Piazza Affari ferma, in attesa dell'ottavo taglio della BCE
La banca centrale europea dovrebbe abbassare di 25 punti base al 2%, riportando la politica monetaria al centro del suo "intervallo" neutrale. Probabile uno stop, all'allentamento monetario, a luglio

Le borse dell'Europa sono poco mosse nel giorno delle decisioni di politica monetaria della BCE. Indice EuroStoxx 50 +0,15%.
Ftse Mib di Milano invariato.
In Germania, gli ordini all'industria sono saliti dello 0,6% in aprile, +4,8% il dato tendenziale.
BCE: oggi taglia e a luglio si ferma
La BCE dovrebbe abbassare i tassi di interesse di 25 punti base al 2%, riportando la politica monetaria al centro del suo "intervallo" neutrale. "Una mossa del genere è completamente scontata dal mercato. Pertanto, solo un cambiamento nella comunicazione, in senso più espansivo, potrebbe portare a un movimento rilevante, scriveva ieri Annalisa Piazza, Fixed Income Research Analyst di MFS Investment Management - "Con il Consiglio direttivo più fiducioso che l'inflazione stia progredendo verso il suo obiettivo, la crescita dei salari in fase di normalizzazione (con qualche scossone dovuto ad alcuni effetti negoziali una tantum), i rischi per la crescita orientati al ribasso nel medio termine, un ulteriore allentamento della politica monetaria è pienamente giustificato. La domanda è quando e quanto ancora?"
L'analista ritiene che la BCE non incorporerà oggi alcuna stima del piano fiscale tedesco e/o dell'aumento della spesa militare, poiché la mancanza di dettagli renderà il tutto difficile. Allo stesso modo, non ci dovrebbero essere indicazioni sull'impatto che i dazi possono avere sulla crescita. Cosa succederà dopo giugno? "Prevediamo una pausa nella riunione di luglio (a meno che non ci siano segnali di miglioramento nei negoziati sui dazi) e un ulteriore allentamento a settembre e forse nel quarto trimestre, con tassi terminali all'1,5%. I mercati stanno attualmente scontando due tagli nei prossimi 6 mesi e tassi terminali intorno all'1,65%", prosegue Piazza.
Titoli sotto la lente
Banca Generali, Mediobanca. +0,5%. I soci del patto di consultazione hanno espresso un "generalizzato apprezzamento" riguardo all'offerta di acquisto su Banca Generali nella riunione di ieri convocata in vista dell'assemblea del 16 giugno. Nell'assemblea di Mediobanca sarà presente oltre l'80% del capitale, scrive la Repubblica, aggiungendo che Delfin e Benetton decideranno all'ultimo come votare. Secondo la Stampa Delfin potrebbe astenersi.
Leonardo +0,5%, si appresta a incassare un nuovo contratto dal ministero della Difesa indonesiano, scrive il Sole 24 Ore precisando che in ballo, secondo quanto dichiarato ieri dal responsabile del centro equipaggiamenti per la difesa del ministero Yusran Lubis, c’è una commessa da 240 milioni di dollari per l’acquisizione dei sei elicotteri Leonardo AW189. L'accordo dovrebbe essere siglato la prossima settimana a margine dell’Indo Defense Expo & Forum.
Fincantieri. +1%. Sarà raggiunto un impegno di spesa per la difesa pari al 5% del Pil in tutta l'alleanza Nato. Lo ha detto il segretario alla Difesa statunitense Pete Hegseth ai giornalisti presenti a Bruxelles prima di una riunione dei ministri della Difesa Nato, aggiungendo che per essere un'alleanza è necessario essere pronti al combattimento, ma che questo deve avvenire entro il vertice dell'Aia che si terrà alla fine di questo mese.
Pirelli. Il governo italiano sta facendo resistenza rispetto alle richieste del vice presidente esecutivo, Marco Tronchetti Provera, di inasprire le restrizioni imposte al socio cinese Sinochem. Lo riferiscono alcune fonti vicine alla situazione.
Snam -1%, Barclays taglia il giudizio.
StM. La società prevede che 5.000 dipendenti lasceranno la società nei prossimi tre anni, inclusi i 2.800 tagli di posti di lavoro annunciati all'inizio di quest'anno. Lo ha detto l'AD Jean-Marc Chery. Il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha smentito l'ipotesi stampa di una divisione in due società.
L'amministrazione del presidente Donald Trump sta rinegoziando alcune delle sovvenzioni concesse dall'ex presidente Joe Biden alle aziende produttrici di semiconduttori, ha detto il Segretario al Commercio Howard Lutnick nel corso di un'audizione tenutasi ieri sera, lasciando intendere che alcuni premi potrebbero essere cancellati. Alcune delle sovvenzioni dell'era Biden "sembravano eccessivamente generose e siamo stati in grado di rinegoziarle", ha detto Lutnick ai legislatori della Commissione per gli stanziamenti del Senato, aggiungendo che l'obiettivo era quello di favorire i contribuenti americani.
Unicredit ha annunciato di avere ritirato la richiesta di sospensiva al Tar sulla normativa del 'golden power' concernente l'offerta su Banco al fine di facilitare il confronto con il governo. Unicredit ha chiesto al Tar l'annullamento della lettera ricevuta il 30 maggio dal Mef che forniva chiarimenti sulle prescrizioni del 'golden power', ha detto ieri l'AD di Banco Bpm Giuseppe Castagna. La mossa ha irritato il Tesoro, secondo una fonte vicina alla situazione. Secondo un'altra fonte UniCredit ha aggiunto la lettera del Mef ai documenti presentati al Tar semplicemente come formalità procedurale.