SU I TASSI, MA LE BORSE REGGONO, WALLSTREET PIATTA

La borsa degli Stati Uniti è intorno alla parità. La seconda parte dei dati macroeconomici in agenda oggi, non ha dato direzione.
Indice S&P500 -0,2%. Nasdaq -0,1%.
L'indice PMI sull'area urbana di Chicago elaborato da MNI è sceso a 43,6 da 44,3, il consensus si aspettava un lieve miglioramento.
L'indice sulla fiducia dei consumatori di Conference Board scende inaspettatamente in febbraio a 102,9 da 106: gli economisti prevedevano 108,5.
L'indice della Fed di Richmond si è attestato a -6 in febbraio, era -10 in gennaio. Il sondaggio, condotto dalla filiale della capitale della Virginia, disegna l'umore dei produttori di un distretto che comprende Virginia, Maryland, Carolina del Nord e del Sud, Distretto di Columbia e gran parte del West Virginia.
L'indice dei prezzi delle case calcolati da S&P CoreLogics, registrano un incremento del 4,65%, leggermente meno dell'aspettativa del consensus, in novembre l'incremento era stato del 6,76%.
Le scorte all’ingrosso di gennaio sono diminuite del -0,4% dal +0,1% del periodo precedente. Gli analisti ipotizzavano +0,1%.
Titoli sotto la lente a Wall Street
Zoom +1,2%. Ha chiuso il quarto trimestre fiscale con ricavi pari a 1,12 miliardi, contro la cifra di 1,1 miliardi attesa dagli analisti. L’utile per azione rettificato è stato pari a 1,22 dollari, contro la cifra di 0,81 dollari ipotizzata dal consensus.
Target +2%. Il retailer ha totalizzato ricavi trimestrali pari a 31,4 miliardi, sopra le attese di 30,72 miliardi. L’utile per azione ammonta a 1,89 dollari, contro i 1,40 degli analisti.
Norwegian Cruise Line Holdings -6% dopo aver rilasciato risultati inferiori alle attese. Le perdite per azione rettificate del trimestre sono state pari a -1,04 contro i -0,86 dollari attesi dagli analisti. In calo anche gli altri titoli del settore. Carnival -2%.
Tesla -1,5%. L’impianto in Germania sta producendo 4.000 macchine a settimana, raggiungendo l’obiettivo di produzione tre settimane in anticipo.
Meta Platforms +2,5%.
Le borse dell'Europa sono in lieve rialzo nel finale di una seduta condizionata in mattinata dai sull'inflazione francese e spagnola. Indice EuroStoxx50 poco mosso.
FtseMib +0,2%. A questi prezzi, il mese termina con un rialzo del 3,3%.
Unicredit +1,5, Banco BPM +1%, Intesa +1,5%. In calo: Banca Monte Paschi -9%, Buzzi Unicem -1%. Riparte Saipem +3% dopo le indicazioni sulla ripartenza di un maxi progetto nel gas in Mozambico.
Dax +0,1%: Bayer -3%, l'azienda tedesca attiva nel settore agricolo e farmaceutico ha comunicato che i risultati operativi probabilmente diminuiranno nel 2023.
Tra i settori si mettono in luce Banche, Assicurazioni e Tlc.
I prezzi al consumo armonizzati al sistema di calcolo dell'Unione Europea sono saliti in Francia del 7,2% in febbraio, dal precedente +7%, il consensus era +7%. Mese su mese l'incremento è in linea con le aspettative, +1%.
In Spagna, l'incremento anno su anno è stato del +6,1%, consensus +5,7%.
Macrovariabili
Sale il greggio. Petrolio WTI a 77,5 dollari il barile, +2,4%. Febbraio si sta per chiudere con un ribasso del 2%.
Restano alti i tassi di mercato, soprattutto nella parte a breve, il rendimento del Treasury Note a due anni è in prossimità dei massimi dal 2007 a 4,80%. Il decennale è a 3,95%.
BTP a 4,45%, +5 punti base. Bund a 2,62%, nuovo massimo dal 2011.
L'euro dollaro ha chiuso ieri la sua prima seduta in rialzo dopo una serie negativa di cinque, stamattina il cross è in lieve rialzo a 1,061. Ieri il capo economista della BCE, Philip Lane, ha rilasciato un'intervista a Reuters, il membro irlandese del board ha affermato che il costo del denaro resterà alto per parecchio tempo.
Oro a 1.824 dollari l'oncia, +0,6%.
Gas Europa -1%, ieri il prezzo è sceso sui minimi da tredici mesi.
Bitcoin a 23.394 dollari.
www.websim.it
