Future USA poco mossi in attesa della pioggia di dati macro, nuovo dietrofront di Trump

Nel suo ultimo cambiamento di strategia commerciale, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato un ordine esecutivo per attenuare l’impatto dei dazi sulle auto

Il profilo iconico dello skyline di New York, con il famoso Empire State Building che svetta tra le nuvole

Future tiepidi a Wall Street in attesa della pioggia di dati macro di oggi. Il Dow Jones è in leggero rialzo, mentre l'S&P 500 cala dello 0,1%.

Gli investitori restano cautamente ottimisti - il Nasdaq 100 è vicino ad annullare tutte le perdite di questo mese - dopo i cambi di rotta sui dazi e le speculazioni secondo cui la Federal Reserve potrebbe tagliare i tassi d’interesse per evitare una recessione. Tuttavia, la proposta rialzista legata ai Big Tech, che ha alimentato un progresso del 23% dell’indice S&P 500 lo scorso anno, è ora sotto esame.

“Anche se si esclude la questione dei dazi, penso che ci sia un problema per i Big Tech e il mercato probabilmente inizierà a rifocalizzarsi su questo con l’inizio della stagione degli utili”, ha dichiarato Christopher Wood, responsabile globale della strategia azionaria di Jefferies, a Bloomberg TV. “Il problema rimane l’enorme quantità di spese in conto capitale che i Big Tech stanno sostenendo: stanno spendendo troppo sulla questione dell’intelligenza artificiale”.

Nel suo ultimo cambiamento di strategia commerciale, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato un ordine esecutivo per attenuare l’impatto dei dazi sulle auto, evitando che le tariffe sui veicoli prodotti all’estero si cumulassero con altri dazi e riducendo i costi sui componenti importati utilizzati nella produzione automobilistica nazionale.

Macro

Oggi è una giornata particolarmente densa sul fronte macroeconomico statunitense, con la pubblicazione di indicatori cruciali per valutare la direzione dell’economia e le prossime mosse della Federal Reserve. Il focus principale è su crescita, inflazione e mercato del lavoro.

Per quanto riguarda il mercato del lavoro, l’indice ADP di aprile ha segnato +62.000 nuovi occupati contro attese a +115.000 nuovi occupati, in netto calo rispetto ai 155.000 del mese precedente, segnalando una possibile moderazione nella creazione di posti di lavoro.

Si attende il PIL annualizzato del primo trimestre. Il mercato prevede una contrazione dello 0,2% su base trimestrale (precedente +2,4%).

Sul fronte inflazionistico, i riflettori sono puntati sul PCE core, la misura di inflazione preferita dalla Fed. L’attesa per il dato trimestrale è del 3,1%, dal 2,6% precedente.

Macrovariabili 

Petrolio Wti in calo dell'1,3% a 59,7 dollari. 

Oro a 3.280 dollari l'oncia, -1%. 

Si rafforza l'obbligazionario, rendimento del BTP al 3,57%, Bund 2,49%. Treasury al 4,16%. 

Dollaro poco mosso, cambio euro a 1,137. 

Titoli sotto la lente a Wall Street

Quattro dei cosiddetti Magnifici Sette - Microsoft, Apple , Meta e Amazon - pubblicheranno i risultati questa settimana. Gli analisti si aspettano che, complessivamente, il gruppo registri una crescita media degli utili del 15% nel 2025, una previsione rimasta pressoché invariata da inizio marzo, nonostante le recenti tensioni commerciali.

Booking Holdings -3%. Le prenotazioni lorde del primo trimestre sono state pari a 46,7 miliardi di dollari, superando di poco la stima consensuale di StreetAccount di 46,53 miliardi.

First Solar -10% dopo una previsione debole per l’intero anno.

General Motors e titoli automotive sotto i riflettori dopo la marcia indietro di Trump sui dazi.

Qorvo +9% dopo aver fornito una solida previsione di fatturato per il primo trimestre fiscale. Qorvo prevede ricavi pari a 775 milioni di dollari, rispetto ai 757 milioni previsti dagli analisti intervistati da LSEG.

Snap -12% Ha rifiutato di fornire previsioni di vendita per il periodo in corso, citando "venti contrari" macroeconomici per la propria attività pubblicitaria.

Starbucks -4% dopo che ha registrato un calo di vendite leggermente più marcato del previsto.

Super Micro Computer -16% I risultati preliminari sono stati inferiori alle stime degli analisti.

Visa -1% dopo che Visa ha superato le aspettative per il secondo trimestre fiscale. Ha riportato utili trimestrali di 2,76 dollari per azione (escludendo voci straordinarie) su ricavi per 9,59 miliardi. Gli analisti di LSEG prevedevano 2,68 dollari per azione su 9,55 miliardi di ricavi.


 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim