Si raffredda l'inflazione, scende il PIL, Wall Street e Piazza Affari in calo

Il PCE, l'indicatore sull'andamento dell'inflazione preso a riferimento dalla Federal Reserve, frena a +2,3% da +2,7% di febbraio: il consensus era +2,2%

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La sequenza positiva della borsa degli Stati Uniti sembra volersi interrompere dopo sei sedute consecutive di rialzo dell'S&P500, oggi l'indice di riferimento di Wall Street perde l'1%, il Nasdaq l'1,5%

I tanti dati macroeconomici pubblicati oggi hanno mostrato che i dazi di Trump lasciano il segno un po' ovunque.

Macro

L’economia statunitense si è contratta all’inizio dell’anno per la prima volta dal 2022, a causa di un’enorme ondata di importazioni pre-dazi e di una spesa dei consumatori più debole. Il PIL annualizzato del primo trimestre è sceso dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, oltre le attese dello 0,2% (precedente +2,4%).

Per quanto riguarda il mercato del lavoro, l’indice ADP di aprile ha segnato +62.000 nuovi occupati contro attese a +115.000 nuovi occupati, in netto calo rispetto ai 155.000 del mese precedente, segnalando una possibile moderazione nella creazione di posti di lavoro.

La spesa personale è salita dello 0,7% il mese scorso, in accelerazione dal +0,5% di febbraio: l'incremento è da collegare alla corsa all'acquisto in anticipo all'entrata in vigore dei dazi. L'incremento è superiore alle aspettative.

Il PCE, l'indicatore sull'andamento dell'inflazione preso a riferimento dalla Federal Reserve, frena a +2,3% da +2,7% di febbraio: il consensus era +2,2%. Il PCE Core, al netto delle componenti volatili, è 2,6%, in linea con le aspettative e in rallentamento dal +3% di febbraio. Per la prima volta in circa cinque anni, il PCE core è invariato mese su mese.

"Niente di tutto ciò dovrebbe sorprendere, ma resta comunque una notizia negativa ed è difficile pensare che i consumatori stiano meglio oggi", ha dichiarato Neil Birrell di Premier Miton Investors. "L’incertezza sull’outlook domina tra consumatori e imprese, e crescono le possibilità che l’economia scivoli in recessione".

Le case messe in vendita del mese scorso sono salite del 6% mese su mese, il consensus era +1%.

Europa

Indice EuroStoxx 50 -0,2%. Dax di Francoforte +0,1%.
Ftse Mib di Milano -0,8%, dopo cinque seduta filate di rialzo. Banca Monte Paschi -2,7%, Unicredit -2,5%, Mediobanca -2,2%. Stellantis -1%, dal +2% di stamattina. Campari +2,2%.

Ibex di Madrid -1%.

Nel primo trimestre la crescita sequenziale della zona euro è stata dello 0,4%. Anche l'intera Ue è cresciuta, con un aumento del Pil dello 0,3%. Lo comunica Eurostat nella sua stima flash. Su base annua, rispetto al primo trimestre del 2024, il Pil è aumentato dell'1,2% nel club dell'euro e dell'1,4% dei Ventisette. L'incremento è superiore alle attese.

Tra i Paesi Ue per i quali i dati sono disponibili, nei primi tre mesi del 2025 l'Irlanda (+3,2%) ha registrato la crescita maggiore, seguita da Spagna e Lituania (entrambe +0,6%). In Italia il Pil è salito dello 0,3%. L'Ungheria (-0,2%) è stato l'unico Paese a registrare un calo.
L​​​'aggregato delle venti economie, arriva al quinto trimestre consecutivo di crescita su base sequenziale: la Germania, oltre che la Francia, sono tornate ad avere il segno positivo in questa metrica.

Macrovariabili 

Rendimento Treasury decennali a 4,15%. Bund al 2,44%, -4 punti base. BTP al 3,57%.

Petrolio Wti in calo dell'1,3% a 59,7 dollari. 

Oro a 3.299 dollari l'oncia, -0,5%. 

Il dollaro si apprezza, cambio euro a 1,135. 

Titoli sotto la lente a Wall Street

Quattro dei cosiddetti Magnifici Sette - Microsoft, Apple , Meta -3% e Amazon -4%- pubblicheranno i risultati questa settimana. Gli analisti si aspettano che, complessivamente, il gruppo registri una crescita media degli utili del 15% nel 2025, una previsione rimasta pressoché invariata da inizio marzo, nonostante le recenti tensioni commerciali.

Booking Holdings -3%. Le prenotazioni lorde del primo trimestre sono state pari a 46,7 miliardi di dollari, superando di poco la stima consensuale di StreetAccount di 46,53 miliardi.

Caterpillar poco mosso. La società prevede vendite leggermente inferiori quest’anno se i dazi continueranno e l’economia entrerà in recessione.

First Solar -10% dopo una previsione debole per l’intero anno.

General Motors (-2%) e titoli automotive sotto i riflettori dopo la marcia indietro di Trump sui dazi.

Qorvo +9% dopo aver fornito una solida previsione di fatturato per il primo trimestre fiscale. Qorvo prevede ricavi pari a 775 milioni di dollari, rispetto ai 757 milioni previsti dagli analisti intervistati da LSEG.

Snap -12% Ha rifiutato di fornire previsioni di vendita per il periodo in corso, citando "venti contrari" macroeconomici per la propria attività pubblicitaria.

Starbucks -8% dopo che ha registrato un calo di vendite leggermente più marcato del previsto.

Super Micro Computer -16% I risultati preliminari sono stati inferiori alle stime degli analisti.

Visa -1% dopo che Visa ha superato le aspettative per il secondo trimestre fiscale. Ha riportato utili trimestrali di 2,76 dollari per azione (escludendo voci straordinarie) su ricavi per 9,59 miliardi. Gli analisti di LSEG prevedevano 2,68 dollari per azione su 9,55 miliardi di ricavi.

Tesla -5%.


Marino Masotti

Caporedattore