Il Gas Naturale europeo continua a indebolirsi, ieri ha segnato a 31,50 euro/mwh il nuovo minimo da dicembre 2021, -57% da inizio anno. L'obiettivo grafico è sui livelli pre-conflitto intorno ai 17/20 euro. Il rame è scivolato sui minimi da cinque mesi a 8.121 dollari la tonnellata contro i 9.500 dollari di inizio anno. Pesa la scarsa vivacità del settore manifatturiero cinese.
All’indomani del rialzo di Wall Street, la borsa del Giappone allunga ancora. L'indice Nikkei guadagna lo 0,8% e si porta sui massimi dal novembre 2021. Il Topix, l’altro indice di riferimento del mercato azionario di Tokyo, guadagna lo 0,5% e segna il nuovo massimo dal 1990.
Diversi spunti operativi da tenere sotto osservazione: il Dollaro USA si è spinto sui massimi da un mese, mettendo a segno la miglior settimana da Settembre 2022 (+1,54%); il settore tecnologico USA (Nasdaq Composite e FANG Plus) si è spinto sui top di periodo (9/12 mesi) grazie alla resilienza delle trimestrali e soprattutto alla attenuazione delle pressioni sui tassi di interesse; il Gas Naturale europeo si è schiantato fino a 32,77 euro/mwh, minimo da dicembre 2021, un fattore deflattivo importante per l'Eurozona.
Mercato dei bond governativi in ulteriore rafforzamento a seguito delle notizie di ieri: 1) negli Usa i prezzi alla produzione "core", quelli meno volatili, sono cresciuti in aprile al ritmo più lento da aprile 2021; 2) le nuove richieste di disoccupazione sono invece cresciute al livello più alto dall'ottobre 2021.
L'inflazione USA rallenta più delle attese. Due le novità importanti sul quadro grafico, la prima riguarda uno dei settori guida di Wall Street, il secondo una commodity che ci sta particolarmente a cuore da un anno a questa parte.
Inflazione USA (oggi alle 14:30). Grande attenzione sarà prestata al dato "core" ovvero al netto delle componenti più volatili di alimentari ed energia. Il consenso si aspetta un incremento su base mensile dello 0,3%, in lieve frenata da +0,4% precedente e un incremento su base annua del 5,5% da +5,6% precedente.
