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Bond strutturati in euro e dollari: la selezione di dicembre

Una selezione di sei bond strutturati in euro e dollari, emessi da Barclays e Societe Generale, con rendimenti dal 4,7% al 10% annuo lordo.

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I rendimenti obbligazionari sono calati sensibilmente rispetto ai picchi raggiunti nel 2023, quando le banche centrali avevano portato i tassi ai massimi degli ultimi anni per contrastare l'inflazione. Dopo quella fase di stretta monetaria, le principali istituzioni hanno iniziato ad allentare le politiche restrittive: la BCE ha mantenuto i tassi fermi al 2% nell'ultima riunione di dicembre, rivedendo al rialzo le stime di crescita per il triennio 2025-2027 e confermando le aspettative di inflazione stabile intorno al target del 2% nel 2028. Negli Stati Uniti, invece, i segnali di debolezza del mercato del lavoro, come il tasso di disoccupazione salito al 4,6%, ai massimi dal 2021, alimentano le aspettative che la Federal Reserve prosegua con ulteriori tagli dei tassi nel corso del 2026.

In questo scenario caratterizzato da prospettive di ulteriori riduzioni dei tassi, le obbligazioni strutturate rappresentano un'alternativa interessante per gli investitori alla ricerca di rendimenti più elevati rispetto ai tradizionali titoli di Stato, oggi inferiori rispetto al recente passato.

Questa selezione raccoglie sei proposte già emesse sul mercato EuroTLX da Barclays e Societe Generale, disponibili sia in euro che in dollari. I bond si differenziano per struttura tecnica: si va dalle obbligazioni con struttura Digital Coupon con memoria, ai bond Callable a tasso fisso cumulativo, fino alle soluzioni con struttura Fix to Inverse Floater, con cedole che vanno dal 4,7% fino al 10% annuo lordo.

 

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Codice ISIN (Clicca per l'articolo) Emittente Tipologia Cedole Prezzo Offer (Ask)
1) XS3178397074 Barclays Digital Coupon con Memoria Cedola con memoria del 4,7% annuo se il tasso del BTP decennale è inferiore al 4% 99 EUR
2) XS3178397231 Barclays Digital Coupon con Memoria Cedola con memoria del 6,5% annuo se il tasso del Treasury decennale è inferiore al 4,75% 99 EUR
3) XS3189138111 Barclays Tasso Fisso Cumulativo Cedola cumulativa con memoria del 5% annuo pagata a scadenza o in caso di richiamo anticipato da parte dell'emittente (Callable) 99,01 EUR
4) XS3189138202 Barclays Tasso Fisso Cumulativo Cedola cumulativa con memoria del 7,25% annuo pagata a scadenza o in caso di richiamo anticipato da parte dell'emittente (Callable) 99 EUR
5) XS3200900838 Societe Generale Reverse Floater Primo anno cedola dell'8,5% (pagata mensilmente). Poi 6% – Euribor 3M 94,15 EUR
6) XS3200900911 Societe Generale Reverse Floater Primi due anni cedola del 10% (pagata mensilmente). Poi 7,25% – USD CMS 1Y 96,5 EUR

 

Da Barclays il bond per puntare sull’Italia

Il bond di Barclays (ISIN XS3178397074) denominato in euro, con scadenza 19 novembre 2035, offre una cedola annuale del 4,7% lordo legata al tasso del BTP decennale italiano, replicato attraverso l'indice Solactive BTP 10 Annual Comp. Yield. La cedola viene corrisposta se, alla data di osservazione annuale del 10 novembre, il BTP decennale risulta pari o inferiore al 4%. Il meccanismo di osservazione per la cedola e per l'autocall prevede la rilevazione in anticipo: il livello rilevato a novembre di un anno determina sia il pagamento della cedola sia l'eventuale rimborso anticipato a novembre dell'anno successivo. La prima cedola è già stata fissata con l'osservazione del 10 novembre 2025 e verrà corrisposta a novembre 2026.

Il prodotto include il meccanismo della memoria per recuperare eventuali cedole non pagate negli anni precedenti. A partire da novembre 2027 è previsto il rimborso anticipato automatico se il tasso del BTP decennale si posiziona al di sotto del 3%: in questo scenario l'investitore riceve il 100% del nominale, la cedola del 4,7% e tutte le eventuali cedole accumulate in memoria. A scadenza, il bond rimborsa il nominale più la cedola finale, a condizione che il BTP decennale nell'ultima data di rilevazione, fissata al 12 novembre 2034 sia pari o inferiore al 4%.

Dall'Italia agli States: la proposta in USD

Sempre a cura di Barclays (ISIN XS3178397231) proponiamo la stessa struttura, denominata in dollari, con scadenza al 19 novembre 2035 e che offre una cedola annuale del 6,5% lordo legata al tasso del Treasury decennale americano, replicato attraverso il 10 Year US CMT Index (ticker Bloomberg H15T10Y Index). Per ottenere la cedola, alla data di osservazione annuale del 10 novembre il Treasury decennale deve risultare pari o inferiore al 4,75%.

Come per il bond in euro, anche in questo caso l'osservazione della cedola e dell'autocall avviene in anticipo: il tasso rilevato a novembre determina sia il flusso cedolare sia l'eventuale rimborso anticipato che verranno corrisposti a novembre dell'anno successivo. Il primo flusso è già garantito, grazie all'osservazione avvenuta il 10 novembre 2025 e sarà dunque pagato a novembre 2026.

Anche questo prodotto prevede il meccanismo della memoria per recuperare eventuali cedole non corrisposte negli anni precedenti. Il rimborso anticipato automatico può verificarsi a partire da novembre 2027 qualora il tasso del Treasury decennale scenda al di sotto del 3,75%: in tal caso l'investitore incassa il 100% del nominale, la cedola del 6,5% e tutte le cedole eventualmente accumulate in memoria. Alla scadenza naturale, il bond rimborsa il nominale insieme alla cedola finale, a condizione che il Treasury decennale nella rilevazione del 10 novembre 2034 sia pari o inferiore al 4,75%.

Barclays in euro: cedola cumulativa del 5%

Il terzo bond di Barclays (ISIN XS3189138111) denominato in euro rappresenta un'obbligazione senior unsecured con scadenza fissata al 4 dicembre 2041 che offre una cedola annua lorda del 5% con struttura cumulativa. A differenza dei bond Digital Coupon, in questo caso le cedole non vengono distribuite annualmente ma si accumulano e vengono corrisposte in un'unica soluzione alla scadenza naturale del prodotto o in caso di rimborso anticipato da parte dell'emittente.

Tale struttura callable consente infatti a Barclays di richiamare anticipatamente il bond a partire dalla fine del primo anno di vita, con possibilità di esercizio su base annuale. Qualora l'emittente decidesse di esercitare il richiamo anticipato, l'investitore riceverebbe il 100% del valore nominale insieme a tutte le cedole maturate fino a quel momento. In assenza di richiamo anticipato, a scadenza il bond rimborsa il nominale più l'intero importo delle cedole cumulate nei 16 anni di vita del prodotto.

L'investitore mantiene sempre la possibilità di vendere il bond sul mercato secondario, ricevendo il prezzo di mercato più il rateo degli interessi maturati (pro-rata temporis). È importante considerare che, non essendoci flussi cedolari periodici prima del rimborso, il tasso interno di rendimento (TIR) si attesta al 3,74% lordo in caso di detenzione fino a scadenza, inferiore al tasso nominale del 5% proprio per l'assenza di reinvestimento annuale degli interessi.

La versione in dollari al 7,25% annuo

Il bond di Barclays (ISIN XS3189138202) in dollari replica la stessa struttura callable a tasso fisso cumulativo della versione in euro, con scadenza il 4 dicembre 2041 e una cedola annua lorda del 7,25%. Anche in questo caso si tratta di un'obbligazione senior unsecured in cui gli interessi non vengono distribuiti periodicamente ma si accumulano per essere corrisposti in un'unica soluzione al momento del rimborso.

L'emittente ha la facoltà di richiamare anticipatamente (Callability) il prodotto a partire dal termine del primo anno, con cadenza annuale. In caso di esercizio del richiamo, Barclays corrisponderà all'investitore il valore nominale del bond unitamente a tutte le cedole che si sono accumulate fino a quel momento. Se non dovesse verificarsi alcun rimborso anticipato, alla scadenza naturale il prodotto rimborserà il nominale insieme all'importo complessivo degli interessi maturati durante l'intera vita del bond.

Come per la versione in euro, anche questo prodotto può essere venduto sul mercato secondario in qualsiasi momento, con diritto al pagamento del rateo degli interessi maturati (pro-rata temporis). In questo caso, considerando l'impossibilità di reinvestire le cedole prima del rimborso, il TIR si attesta al 4,93% lordo in caso di detenzione fino a scadenza, inferiore al tasso nominale del 7,25%. L'investitore deve inoltre considerare il rischio valutario connesso alla denominazione in dollari.

Societe Generale in euro: 8,5% il primo anno, poi inverse floater

Passando ora a Societe Generale, il bond in questione (ISIN XS3200900838) denominato in euro presenta una struttura Fix to Inverse Floater con scadenza ottobre 2040, pensata per offrire sin da subito un rendimento elevato attraverso cedole mensili. Nel primo anno di vita, il prodotto corrisponde una cedola fissa dell'8,5% annuo lordo distribuita su base mensile, un livello difficilmente replicabile oggi su strumenti investment grade denominati in euro.

A partire dal secondo anno, il bond entra nella fase a tasso variabile con una formula inversa legata all'Euribor 3 mesi: la cedola diventa pari al 6% meno l'Euribor 3M, con un floor allo 0% e un cap al 6%. Questo meccanismo fa sì che il rendimento del bond aumenti quando i tassi di riferimento scendono, e viceversa si riduca in caso di rialzo dei tassi. Se l'Euribor dovesse attestarsi all'1,75%, per esempio, la cedola variabile salirebbe al 4,25% annuo, mentre con l'Euribor al livello attuale del 2% la cedola si attesterebbe al 4%.

Essendo callable, l'emittente si riserva la possibilità di richiamare anticipatamente il prodotto già dalla fine del primo anno, con cadenza annuale. In assenza di richiamo, a scadenza il bond rimborsa il valore nominale. Tutte le cedole, sia nella fase fissa che in quella variabile, vengono corrisposte con frequenza mensile, offrendo così all'investitore un flusso cedolare particolarmente ravvicinato.

La proposta in dollari con cedola fissa al 10% per i primi due anni

Il secondo bond di Societe Generale (ISIN XS3200900911) denominato in dollari segue anch'esso la struttura Fix to Inverse Floater, anche in questo caso con scadenza ottobre 2040, ma con caratteristiche ancora più generose nella fase iniziale. Nei primi due anni il prodotto garantisce una cedola del 10% annuo lordo, anch'essa distribuita mensilmente.

Dal terzo anno in avanti, la remunerazione passa a una componente variabile legata al USD CMS 1Y (Constant Maturity Swap a 1 anno), un indicatore che riflette le aspettative sui tassi americani. La formula prevede una cedola pari a 7,25% meno il USD CMS 1Y, con floor allo 0% e cap al 7,25%. Grazie a questa struttura inversa, se il CMS dovesse scendere verso il 3% come atteso da alcune previsioni di mercato per il 2026, la cedola variabile si attesterebbe al 4,25%, mentre con il CMS ai livelli attuali il rendimento risulterebbe comunque interessante.

A partire dalla fine del secondo anno l'emittente può decidere di rimborsare anticipatamente il prodotto, non prima dunque di aver corrisposto i primi due anni di cedola fissa al 10%, con possibilità di esercizio su base annuale. Qualora non si verifichi alcun richiamo, alla scadenza di ottobre 2040 viene rimborsato il valore nominale. Anche in questo caso tutte le cedole vengono pagate mensilmente lungo l'intera vita del bond. L'investitore deve considerare il rischio valutario connesso alla denominazione in dollari.

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