Banche europee/italiane a un soffio dai massimi degli ultimi 17 anni
Secondo gli analisti di JP Morgan, gli istituti di credito europei operano in un "ambiente perfetto" e continueranno a crescere

L'indice Stoxx delle banche europee (oggi +0,9%) domina la scena in questo 2025 ormai alle battute finali. Dal primo gennaio è ampiamente il leader a livello settoriale con un +56%, distanziando il secondo in classifica, le Utility, ferme a +25%, e l'indice globale Stoxx Europe 600 a +13,50%.
I valori sono in prossimità dei massimi degli ultimi diciassette anni.
"Perfect environment"
Secondo gli analisti di JP Morgan, gli istituti di credito europei operano in un "ambiente perfetto" e continueranno a crescere.
"Entriamo nel 2026 con una visione positiva, continua e riconfermata, sulle banche europee", hanno scritto martedì in una nota gli analisti guidati da Kian Abouhossein, citando un miglioramento dell'economia, insieme a tassi, inflazione e disoccupazione stabili. Anche la crescita degli utili e i buyback di azioni proprie sostengono le prospettive, hanno affermato.
Gli istituti di credito europei sono destinati a registrare il loro 13° rialzo trimestrale consecutivo.
Le azioni di Société Générale, Commerzbank, Banco Santander, BBVA e Unicaja Banco sono raddoppiate o anche di più nel 2025.
Le azioni bancarie europee continuano a essere scambiate con uno sconto del 33% rispetto ad altri settori e sono posizionate per ulteriori guadagni, hanno affermato gli analisti.
Gli istituti di credito vantano solide posizioni patrimoniali e aspettative di crescita degli utili di circa il 6% all'anno dal 2025 al 2027.
Tra le principali scelte degli analisti figurano Barclays, Natwest Group, Deutsche Bank, Société Générale, CaixaBank, Standard Chartered ed Erste Group Bank.
A Piazza Affari spiccano le performance di B.P. Sondrio +85%, Bper Banca +71%, Unicredit +70%, Banco BPM +60%, Intesa +44%.
Banca Monte Paschi di Siena è in ritardo con +15% da inizio 2025, a seguito della recente indagine avviata dalla procura su alcuni azionisti di riferimento.
Analisi Tecnica Ftse Italian Banks
Il quadro del settore bancario italiano/europeo resta saldamente rialzista. La fuoriuscita del Ftse It. Banks dal canale che ha veicolato il movimento dal 2022 all'inizio del 2025 ha provocato l'accelerazione del movimento tuttora in corso, il cui obiettivo è da ricercare intorno a 39mila/40mila punti, stando alle analoghe indicazioni fornite dal più ampio indice Stoxx Banks europeo.
Operatività
Rafforziamo il giudizio positivo. Accompagnare il rialzo con acquisti scalettati, per target finale intorno a 40mila punti, sfruttando preferibilmente le fasi correttive. Cambio di direzione ed eventuale stop loss prudenziale da applicare in caso di ritorno sotto quota 30mila punti.
Diversi gli strumenti disponibili su Borsa italiana per intervenire sul settore finanziario europeo con una logica speculativa/di diversificazione.
ETF Wisdomtree EUROSTOXX Banks 3x Daily Long
Isin IE00BLS09N40 (3BAL)
Da inizio 2025: +315%
Lo strumento consente di investire in chiave speculativa sulle banche dell'Eurozona. Punta ad amplificare per 3 volte la performance giornaliera dell'indice Eurostoxx Banks. Commissioni totali annue 0,89%. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.
ETF SPDR MSCI Europe Financials Ucits
Isin IE00BKWQ0G16 (STZX)
Da inizio 2025: +38,0%
L'ETF consente di replicare l'andamento del settore finanziario europeo (banche + assicurazioni + servizi finanziari), rappresentato dall'indice MSCI Europe Financials. Commissioni totali annue 0,18%. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.

ETF Wisdomtree FtseMib Banks
Isin: IE00BYMB4Q22 (ITBL)
Da inizio 2025: +58,0%
L'ETF consente di investire sulle banche italiane senza leva diversificando il rischio emittente. Investe direttamente su un basket di banche italiane appartenenti all'indice FtseMib, ciascuna delle quali con un peso non superiore al 15% del totale. Ciò consente di mantenere una elevata diversificazione all'interno del comparto. I pesi vengono "ribilanciati" su base trimestrale a marzo/giugno/settembre/dicembre. Costo annuo 0,35%. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.

