Il petrolio sale e Wall Street scende, frenata dei consumi negli Stati Uniti

Le vendite al dettaglio sono diminuite per il secondo mese consecutivo in maggio, segno che l'aumento dei prezzi ha spinto i consumatori alla moderazione dopo la corsa agli acquisti di inizio anno

Una bandiera a stelle e strisce che danza al vento su un molo affollato, mentre il sole tramonta all'orizzonte

Che piega stanno per prendere gli eventi in Medio Oriente? Nessuno ha una risposta attendibile e l'incertezza spinge gli investitori a stare alla finestra o a vendere rischio. 

 Nasdaq -0,4%, S&P 500 -0,4%.

Il sentiment di mercato è peggiorato a causa dei timori di un’escalation nella guerra tra Israele e Iran, dopo che il presidente Donald Trump ha ridimensionato le possibilità di un cessate il fuoco. Una dinamica che ha fatto tornare gli investitori sul petrolio, facendolo riemergere come fonte d'inflazione.

In merito al calo dell'azionario, Alexandre Baradez, chief market analyst di IG (Parigi), è stato chiaro: "Il movimento ribassista di oggi, innescato da Trump, potrebbe durare alcuni giorni o perfino settimane. I progressi sui negoziati commerciali sono pochi e ora si aggiunge anche il rischio geopolitico. Non vedo un'ondata di vendite, ma la volatilità (VIX) potrebbe salire".

Il rischio di un'inflazione alimentata dal petrolio, inoltre, aumenta l’incertezza per le banche centrali. Gli investitori attenderanno le parole del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che parlerà domani, per capire quali saranno le prossime mosse dell'istituto.

Consumi in frenata

Le vendite al dettaglio sono diminuite per il secondo mese consecutivo in maggio, segno che l'aumento dei prezzi ha spinto i consumatori alla moderazione dopo la corsa agli acquisti di inizio anno. I consumi non aggiustati per l'inflazione hanno registrato un calo dello 0,9% mese su mese, la contrazione più forte da inizio anno: la zavorra principale, in termini di segmento merceologico, è l'auto.
Il Dipartimento del Commercio ha rivisto al ribasso il dato di aprile, a -0,1%, dal precedente +0,1%. Al netto di auto e benzina, il calo è dello 0,3%, il consensus era +0,2%.

La produzione industriale segna una contrazione dello 0,2% in maggio, il consensus si aspettava zero variazione. I prezzi delle importazioni sono invariati in maggio, rispetto ad aprile.

Iran-Israele

L'aeronautica militare israeliana ha condotto un'ondata di attacchi aerei contro i lanciatori di missili balistici nell'Iran occidentale, i caccia hanno colpito decine di rampe di lancio. Lo riferisce l'Idf aggiungendo che questa mattina sono stati presi di mira i sistemi di difesa aerea e i siti radar nell'ovest dell'Iran. L'esercito ha pubblicato i vedo di alcuni degli attacchi.

Macrovariabili

Il Brent sale del 2,8%, portando l’aumento del greggio da inizio conflitto a oltre il +8%.

I rendimenti dei Treasury USA sono in lieve calo. Decennale al 4,43%.

Il dollaro rimane pressoché stabile.

Bitcoin -3,3% a 105.200 dollari.

Titoli sotto la lente a Wall Street

Titoli solari in forte calo dopo che i Repubblicani al Senato hanno presentato un disegno di legge che colpisce gli incentivi fiscali per la transizione green. Enphase Energy -17%, Sunrun -27%.

Chevron +1,5%.

Lennar Il titolo del costruttore edilizio sale del 2,5% dopo aver riportato ricavi migliori delle attese per il secondo trimestre fiscale: 8,38 miliardi di dollari contro un consensus FactSet di 8,18 miliardi.

Meta, proprietaria di Facebook e Instagram, scende dello 0,3%. Il gruppo sta puntando di più sulla pubblicità generata con l’AI per renderla più economica e accessibile agli inserzionisti.

Microsoft -1% dopo che il Wall Street Journal, citando fonti informate, ha riferito che le tensioni con OpenAI riguardo alla loro collaborazione sull’intelligenza artificiale sono ormai alle stelle.

T-Mobile US -4,4% dopo che Bloomberg e Reuters hanno riferito che SoftBank ha venduto 21,5 milioni di azioni T-Mobile in una vendita notturna non registrata, al prezzo di 224 dollari per azione.

Verve Therapeutics +77% dopo che l’azienda di gene editing ha accettato di essere acquisita da Eli Lilly per 10,50 dollari per azione, con un premio del 67,5% rispetto al prezzo di chiusura precedente. L’accordo, dal valore massimo di 1,3 miliardi di dollari, dovrebbe chiudersi nel terzo trimestre. Le azioni Eli Lilly sono in leggero calo.


Marino Masotti

Caporedattore