Più luci che ombre nel PIL dell'Europa, borse in ribasso
Nel terzo trimestre il PIL della zona euro registra un incremento dello 0,9% anno su anno, in accelerazione dal +0,6% del secondo trimestre e sopra quel che si aspettavano gli economisti, +0,8%


Le borse europee scendono in una mattinata affollata di dati societari e indicazioni macroeconomiche di vario genere.
Indice EuroStoxx -0,9%.
FtseMib -1%.
Nel terzo trimestre il PIL della zona euro registra un incremento dello 0,9% anno su anno, in accelerazione dal +0,6% del secondo trimestre e sopra quel che si aspettavano gli economisti, +0,8%.
Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili i dati preliminari relativi al terzo trimestre del 2024, l'Irlanda (+2%) ha registrato l'aumento maggiore rispetto al trimestre precedente, seguita dalla Lituania (+1,1%). Sono stati registrati cali in Ungheria (-0,7%), Lettonia (-0,4%) e Svezia (-0,1%). I tassi di crescita su base annua sono stati positivi per sette Paesi e negativi per sei.
Gabriel Debach, market analyst di eToro, rilascia questo commento: "Il terzo trimestre del 2024 racconta un’Europa che corre a velocità diverse. La Francia ha sfruttato bene l’effetto volano dei Giochi Olimpici, con una crescita dello 0,4% trimestrale, mentre la Spagna ha mantenuto il suo passo sostenuto al +0,8%, grazie a un rimbalzo deciso nei consumi delle famiglie. Tuttavia, entrambi i Paesi mostrano segni di rallentamento negli investimenti, specie nel settore delle costruzioni e dei beni strumentali in Spagna, suggerendo che il boom potrebbe perdere forza nei prossimi trimestri. In Germania, il +0,2% rappresenta una timida ripresa, ma non basta a scacciare i timori di stagnazione. È l’Italia che tuttavia sorprende oggi, sebbene in negativo. Nell’economia italiana sembra che il motore sia acceso, ma l’auto non si muova. Il PIL è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente (rispetto ad attese di un progresso dello 0,2%, con una crescita annuale dello 0,4%. Il vero problema è che senza investimenti robusti (come se il PNRR non lo sia) e una spinta sulle esportazioni, sarà difficile cambiare marcia".
L'oro aggiorna il record storico a 2.789 dollari.
Titoli
UBS perde l'1% nel giorno della pubblicazione dei dati del trimestre, in avvio di seduta il titolo aveva toccato i massimi dal 2008. L'utile netto è molto sopra le stime degli analisti. La banca ha avvertito di non essere in grado di fornire indicazioni sull'ultima parte dell'anno, in quanto ci sono troppe incertezze, a partire dalle elezioni presidenziali negli Stati Uniti.
Campari è il peggior titolo dell'indice Stoxx 600. La società ha archiviato il terzo trimestre con vendite e margini in calo e si aspetta che il persistente ciclo economico sfavorevole continui a impattare sui risultati dell'intero anno, in attesa di un graduale miglioramento a partire dal 2025. Barclays, JP Morgan e Bernstein hanno tagliato il target price. Nei nove mesi le vendite sono state pari a 2,27 miliardi, +2,1% organico, ma -1,4% nel terzo trimestre. EBIT-adjusted a 499 milioni, -4,2% organico (-18,2% nel terzo trimestre).
Soffre tutto il settore beverage, a Parigi, Pernod Ricard -3,5%.
Scende il lusso. Kering -3%. Moncler -2%, ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con ricavi consolidati per 1,8657 miliardi di euro, in crescita del 3% a/a (+6% a cambi costanti). Il marchio Moncler ha registrato ricavi per 1,5733 mld (+5% a/a, +8% a cambi costanti), mentre Stone Island ha segnato un -6% a/a (-5% a cambi costanti) a 292,4 mln euro. In Asia la crescita è stata del 6% (+11% a cambi costanti), ma -2% a cambi costanti nel solo terzo trimestre, a causa di un contesto macroeconomico più difficile che ha influito sulla fiducia dei consumatori e di una normalizzazione dei flussi di turisti in Giappone. JP Morgan taglia il target price.
Volkswagen sale anche se la società ha presentato una delle peggiori trimestrali, dai tempi della pandemia, per quanto riguarda i margini.
Nexans crolla, in calo del 9%, dopo aver presentato dati del trimestre sotto le attese. Ne paga le conseguenze l'italiana Prysmian -2%.

