La borsa di Milano chiude l’anno con un rialzo del 31,5%

Fincantieri è la miglior blue chip italiana del 2025 con una performance del 141%. A seguire TIM +108% e poi Banca Popolare di Sondrio +104%. In fondo alla classifica, Amplifon -44,7%

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La borsa degli Stati Uniti si spegne nel finale d’anno.
Indice S&P500 invariato. Nasdaq invariato.

Continuano ad affluire i dati macroeconomici non pubblicati durante lo shutdown. In ottobre i prezzi medi delle case hanno registrato un incremento dello 0,4% mese su mese,  ha comunicato l’agenzia federale per le abitazioni, Federal Housing Finance Agency. Il consensus era +0,1%.  

L’indice dei prezzi delle abitazioni calcolato da Case-Shiller ha registrato un calo dello 0,2% in ottobre, dopo la flessione dello 0,3% registrata a settembre. Su base annua, i prezzi delle case a livello nazionale sono cresciuti dell’1,4%, in lieve aumento rispetto all’1,3% di settembre.

Europa

Indice Eurostoxx 50 +0,9%. Rheinmetall, la società tedesca degli armamenti è la protagonista dell’anno, con un rialzo del 154%. La seconda miglior performance del 2025 è di Siemens Energy, +140%. Al terzo, quarto e quinto posto ci sono tre banche: Banco Santander +127%, BBVA +112% e Deutsche Bank +98%.

A livello settoriale, l’indice Stoxx delle banche, si avvia a chiudere il 2025 con un rialzo del 67,5%. Molto staccato, l’indice Stoxx Basic Resources +28%. In calo quest’anno l’indice Automotive -4,8%.

Indice 100 di Londra +0,9% a fine seduta. +21,7% da inizio anno.

Indice Cac40 di Parigi +0,8%, +10,9% da inizio anno.

Dax di Francoforte +0,6%, +23% da inizio anno.

FTSE Mib di Milano +1,2%. Da inizio anno l’indice di riferimento della borsa italiana segna un guadagno di quasi il 31,6%, solo l’Ibex di Madrid, tra le piazze azionarie di riferimento dell’Europa, segna un risultato migliore (+49%). Fincantieri è la miglior blue chip italiana del 2025 con una performance del 141%. A seguire TIM +108% e poi Banca Popolare di Sondrio +104%. In fondo alla classifica, Amplifon -44,7% e Diasorin -31%.
Nella prima metà del 2025 la Borsa italiana ha consolidato un cambio strutturale nei suoi assetti proprietari. Il valore complessivo delle società quotate sale a 808 miliardi di euro, con un incremento di 151 miliardi rispetto al 2024 (+23%), certificando una fase di espansione robusta del listino. È quanto emerge dallo studio del Centro studi di Unimpresa, basato su dati della Banca d’Italia aggiornati a giugno 2025..

Variabili

L’indice del  dollaro tratta oggi a 98, da inizio anno il calo è del 9,5%. L’euro, a 1,177 si avvia a chiudere il 2025 con un apprezzamento del 13,7% su dollaro. Le valute che più si sono apprezzate quest’anno, a livello globale, sono state le seguenti: fiorino ungherese +21%, corona svedese +20,7%, peso messicano +16%, franco svizzero +15%. Si sono invece svalutate le seguenti valute: rupia indiana -4,7%, lira turca -17%, peso argentino -29%.

Il petrolio Brent è in rialzo dello 0,2% a 62 dollari il barile, da inizio anno -17,5%. Il gas in Europa tratta a 27 euro/MWH, il 2025 si sta per chiudere con un calo del 41%.

L’oro sale dell’1% a 4.380 dollari l’oncia, +67% da inizio anno. L’argento, oggi +5%, dopo il -9% di ieri, sta per concludere il 2025 con un rialzo del 157%. Il rame termina l’anno con un  guadagno di quasi il 40%, solo in dicembre, il rialzo è del 9%.

Il future del Bund tedesco a dieci anni è a 127,6, -4,2% il calo da inizio anno.


Marino Masotti

Caporedattore