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Dollaro in ripresa dopo CPI e BCE

Il dollaro ha accumulato una perdita del -13% da gennaio ad oggi, su base annua sarebbe il bilancio peggiore dal 1999

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Il dollaro ha tenuto le posizioni malgrado l'inattesa brusca frenata dell'inflazione Usa di novembre e a valle delle decisioni ampiamente scontate della BCE.

FED: il CPI Usa ha sorpreso al ribasso a novembre; Le aspettative di un taglio dei tassi sono rimaste sostanzialmente invariate

L'indice dei prezzi al consumo statunitense ha sorpreso al ribasso a novembre, con l'inflazione complessiva e quella di fondo ben al di sotto delle aspettative e l'inflazione di fondo che ha rallentato al ritmo più debole da marzo 2021.

Su base annualizzata, l'inflazione complessiva è aumentata del 2,7% (rispetto al 3,1% previsto e al 3,0% precedente), mentre l'inflazione di fondo si è attestata al 2,6% (rispetto al 3,0% previsto e al 3,0% precedente).

Gli economisti hanno avvertito che i dati potrebbero essere soggetti a problemi di misurazione derivanti dallo shutdown governativo di ottobre, che ha interrotto la raccolta dati del Bureau of Labor Statistics e ha lasciato lacune in diverse componenti mensili.

Nonostante queste avvertenze, gli analisti hanno evidenziato chiari segnali di un raffreddamento delle pressioni inflazionistiche.

Per quanto riguarda le implicazioni per la Federal Reserve, le aspettative di un taglio dei tassi sono rimaste sostanzialmente invariate. I mercati continuano a prezzare circa 60 punti base di allentamento nel 2026 (in aumento di circa 1 punto base dopo la pubblicazione), mentre si prevede ancora che la riunione del FOMC di gennaio non porterà a modifiche della politica monetaria.

BCE: politica invariata con inflazione al target nel medio termine

La Banca Centrale Europea ha lasciato invariato il suo tasso di interesse sui depositi al 2% per la quarta riunione consecutiva, dopo che le proiezioni aggiornate dello staff hanno ribadito che l'inflazione dovrebbe stabilizzarsi al target del 2% nel medio termine.

Si prevede che l'inflazione complessiva rimarrà al di sotto del target nei prossimi due anni, prima di tornare al 2,0% nella prima proiezione della BCE per il 2028. L'inflazione di fondo è stata rivista al rialzo, con la previsione per il 2026 aumentata dall'1,9% al 2,2%, in calo all'1,9% nel 2027 e al ritorno al 2,0% nel 2028.

La BCE ha anche rivisto al rialzo le sue previsioni di inflazione per il 2026, citando i prezzi dei servizi che dovrebbero scendere più lentamente di quanto precedentemente previsto. Per quanto riguarda la crescita, la BCE ha alzato le sue previsioni sul PIL per il 2025 dall'1,2% all'1,4% e per il 2026 dall'1,0% all'1,2%, prevedendo una crescita dell'1,4% sia nel 2027 che nel 2028.

Il linguaggio di policy è rimasto invariato, ribadendo un approccio basato sui dati e sulle decisioni prese di volta in volta. Prima della riunione, i responsabili delle politiche hanno minimizzato l'importanza di un temporaneo calo dell'inflazione il prossimo anno, in linea con l'opinione della Presidente Lagarde secondo cui la BCE non avrebbe reagito a lievi deviazioni dall'obiettivo. In questo contesto, l'asticella per un ulteriore allentamento appare elevata, con Isabel Schnabel, membro del Comitato esecutivo della BCE, che ha recentemente sostenuto le aspettative del mercato secondo cui la prossima mossa di policy sarà più probabilmente un rialzo dei tassi.

Analisi Tecnica Dollaro

Area 1,17/1,20 si conferma finora una soglia discriminante di estrema valenza, dove si possono impostare acquisti di dollari in ottica di diversificazione di portafoglio. Ricordiamo che il dollaro ha accumulato una perdita del -13% da gennaio ad oggi, su base annua sarebbe il bilancio peggiore dal 1999.

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Il mercato mette a disposizione una serie di strumenti più o meno dinamici per investire in ottica di trading stretto long/short o in ottica di lungo periodo. 

Per puntare su una rapida rivalutazione del Dollaro USA (contro Euro) senza prendere rischi sull'oscillazione dei prezzi delle obbligazioni c'è il seguente ETC. Leggi il documento KID:
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Wisdomtree 3x Short USD Long EUR 
Isin: JE00B3T3K772 (USE3) 

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L’Obiettivo di Investimento del Comparto è quello di replicare il rendimento del FED FUNDS EFFECTIVE RATE TOTAL RETURN INDEX®. Il Comparto non distribuisce dividendi. L’Indice, pubblicato da Deutsche Bank, rappresenta i mercati monetari e di capitali dell’area Dollaro USA. L’Indice è calcolato sulla base del rendimento complessivo (total return) con ciò indicando che rappresenta un deposito sostituito giornalmente (daily rolled deposit) al quale viene applicato il federal funds effective rate (tasso di riferimento effettivo statunitense). Non distribuisce dividendo. Leggi il documento KID.

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