbone del mondo, hanno insistito per un cambiamento dell'ultimo minuto del testo nel patto di Glasgow per il clima, chiedendo di passare dalla formula "eliminazione graduale" del carbone alla formula "riduzione graduale". Dopo le obiezioni iniziali, i paesi sviluppati alla fine hanno ceduto.

Sotto il profilo dei fondamentali, secondo i riferimenti di Bloomberg, il P/E medio della borsa indiana è intorno a 21,80x. 

La Borsa indiana rappresenta il terzo mercato azionario in termini di peso specifico nel comparto degli Emergenti. Nel corso del 2022 ha superato la Corea del Sud.  

 

Analisi tecnica.
La tendenza di fondo dell'indice BSE Sensex (oggi 54.128 circa) è saldamente rialzista. Il periodo agosto/settembre 2021 ha visto un'accelerazione al rialzo, sbocciata grazie alla rottura della trendline crescente sotto evidenziata, con un picco a fine ottobre di 62.273 punti. Da lì è partita una fase di fisiologico assestamento, che riteniamo propedeutica a ulteriori allunghi. Supporto di forte valenza in area 52/50mila. Livello di allerta nella fascia 50mila punti.

Operatività. Crediamo che il segmento azionario indiano rappresenti una delle opportunità più attraenti tra i mercati emergenti in ottica di lungo periodo. Si può accompagnare il movimento di fondo rialzista con acquisti/incrementi sfruttando la fase di ritracciamento in corso. Stop loss prudenziale in caso di discesa sotto 50mila. 

INDICE BSE SENSEX  

Per investire con la massima diversificazione sulla Borsa indiana, Piazza Affari mette a disposizione alcuni strumenti specializzati. Tra questi il seguente ETF che sovraperforma nel periodo l'indice BSE Sensex grazie alla sua particolare struttura:

Franklin Ftse India Ucits - Usd (Acc)
Isin: IE00BHZRQZ17
Da inizio 2022: -1,40%

Obiettivo dell'ETF è quello di replicare con acquisti fisici (azioni e non derivati) l'andamento delle principali blue chip della borsa indiana tramite l'Indice FTSE India 30/18 Capped. Quotato nel giugno 2019. Valuta di denominazione USD, valuta di quotazione EURO. Commissioni totali annue 0,19%. Leggi il documento KID. 

Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice Capped FTSE India 30/18 rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa indiana. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. 

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