I mercati sono in posizione di attesa prima dei dati sull’inflazione negli Stati Uniti, che verranno rilasciati alle 14:30. Il consenso si aspetta per marzo un rallentamento a +0,2% da +0,4% del mese precedente. Su base annua la stima è +5,1% da +6%. Il cato "core", invece, quello più importante perchè al netto delle componenti volatili di alimentari ed energia, è atteso in crescita a +5,6% da +5,5%.
Sono quattro le principali novità del quadro grafico che vogliamo mettere in evidenza: due riguardano gli indici di Borsa principali, uno riguarda un indice di settore e uno è la vera sorpresa di quest'anno: Bitcoin
USA. Anche se il clima dei mercati è semifestivo, le sedute di oggi e domani saranno cruciali dal punto di vista macro. Oggi escono le richieste di nuovi sussidi di disoccupazione (attese 200mila), mentre domani, a mercati chiusi, usciranno la variazione degli occupati non agricoli (atteso un calo a 235mila da 311mila precedente) ed il salario medio (atteso in crescita del 4,3% da +4,6% precedente).
Negli Stati Uniti c'è aria di recessione, volano Oro e Treasury. In Germania, gli ordini di fabbrica a febbraio sono scesi del -5,7% su base annua, molto meno delle aspettative di -9,3%. Su base mensile si registra una crescita del +4,8%, molto superiore al +0,3% atteso.
Il balzo del costo dell’energia (Brent +6,50%) non ha alterato gli equilibri del mercato obbligazionario, che anzi ha guadagnato terreno. Il rendimento del Treasury Note a dieci anni tratta a 3,41% da 3,51% di ieri mattina. Due dati macro hanno confermato che l'economia Usa rallenta più del previsto: l'indice ISM manifatturiero è sceso a 46,3 punti da 47,7 di febbraio. Il consensus era 47,5; la spesa edilizia di febbraio ha registrato un calo del -0,1%, il consensus era 0%.
Tra gli indici più remunerativi al mondo nel primo trimestre si annovera il nostro FTSEMIB (14,37%), che non ha risentito più di tanto della frenata delle banche dovuta all'implosione di Credit Suisse.
