HIGH QUALITY FOOD – ISMEA firma il closing del prestito da 2 milioni
I fondi sosterranno il piano di investimenti, basato sull'apertura di un altro centro produttivo, l’avviamento di ulteriori punti vendita e anche il potenziamento delle attrezzature

È arrivato ieri il closing di un’operazione da 2 milioni di euro. Parliamo del prestito obbligazionario convertibile sottoscritto dall’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) in favore del gruppo agro-industriale High Quality Food, che ha già messo in cassa l’intero importo.
In particolare, rispetto a quanto già noto dal precedente articolo di Websim, è stato sottoscritto il patto parasociale, previsto dall’accordo di investimento, tra l’ente pubblico e i soci della quotata EGM Simone Cozzi e Adriana Panico. L’intesa attribuisce il diritto a ISMEA di nominare un membro del consiglio di amministrazione e un sindaco effettivo, senza alcun potere gestionale o di veto sulle delibere societarie.
Il gruppo ha portato così a compimento un progetto avviato ad aprile dell’anno scorso, dopo aver superato la "concorrenza": tra le 27 aziende italiane prese in esame, solo quattro hanno beneficiato di interventi finanziari tramite l'ente pubblico. Infine, si legge nella nota stampa, che è stata “rilasciata in favore di ISMEA la fideiussione (dell’importo complessivo di 2,2 milioni) da parte del socio Simone Cozzi a garanzia delle obbligazioni di pagamento in capo a High Quality Food”.
Il funzionamento del prestito e il piano di investimenti
Il prestito prevede una durata di 8 anni, con rimborso graduale a partire dal quinto anno. Il tasso di interesse sarà variabile e non potrà essere inferiore al 5,20% né superiore al 9,20% (le cifre sono intese lorde annue).
ISMEA lo ha concesso ad High Quality Food dopo aver valutato positivamente il suo piano di investimenti, basato sull'apertura di un altro centro produttivo a Milano, l’internalizzazione di alcune produzioni (le patatine chips e stick prefritte), l’avviamento di ulteriori punti vendita, la promozione del Made in Italy all’estero. E anche il potenziamento delle attrezzature per incrementare la capacità produttiva a regime del prodotto principale, costituito dalla carne, da circa 53 mila kg a circa 62 mila kg.
La società aveva già precisato che il prestito convertibile “potrebbe comportare un effetto diluitivo, ad oggi, tuttavia, non ipotizzabile nell'entità e nei tempi di eventuale manifestazione, sulle partecipazioni possedute dagli attuali azionisti, che dipenderà in particolare dalla eventuale conversione delle obbligazioni e quindi dalla quota di capitale della società effettivamente sottoscritta da ISMEA a esito della conversione delle obbligazioni”. High Quality Food ha poi fatto sapere che, eventualmente, si potrebbe “rafforzare patrimonialmente la società nell’ipotesi in cui i titoli siano convertiti”.
Il giudizio di Websim Corporate Research
Dopo la recente pubblicazione dei risultati della prima metà dell'anno, che hanno evidenziato l’aumento nella marginalità (Ebitda margin +333 punti base all’11,4%), Websim Corporate Research ha confermato il proprio giudizio “Buy” (molto interessante) e un target price di 1,4 euro (attualmente il titolo tratta a 0,69 euro). A valle del closing del prestito, gli esperti hanno ribadito la loro visione positiva, in quanto l’operazione è considerata una mossa strategica per l’espansione aziendale, anche da un punto di vista internazionale.
l gruppo High Quality Food è attivo dal 2005 nel settore agroindustriale italiano di alta qualità. In particolare, produce e distribuisce articoli alimentari con un business model distintivo. Infatti, la società sfrutta un sistema efficiente di integrazione della filiera produttiva che prevede la collaborazione con una rete di società agricole e la fornitura principalmente al canale Ho.Re.Ca. (hotel, ristoranti etc.), sia in Italia che all’estero. Il gruppo offre una varietà di 3.300 prodotti, rendendo tracciabile per il consumatore ogni fase della catena del valore di alcuni articoli tramite tecnologia blockchain. Il gruppo possiede oggi 5 sedi nel mondo: in Italia, a Roma (headquarter), e all’estero a Hong Kong, Londra, Singapore e Ibiza.