LE BORSE DELL'ASIA INIZIANO IL MESE IN RIALZO, FUTURE WALLSTREET PIATTI
E’ la borsa di Hong Kong, stamattina, a reagire di più alle indicazioni riguardanti l’accelerazione dell’industria manifatturiera cinese, l’indice Hang Seng guadagna il 3,3% grazie alla spinta dei settori più all’avanguardia. Baidu è in rialzo del 7%, Bilibili del 6%, XPeng del 9%. L’Hang Seng Tech sale del 5%.
L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen guadagna l’1,2%.
L'attivita' manifatturiera cinese ha segnato a febbraio la piu' rapida espansione da aprile 2012, in scia alla ripartenza della produzione grazie alla revoca delle restrizioni draconiane anti-Covid dello scorso dicembre: l'indice dei responsabili degli acquisti manifatturieri (Pmi) ha avuto un balzo a 52,6 da 50,1 di gennaio, secondo i dati diffusi dall'Ufficio nazionale di statistica, posizionandosi oltre le stime a quota 50,5. L'economia cinese ha chiuso il 2022 come uno dei suoi peggiori anni in quasi mezzo secolo a causa della rigida applicazione della politica della 'tolleranza zero' al Covid che ha stroncato produzione e consumi.
Il Nikkei di Tokyo è intorno alla parità. Kospi di Seul +0,4%, BSE Sensex di Mumbai +0,5%.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire piatte. Non danno alcuna indicazione i future di Wall Street.
Ieri l’S&P500 ha chiuso in ribasso dello 0,3%, febbraio è terminato con una flessione del 2,6%.
Il Treasury Note a dieci anni è rimasto sui livelli di inizio settimana, a 3,93%. Bund sui massimi dal 2011 al 2,63%. Oggi alle 14 escono i dati sull’inflazione in Germania.
Euro dollaro a 1,059, in lieve rialzo prima degli interventi di due membri del board della BCE, Francois De Villeroy e di Joachin Nagel. Anche a seguito degli ultimi dati sull’inflazione arrivati da Spagna e Francia, il mercato ha portato intorno al 4% le aspettative di picco sui tassi di interesse in Europa, centocinquanta punti base sopra il livello attuale dei tassi sui depositi.
Petrolio WTI in rialzo dello 0,5% a 77,4 dollari il barile, ieri +1,7%.
Oro in risalita a 1.832 dollari l’oncia.
Torna su anche il bitcoin, +2,5% a 23,700 dollari.
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