Borse dell'Europa in ribasso, si sfalda l'euro

A Parigi, Kering perde il -5% e tocca i minimi degli ultimi sette anni. A Francoforte, Bayer scende su livelli che non vedeva da vent'anni. Soffre l'euro, a 1,064

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Mentre a Wall Street sembra volersi placare, ma non fermare, il movimento rialzista innescato dall'esito delle presidenziali negli Stati Uniti, in Europa le borse scendono. 

FTSEMIB di Milano -1%

Dax di Francoforte -0,8% nel giorno della pubblicazione degli indici ZEW sulle aspettative di investitori e imprenditori. Bund a dieci anni al 2,31%, invariato. 

Secondo indiscrezioni, al parlamento di Berlino, maggioranza e opposizione hanno trovato un accordo sulle elezioni, si dovrebbe andare al voto in febbraio.  

L'indicatore ZEW del sentiment economico sulla Germania è diminuito nel sondaggio di novembre 2024 a 7,4 punti, 5,7 punti sotto il valore del mese precedente. Le valutazioni sull'attuale situazione economica diventano ancora più pessimistiche: l'indicatore corrispondente è sceso di 4,5 punti ed è ora a -91,4 punti. Entrambe le letture sono inferiori a quel che si attendeva il consensus.

In Germania l'inflazione si conferma al +2% in ottobre, come la lettura preliminare. Prezzi al consumo armonizzati UE +2,4%, tutto come previsto.

Euro dollaro ai minimi da fine aprile, a 1,062. Si ridimensionano le aspettative di taglio tassi negli Stati Uniti: i trader prevedono che a fine 2025 i tassi saranno a circa il 3,80%, da 4,5%-4,75% di oggi. A metà settembre le previsioni erano circa cento punti  base più in basso.

Oro in ribasso dello 0,6% a 2.600 dollari, minimo delle ultime quattro settimane.

Titoli sotto la lente a Piazza Affari e in Europa 

Bayer -12% a Francoforte, sul minimo degli ultimi vent'anni. Il conglomerato della chimica ha rivisto al ribasso le stime sull'utile lordo del 2024 ed ha avvertito che il 2025 non si chiuderà con una crescita dei profitti. In aggiunta, sono sotto le attese i conti del trimestre.

Infineon +5%. Il produttore di chip ha detto che il trimestre in corso dovrebbe chiudersi con ricavi intorno a 3,2 miliardi di euro, seicento milioni sotto la stima del consensus, anche il trimestre luglio-settembre si è chiuso con vendite inferiori alle aspettative. La società ha detto di aspettarsi ancora qualche mese debole, il cambio di tendenza dovrebbe essere a fine 2025.

Banco BPM . Morgan Stanley alza il target price.

A2A -1,5%, chiude i nove mesi con utile netto a 713 milioni di euro, in crescita del 68% rispetto all'analogo periodo del 2023, trainato dal balzo del 58% della generazione di energia da fonti rinnovabili, a seguito della forte piovosità registrata nel periodo, e alza la guidance per l'intero anno.

Mediobanca -7%. L'utile netto della banca è sceso del 6,1% a 330 milioni di euro nel primo trimestre dell'esercizio fiscale, rispetto a un anno prima, ma è stato superiore al consensus degli analisti che si aspettavano 319 milioni di euro. I ricavi si sono attestati a 865 milioni di euro circa, sostanzialmente stabili rispetto a un anno fa, con un aumento delle commissioni del 29%. Margine di interesse in calo del 2%, sotto la stima di consensus fornito dalla banca, pari a 884 milioni di euro

Leonardo +1,5%. Iveco +1%, attraverso il suo marchio Idv, ha firmato un accordo preliminare con Leonardo per le forniture nel settore della difesa nell'ambito della joint venture tra quest'ultima e Rheinmetall. La partecipazione di Idv nella Jv sarà compresa tra il 12 e il 15% delle sue attività totali per lo sviluppo e la produzione di veicoli cingolati da combattimento terrestri per l'Esercito italiano.

Moncler -2,5%, in sintonia con l'andamento delle società del lusso. Kering -5%, cade sul minimo degli ultimi dette anni. 

Stellantis -0,5%. Morgan Stanley taglia il target price.


Marino Masotti

Caporedattore